PER LIBERARSI DI CASALEGGIO, GRILLO E CONTE DEVONO UCCIDERE IL MOVIMENTO CINQUESTELLE E CREARE UN NUOVO PARTITO, CON UNA NUOVA ASSOCAZIONE ALLE SPALLE - LA PIATTAFORMA PER IL VOTO ONLINE ANDRA' COSTRUITA DA ZERO E SARA' LEGATA AL PARTITO E NON A UNA SOCIETA' DI SERVIZI (MA CI VORRANNO ALMENO TRE MESI E 400 MILA EURO) - L'IPOTESI DI UN TOUR DI CONTE IN TUTTA ITALIA, DA FAR PARTIRE IN ESTATE, PER LANCIARE LA CAMPAGNA DI ISCRIZIONI…
beppe grillo davide casaleggio giuseppe conte 3
Federico Capurso per "la Stampa"
Giuseppe Conte e Beppe Grillo sono ad un passo dal premere il tasto reset del Movimento 5 stelle. L'ex premier sta ancora lavorando al progetto di rifondazione del partito - che «sarà pronto ad aprile, dopo Pasqua», come fa sapere chi gli è vicino -, ma chi pensava di percorrere la strada più facile, quella che passa da un semplice voto online degli iscritti sul progetto firmato Conte, ha dovuto prendere atto della difficoltà di risolvere pacificamente i rapporti con Davide Casaleggio e la sua piattaforma Rousseau.
Grillo e Conte ne hanno discusso e concordano sul fatto che se non ci sarà un passo indietro da parte di Casaleggio, sarà necessario arrivare al divorzio. E con l' addio a Rousseau dovrà nascere un nuovo partito, con una nuova associazione, la quarta della storia grillina. Per questo, nelle ultime ore, dai piani alti del Movimento si rilancia la suggestione di un tour di Conte in tutta Italia, da far partire in estate, che al rilancio dei Cinque stelle affianchi una campagna per i nuovi iscritti.
BEPPE GRILLO E GIUSEPPE #CONTE
L'idea iniziale di appaltare i servizi di voto online a una società esterna, per il momento, sembra accantonata. Si vorrebbe, piuttosto, costruire da zero una piattaforma per la democrazia diretta, questa volta legata non a una persona ma al partito: «Darebbe ancor di più il senso di un nuovo inizio», spiegano fonti vicine al leader.
Si stima che ci vorranno tra i 3 e i 4 mesi per renderla operativa - come riporta l'AdnKronos - ed il costo iniziale si aggirerebbe intorno ai 400mila euro. Uno strumento più semplice, con meno funzionalità, ma che resterebbe di proprietà del partito e dato in gestione a una società esterna. Per questo il tesoriere M5S Claudio Cominardi potrebbe aprire a giorni un nuovo conto intestato al Movimento, sul quale far convogliare una parte delle restituzioni degli eletti M5S. E Conte, a quel punto, dovrebbe risolvere solo il nodo della lista di iscritti alla vecchia associazione, che al momento è nella disponibilità di Rousseau. Con la speranza di non dover portare le carte in tribunale.