PER LA BOLDRINI IL NATALE ARRIVA SUBITO E TROMBATO

Fabrizio de Feo per "Il Giornale"

Laura Boldrini nomina il suo portavoce. E come alter ego per la comunicazione indica Roberto Natale, giornalista Rai, sindacalista Usigrai di lungo corso ed ex presidente della Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi). Una scelta apparentemente naturale e assolutamente legittima essendo l'incarico di portavoce fondato sul rapporto fiduciario tra il personaggio pubblico e il suo interprete e «megafono». L'indicazione, poi, è per un professionista di esperienza, seppure molto connotato politicamente e impegnato da anni sul fronte sindacale.

Peccato, però, che Roberto Natale sia lo stesso Roberto Natale che si era candidato nelle liste del partito della presidente, ovvero Sel, alle Politiche senza riuscire a strappare l'elezione. In soldoni quello effettuato dalla Boldrini non può che apparire all'esterno come il recupero in un posto di prestigio di un trombato eccellente: una prassi abituale in altri tempi, un grande classico della vecchia politica quando per chi rimaneva escluso scattava sempre una rete di sicurezza fatta di nomine in fondazioni, enti, aziende controllate o uffici stampa. Peraltro quella di Natale non sarà la sola chiamata diretta proveniente dai piani nobili di Montecitorio.

Il sito Il Portaborse anticipa, infatti, che Laura Boldrini starebbe per assumere come capo ufficio stampa, Valentina Loiero, figlia dell'ex governatore della Regione Calabria, Agazio. In realtà, almeno per il momento, si tratterebbe di un posto nello staff del presidente per la giornalista del Tg5 , in precedenza al Messaggero , con un consolidato rapporto di amicizia con la Boldrini. Le nomine della neo-presidente, che si è detta fermamente intenzionata a stare vicina agli ultimi, non accendono affatto gli entusiasmi della Rete.

E anche la Velina Rossa di Pasquale Laurito lancia i suoi strali: «Cari presidenti delle Camere, invece di annunciare tagli minimi assumete giornalisti disoccupati». Su Twitter è un fioccare di messaggi perplessi. Per Pierluigi Battista, vicedirettore del Corriere: «La Boldrini ha capito il dramma di Roberto Natale che, trombato, non poteva stare lontano dal Parlamento. E perciò lo ha assunto».

C'è chi parla di«delusione, si comincia male, malissimo». Chi si attesta sulla ricerca di una rima: «Boldrini è stata un illusione, durata il tempo di un assunzione, che schifo!» o semplicemente fa notare come la Boldrini «predichi bene e razzoli male».

Chi sottolinea come le nomine rappresentino una patente di appartenenza alla Casta. Chi paragona queste scelte a un secondo schiaffo, dopo il primo rappresentato dallo sbandierato taglio del 30% dello stipendio dei presidenti delle Camere, in realtà, secondo alcuni frequentatori di Twitter, niente più che una «boutade» visto che andrà a incidere per poco più di 1.000 euro sui 18mila complessivi della retribuzione. Una reazione che prefigura una stagione di pressione popolare forte su tutte le scelte e le nomine adottate da questo Parlamento.

 

boldrini flash ROBERTO NATALE VALENTINA LOIEROAgazio Loiero

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