mario draghi quirinale

PER INCHIAVARDARE DRAGHI A PALAZZO CHIGI BISOGNA DARGLI UN GOVERNO SOLIDO (E UN PROGRAMMA DEFINITO) - NELL’INCONTRO DEL 23 DICEMBRE A PALAZZO CHIGI CON SALVINI, MARIOPIO HA FATTO PRESENTE CHE IL SUO GOVERNO È SCATURITO DA UN’EMERGENZA MA PER CONTINUARE FINO ALLE POLITICHE DEL 2023, ALL’ITALIA SERVE UN ESECUTIVO CON UN PROGRAMMA DEFINITO, CON ALMENO 5 PUNTI IMPORTANTI. E TALE ACCORDO TRA I PARTITI, DEVE AVVENIRE PRIMA DEL VOTO PER IL NUOVO CAPO DELLO STATO ALTRIMENTI...

MATTEO SALVINI MARIO DRAGHI

DAGOREPORT

Nell’incontro del 23 dicembre a Palazzo Chigi con Matteo Salvini, Draghi ha messo il ditone nella piaga. In soldoni, Nonno Mario ha fatto presente che il suo governo è scaturito da un’emergenza (pandemia e gestione del Pnrr), formato quindi da un’alleanza “anomala” che va da Forza Italia ai 5Stelle, da Italia Viva a LeU, passando per il Pd e la Lega, dal diavolo all’acqua santa, che può avere una durata di sei mesi, magari un anno. (E Draghi ha occupato la prima poltrona di Palazzo Chigi, appunto, lo scorso febbraio).

 

sergio mattarella e mario draghi

Dopodiché, ha continuato il premier, per continuare il viaggio fino alle elezioni politiche del marzo 2023, all’Italia non basta più un governo d’emergenza ma ha bisogno di un esecutivo con un programma ben definito, inchiavardato su almeno 5 punti importanti.

 

E tale accordo di programma tra i partiti, caro Salvini, deve avvenire entro gennaio, prima del voto per il nuovo capo dello Stato. Altrimenti, ha concluso glaciale Draghi, se non c’è un impegno collettivo dei partiti dell’alleanza per sostenere un programma ben definito, sono dell’idea di non restare alla guida del governo. Punto.

DRAGHI SALVINI

 

Un’istanza, quella di Mariopio, del tutto legittima visto che negli ultimi 5 mesi gli scazzi tra i partiti in Consiglio dei Ministri sono stati continui, logorando nervi e pazienza dell’ex governatore della Bce. L’ultimo esempio, la Legge di Bilancio, è stata approvata oggi dal Parlamento dopo innumerevoli contrasti, a un giorno dalla scadenza, col voto di fiducia.

 

jp morgan

A questo punto, ha concluso Draghi, io potrei restare fino al 2023 e magari anche oltre, ma solo con un accordo su un programma di governo ratificato da tale ‘’anomala’’ maggioranza. Prendere o lasciare. Ora la patata bollentissima passa nel piatto dei partiti.

 

Intanto, a colpi di spread, i mercati internazionali, a partire da Jp Morgan, la più grande banca del mondo, si stanno ponendo la domanda delle cento pistole: che ne sarà dell’Italia se Draghi non sarà più premier? Ah, saperlo…

Ultimi Dagoreport

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

FLASH – COSA FARÀ LA CAMALEONTE MELONI QUANDO DONALD TRUMP, PER L’IMPOSIZIONE DEI DAZI, DECIDERÀ DI TRATTARE CON I SINGOLI PAESI E NON DIRETTAMENTE CON BRUXELLES? LA DUCETTA, AIUTATA DAL SUO AMICO ELON MUSK, GESTIRÀ GLI AFFARI FACCIA A FACCIA CON IL TYCOON, FACENDO INCAZZARE URSULA VON DER LEYEN E MACRON, O STARÀ DALLA PARTE DELL’UNIONE EUROPEA? STESSO DISCORSO PER L’UBIQUO ORBAN, CHE OGGI FA IL PIFFERAIO DI PUTIN E L’AMICO DI TRUMP: COSA FARÀ IL “VIKTATOR” UNGHERESE QUANDO LE DECISIONI AMERICANE CONFLIGGERANNO CON QUELLE DI MOSCA?

lapo e john elkann lavinia borromeo

FLASH! - INDAGATO, GRAZIE A UNA DENUNCIA DELLA MADRE MARGHERITA AGNELLI, INSIEME AI FRATELLI GINEVRA E JOHN  NELL'AMBITO DELL'EREDITA' DELLA NONNA MARELLA CARACCIOLO, LAPO ELKANN E' STATO COSTRETTO A RASSEGNARE LE DIMISSIONI DALLA PRESIDENZA DELLA FONDAZIONE BENEFICA DE "LA STAMPA", ''SPECCHIO DEI TEMPI'', PER LASCIARE LA POLTRONA ALLA COGNATA LAVINIA BORROMEO... – LA PRECISAZIONE DELL’UFFICIO STAMPA DI LAPO ELKANN: “LAVINIA HA ASSUNTO LA PRESIDENZA, MA LAPO RIMANE NEL CONSIGLIO DI ‘SPECCHIO’”