IPAD CHE BOTTO! - PER GLI USA, IL GRUPPO JIHADISTA BOMBARDATO IN SIRIA E IRAQ PREPARAVA “SMART BOMB”: ESPLOSIVI IN IPAD E COMPUTER PER ABBATTERE AEREI EUROPEI

Francesco Semprini per “la Stampa

 

KHORASAN KHORASAN

Un triangolo del terrore che unisce Siria, Yemen e i vertici di Al Qaeda, risponde alle tradizionali logiche della formazione del fu Osama bin Laden, ma che secondo l'intelligence occidentale, costituisce un pericolo al pari del più recente Stato islamico. Un triangolo entro il quale si racchiude il nome di Khorasan, nuovo ombrello di jihadisti globali formati con l'obiettivo di colpire l'Europa e gli Stati Uniti, secondo uno schema già visto, abbattere aerei commerciali imbarcando «smart bomb».

 

I recenti raid sulla Siria, specie quelli nella zona di Aleppo, hanno preso di mira, con successo a quanto sembra, anche cellule e covi di Khorasan, perché il nuovo nucleo qaedista era pronto a compiere attentati. Sembra che a morire nei raid, anche se non ci sono conferme definitive, sia stato Muhsin al Fadhli, 33 anni e una taglia di sette milioni sulla sua testa. Un giovane seguace di bin Laden, attivo in Iran e in Afghanistan, artefice di molti attentati nelle zone del Golfo.

Due le sue caratteristiche principali.

 

OSAMA BIN LADENOSAMA BIN LADEN

La prima è che era stato «promosso» da Ayman al Zawahiri, direttore operativo di attentati in Occidente. A lui è stata affidata la rete di miliziani, sovente con passaporti europei ma anche americani, che andavano in Siria, non per combattere il regime di Assad, ma per prepararsi a colpire in Occidente

 

La seconda è che era un esperto di esplosivi. Ed è questo che lo riconduce al terzo vertice del triangolo, lo Yemen,e ad Al Qaeda nella penisola arabica, la più radicata scuola di «bombaroli d'alta quota». Aqap è responsabile di aver imbarcato almeno per tre volte ordigni su aerei diretti negli Stati Uniti, anche se nessuno di questi tentativi si è tradotto in strage. Piani che rispondo alla mano di un regista, Ibrahim al Asiri, detto il «professore».

 

Colui che mise a punto le «mutande esplosive» indossate da Umar Farouk Abdulmutallab, il ragazzo nigeriano che si imbarcò su un volo americano nel dicembre 2009, con l'intento di farsi esplodere sui cieli di Detroit. Fallì, ma Al Asiri non si fermò: nel 2010 ideò due bombe nascoste in cartucce di stampanti per farle detonare su un aereo cargo. Nel 2012 mise a punto una «body-bomb» acquistata su Internet e rintracciata grazie a un'operazione congiunta delle intelligence saudita, britannica e Usa. In questi anni ha continuato a lavorare alacremente su bombe «anti-scanner».

IPAD MINI IPAD MINI

 

«Riteniamo che Khorasan fosse vicino a condurre un attentato in Europa», spiega William C. Mayville Jr., direttore delle operazioni dello Stato maggiore Usa. Come? Voli di linea ma anche cargo, bombe volanti da far brillare sulle città. È per questo che la Tsa americana, e altre agenzie di sicurezza degli scali occidentali, hanno vietato l'imbarco di dispositivi elettronici scarichi di cui non si può verificarne il regolare funzionamento all'imbarco. Perché anche in Pc, iPad e Iphone si nascondono le «smart bomb» del nuovo triangolo del terrore.

 

 

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