donald trump capitol hill

TANA PER IL PUZZONE! - POCHE ORE PRIMA DELL'ASSALTO AL CONGRESSO, TRUMP FECE DIVERSE CHIAMATE AI FEDELISSIMI RIUNITI IN UN ALBERGO DI WASHINGTON PER DISCUTERE MODI PER BLOCCARE LA CERTIFICAZIONE DELLA VITTORIA ELETTORALE DI BIDEN: MCDONALD ERA INCAZZATO CON PENCE CHE NON VOLEVA USARE IL SUO RUOLO PER MANOVRARE LA SEDUTA DEL CONGRESSO DA LUI PRESIEDUTA IN MODO DA ROVESCIARE IL RISULTATO ELETTORALE – LE RIVELAZIONI SMENTISCONO LA DIFESA DELL’EX PRESIDENTE CHE… - VIDEO

 

Da www.adnkronos.com

 

donald trump

Poche ore prima dell'assalto al Congresso, Donald Trump fece diverse chiamate ai suoi fedelissimi riuniti in un albergo di Washington per discutere modi per bloccare la certificazione della vittoria elettorale di Joe Biden.

 

E' quanto rivelano fonti citate dal Guardian, specificando l'allora presidente parlò con il team dei suoi legali, Rudy Giuliani, John Eastman, Boris Epshtey, riuniti al Willard insieme al suo stratega Steve Bannon, ora incriminato per oltraggio al Congresso per essersi rifiutato di deporre di fronte alla commissione che indaga sui fatti del 6 gennaio.

 

capitol hill

Secondo le fonti citate dal giornale britannico, Trump in quelle conversazioni si lamentò del fatto che il vice presidente Mike Pence non volesse usare il suo ruolo per manovrare la seduta del Congresso da lui presieduta in modo da rovesciare il risultato elettorale. E discusse come fosse possibile ritardare il processo di certificazione.

 

Le rivelazioni quindi indicano un contatto diretto tra la Casa Bianca, Trump e la "war room" allestita nell'albergo di Washington da dove i suoi fedelissimi seguirono i fatti del 6 gennaio.

 

assalto a capitol hill 2

Le telefonate di Trump sono ovviamente al centro dell'interesse della commissione d'inchiesta, anche perché smentirebbero quanto affermato dai suoi avvocati, cioè che il presidente non era coinvolto in piani per bloccare la certificazione, ma l'intento era solo quello di appoggiare le iniziative dei rappresentanti di Stati che denunciavano presunte frodi elettorali.

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