lucia azzolina

PIÙ CHE UNA CAMPANELLA, È UN GONG PER LA AZZOLINA - DOPO SEI MESI DI CHIUSURA, RIPARTONO LE SCUOLE ITALIANE CON 60MILA PROFESSORI IN MENO, UN ISTITUTO SU 4 CHE NON PUÒ GARANTIRE IL TEMPO PIENO E I NUOVI BANCHI CHE NON ARRIVANO. GENITORI NEL PALLONE PER COPRIRE I BUCHI, E MOLTE REGIONI PENSANO DI POSTICIPARE IL RIENTRO - TEST OBBLIGATORIO PER I DOCENTI IN CAMPANIA, UN FLOP LA CHIAMATA VELOCE PER COPRIRE LE CATTEDRE LOMBARDE

Lorena Loiacono per “il Messaggero

 

conte azzolina

La prima campanella è suonata ieri. Dopo sei mesi di chiusura, è arrivato il momento di riaprire: ieri è stata la volta degli istituti dell' Alto Adige. E, a mano a mano, riprendono vita anche le classi della scuola dell' infanzia: prima a Vo' (uno dei luoghi simbolo del Covid), Milano, Firenze e Torino, domani tocca agli asili di Roma.

 

 Il nuovo anno scolastico sta prendendo forma, anche se ancora con troppe carenze dalla mancanza di docenti agli spazi troppo piccoli. La corsa, adesso, è frenetica per non mancare l' appuntamento: il rischio è di vedere sfumare servizi importantissimi per le famiglie come il tempo pieno e la mensa. Una scuola su 4, almeno, parte senza. E i genitori devono correre ai ripari per organizzarsi con il lavoro.Non sono giornate semplici.

 

In Alto Adige e Vo', per evitare traumi da rientro, i bambini hanno trovato ad accoglierli anche molte aule colorate e vivaci, che usano i pois per indicare il distanziamento e i toni floreali per segnare i margini della cattedra. Un modo meno rigido per mantenere le norme di sicurezza. Sono prove in scala ridotta di quel che dovrebbe accadere lunedì 14, quando la maggior parte delle scuole tornerà in presenza.

azzolina scuola mascherina

 

Ma il condizionale è d' obbligo, cresce infatti il numero delle Regioni e delle singole istituzioni scolastiche che chiedono il rinvio della data, al dopo lezioni. Il motivo? Si fa fatica, troppo, a farsi trovare pronti per lunedì.

 

LE STIME

E qualcosa viene inevitabilmente messo da parte, a cominciare dal tempo pieno che, stando alle prime stime, slitta in molti istituti comprensivi. Almeno nel 25% dei casi: «Purtroppo spiega Mario Rusconi, presidente dell' Associazione nazionale dei presidi almeno una scuola su 4 non riesce a garantire il tempo pieno in questa fase di ripartenza.

 

CORONAVIRUS SCUOLA

 Tutto dipende dai docenti che devono arrivare e dagli arredi, come i banchi singoli, necessari per evitare sdoppiamenti e turni orari. In questo modo salta anche la mensa, per le famiglie si tratta di un servizio molto importante su cui contare. E' una realtà che riguarda tutta l' Italia a macchia di leopardo ma probabilmente nelle regioni del Sud si fa sentire ancora di più».

 

Ci sono infatti realtà in cui la percentuale del 25% si alza notevolmente, lì dove non si hanno notizie dell' arrivo di supplenti in cattedra. Il tempo pieno conta su 40 ore settimanali, in 5 giorni. Altrimenti le ore si riducono a 30 o 27, su scelta delle famiglie.

 

In questa ripartenza, più che negli anni passati, la presenza dei docenti in cattedra è fondamentale per organizzare le lezioni e portare avanti la didattica anche nel pomeriggio. Almeno per qualche settimana, l' orario standard non andrà a regime e sarà difficile anche solo mantenere le 30 ore settimanali. Lo slittamento della riapertura al 24, quindi al dopo elezioni, per molti sembra la strada più semplice da seguire. Per far arrivare il maggior numero di docenti e gli arredi, lì dove previsto.

PROVE DI DISTANZIAMENTO A SCUOLA IN VISTA DELLA RIAPERTURA

APPELLO A VUOTO

Mancano all' appello 60mila docenti, anche la call veloce messa in campo dal ministero sui posti rimasti vacanti non ha dato i suoi frutti: per Beppe Sala, il sindaco di Milano quindi una delle città maggiormente sprovviste di docenti, la chiamata veloce per far trasferire docenti in Lombardia è stata un «fiasco assoluto».

 

 I tempi sono ancora lunghi: basti pensare che nel Lazio, in linea con molte altre Regioni, le scuole polo inizieranno a convocare i supplenti per il sostegno il 10 settembre per poi avviare le chiamate per le altre materie dal 21 settembre in poi. Se non si trovano, come sarà, si passa alle graduatorie di istituto. Arrivando così al mese di ottobre, se non oltre, senza tutti i docenti in cattedra.

 

Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha confermato il 24 settembre come data di inizio ed ha rilanciato sull' obbligatorietà dei test sierologici a tutto il personale scolastico, superando quindi l' aspetto facoltativo delle altre Regioni che ammetteranno i classe anche docenti che non hanno effettuato il test. Non solo, ha anche annunciato l' acquisto di termoscanner per le scuole: l' idea di far misurare ai genitori la temperatura del bambino prima di uscire di casa per andare a scuola, non convince. Tra la fretta di uscire e la necessità di andare al lavoro, non è detto che tutti i genitori siano rispettosi della norma e allora, per evitare problemi, meglio misurarla all' ingresso.

SCUOLE VUOTE

 

Nel caos della ripartenza, divampa anche la bagarre politica con la Lega pronta a depositare in Senato la mozione di sfiducia vero il ministro all' istruzione Lucia Azzolina, il testo deve essere condiviso da Fratelli d' Italia e Forza Italia per poi arrivare a Palazzo Madama nella versione definitiva. Per la Azzolina si tratta di «sola propaganda, sono accuse ingiuste».

Ultimi Dagoreport

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI, IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO, COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025...

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO