cuba proteste

MA LA SINISTRA ITALIANA CHE SI E’ INGINOCCHIATA PER IL BLACK LIVES MATTER E SE LA PRENDE CON ORBAN PERCHE’ NON PARLA DELLE PROTESTE A CUBA CONTRO IL REGIME? MIGLIAIA DI PERSONE IN PIAZZA, SCONTRI CON LA POLIZIA, 1 MORTO. MA NESSUN TWEET INDIGNATO E ZERO SOLIDARIETÀ ALLE VITTIME DELLA DITTATURA. ANCHE IL CHE GUEVARA DI ROMA NORD ALESSANDRO DI BATTISTA, IN VACANZA IN BOLIVIA, NON HA PROFERITO VERBO – VIDEO

 

Paolo Bracalini per "il Giornale"

 

cuba proteste

Secondo il Manifesto la protesta a Cuba è «insolita». É utile leggere come il quotidiano comunista racconti la situazione a Cuba perché fa capire quanto la manifestazione di popolo contro il regime cubano metta in difficoltà la sinistra italiana, non a caso in silenzio.

 

La tesi, che poi è anche quella del governo e degli organi di stampa cubani, è che non si tratti di una rivolta popolare contro il governo, anche se gli slogan in piazza sono «libertà», «abbasso la dittatura», «a morte il comunismo» e il rap «Patria y vida» (che prende di mira il motto castrista «Patria o muerte»).

 

cuba proteste

No, nelle strade sono scese persone «provate dalla pandemia» e dalla «carenza di generi alimentari» dovuti all'embargo degli Stati Uniti. Insomma quello che protesta non è il popolo stanco del regime ma, come dice anche il presidente cubano Miguel Díaz-Canel, successore dei fratelli Castro, si tratta di «rivoluzionari confusi» sulle vere cause dell'attuale crisi economica, «in gran parte riconducibili al tentativo degli Usa di soffocare l'isola con tutti i mezzi possibili», scrive Il Manifesto.

 

Almeno se ne parla, mentre altrove a sinistra regna il silenzio. Dal Pd si leva solo qualche isolata voce, quella del deputato Andrea Romano che ha partecipato alla manifestazione dei cittadini cubani in Italia davanti alla Camera dei Deputati. Dai vertici del Pd, però, segretario in testa, nessuno sente il bisogno di pronunciarsi sulla situazione a Cuba, mentre anche l'Ue ha condannato gli arresti di attivisti politici e giornalisti.

 

cuba proteste 2

Come li giustificano gli intellettuali dell'Associazione Amici di Cuba, che conta tra i suoi sostenitori il vignettista Vauro, la cantante Fiorella Mannoia, il filosofo ex eurodeputato Gianni Vattimo, il giornalista Gianni Minà e altri, tutti freschi sottoscrittori dell'appello «Contro il blocco a Cuba»? Sul suo twitter la Mannoia qualche mese fa scriveva: «Cuba ha bisogno di materiale medico. Togliete questo embargo criminale». In queste ore invece nessun tweet su Cuba. Così anche gli altri filo-cubani di casa nostra, tutti desaparecidos.

 

Forse allineati alla versione che l'Associazione Amici di Cuba dà di quanto sta avvenendo, postando un video di Prensa Latina, l'agenzia di stampa cubana, secondo cui «Gli intellettuali riaffermano l'appoggio incondizionato al processo rivoluzionario di Cuba». Non si sente Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana, che invece si era commosso per la «meravigliosa lezione al mondo data da Cuba per aver sviluppato un suo vaccino (peccato che stia registrando anche un record di contagi e morti per Covid). Non pervenuti neppure i rivoluzionari del M5s, gli ammiratori dei regimi sudamericani.

 

cuba proteste 1

Alessandro Di Battista, in vacanza in Bolivia, non ha proferito verbo, e come lui neanche Manlio Di Stefano, che è pure sottosegretario agli Esteri, nel 2017 aveva guidato una delegazione in visita in Venezuela, primo firmatario di una mozione M5S in cui si registravano i successi del Venezuela sotto il chavismo («la fame è stata ridotta del 21,10%») e si attaccava l'opposizione a Maduro (che ieri ha espresso «piena solidarietà al governo rivoluzionario di Cuba»). Nessuna preoccupata analisi, neppure di fronte alla repressione delle manifestazioni di piazza a Cuba, arriva dagli intellettuali che invece, in questi anni, hanno lanciato continui allarmi sul pericolo di derive antidemocratiche in Europa. Lo scandalo è una legge anti-Lgbt di Orbàn, ma guai a dire che a Cuba c'è una dittatura comunista.

Arresti a Cubaproteste a cuba 8proteste a cuba 9proteste a cubaProteste a Cuba 8Proteste a Cuba 7proteste a cuba 6Proteste a Cuba 2Proteste a Cuba 4Proteste a Cuba 5Proteste a Cuba

Ultimi Dagoreport

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…

ignazio la russa giorgia meloni daniela santanche lucio malan

DAGOREPORT - DANIELA SANTANCHÈ A FINE CORSA? IL CAPOGRUPPO DI FDI IN SENATO, LUCIO MALAN, È A PALAZZO CHIGI E POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO MINISTRO DEL TURISMO, AL POSTO DELLA “PITONESSA” – IERI L’INCONTRO TRA IGNAZIO LA RUSSA E GIORGIA MELONI: LA DUCETTA POTREBBE AVER CHIESTO AL PRESIDENTE DEL SENATO, IN QUANTO AVVOCATO DELL’IMPRENDITRICE, RASSICURAZIONI SULLA SENTENZA DI PRIMO GRADO. LA RISPOSTA? CARA GIORGIA, NON TI POSSO GARANTIRE NIENTE. COME SAI, LA LEGGE PER I NEMICI SI APPLICA, E PER GLI AMICI SI INTERPRETA. MORALE DELLA FAVA: LA “SANTA” HA UN PIEDE E MEZZO FUORI DAL MINISTERO - LA SMENTITA DI PALAZZO CHIGI