FOTTO-ROMANZO CRIMINALE – A POCHI GIORNI DAL VOTO, SBUCA LA FOTO DI ALE-DANNO COL BOSS ROM CASAMONICA: E’ VERA O FALSA?

1. ALEMANNO E QUELLA FOTO CON IL BOSS CASAMONICA - LO STAFF DEL SINDACO: "POTREBBE ESSERE UN FOTOMONTAGGIO"
Luca De Carolis per Il Fatto Quotidiano

Il giorno più lungo di Gianni Alemanno, segnato da una brutta contestazione nel quartiere Garbatella, davanti al bar dei Cesaroni, e dal giallo su una foto. Un'immagine datata 2011, rilanciata su Facebook dal blog Roma fa schifo, che ritrae il sindaco assieme a Luciano Casamonica: membro di spicco di un clan rom finito in decine di inchieste, arrestato nel 2009 per spaccio nella sua lussuosa villa del Quadraro assieme alla moglie e altre 15 persone. Colpisce, vederlo accanto al sindaco di Roma, che da giorni attacca il centrosinistra sull'emergenza nomadi.

Impressiona, la foto: ad occhio, scattata in un ristorante. Casamonica l'ha postata una prima volta nel febbraio 2011, e l'ha ripubblicata nel settembre 2012. A lanciarla è stato il profilo Facebook di Roma fa schifo, un blog sul degrado della capitale attivo dal 2007. Il fondatore, Massimiliano Tonelli: "Ci siamo imbattuti nella foto per caso. Era sul profilo pubblico di Casamonica, caricata con il cellulare, e oggi alle 17 (ieri, ndr) l'abbiamo ripresa. Se è autentica?

A me pare proprio di sì, ma la sicurezza al 100 per cento non ce l'ho". Reazioni? "In due ore l'hanno visualizzata in 20 mila. Ma a livello ufficiale non ci ha chiamato nessuno". In serata il Fatto ha sentito lo staff di Alemanno, ricevendo questa risposta: "Non sappiamo che dire, la foto risale ad anni fa e non è circostanziata. Per quanto ci riguarda, potrebbe essere anche un fotomontaggio".

La certezza è che, alle 20.30 di ieri, la foto era sparita dal profilo di Casamonica. Un cognome che a Roma evoca un clan compatto come una falange. Accusato di gestire spaccio ed estorsione in molte zone di Roma, da ville disseminate di rubinetti d'oro, protette con sofisticati sistemi di allarme e decine di vedette. C'era lusso a profusione anche nella villa di Luciano Casamonica e della moglie, in via Casilina.

"Una centrale dello spaccio", dissero gli inquirenti, dopo il blitz del 22 maggio 2009 nella dimora del 56enne. Dentro l'abitazione, avrebbero trovato 42 chili di droga. Tutta comprata dal Sud America, con il provento di rapine e furti di una vera e propria banda. Secondo la procura, il boss era proprio Casamonica, forte anche di stretti legami con cosche calabresi. Attualmente l'uomo è sotto processo. Al di là della foto, quella di ieri è stata davvero una giornata infinita per Alemanno.

Iniziata proprio con il mancato trasferimento di rom da un'ex cartiera in via Salaria, nel Terzo Municipio (Roma nord), a una struttura a Torre Maura. Secondo il blog Roma Post, i bus su cui far salire i nomadi sono arrivati davanti alla cartiera attorno alle 10. Ma nel frattempo a Torre Maura è scoppiata la protesta dei residenti. E alla fine i bus sono ripartiti vuoti, per l'ira del presidente del Terzo Municipio, Cristiano Bonelli, (Pdl).

Sempre a Roma nord sono apparsi manifesti contro Ignazio Marino e il candidato municipale del centrosinistra, Paolo Marchionne. "Lenzuoli" non firmati, con foto di madonnine infrante e animali sottoposti a esperimenti, e l'invito a non votare "vivisezionisti e anticattolici". Marchionne ha annunciato querela. Nel pomeriggio, Alemanno è apparso nel quartiere "rosso" della Garbatella, per un giro elettorale.

Un gruppo l'ha "accolto" lanciando lattine vuote e bottiglie di plastica contro la sua auto e i suoi accompagnatori. "Fuori i fascisti, non ti vogliamo qui", urlavano. È dovuta intervenire la polizia, per evitare guai peggiori. Alemanno ha provato a rispondere: "Pensate di intimorirmi con questa buffonata?". Poi ha ripreso il suo giro tra i negozianti. Arrivato davanti al bar dei Cesaroni, si è preso altri insulti.

Il sindaco è ripartito tra le urla "Roma libera". In serata, l'accusa del comitato Alemanno: "Tra gli aggressori c'erano anche esponenti e un eletto di Sel". Nel giorno difficile di Alemanno, in cui il primo cittadino ha attaccato nuovamente Marino perché vuole istituire il registro delle coppie di fatto, manca ancora la conferma di uno spot di sostegno da parte di Silvio Berlusconi, pure annunciato (ufficiosamente) e atteso da Alemanno. Ma Berlusconi è lontanissimo da un candidato che non sente suo.
(ha collaborato Valeria Pacelli)


2. ARGENTIN,INTERROGAZIONE SU FOTO ALEMANNO-CASAMONICA
(Ansa) - "Oggi alcuni organi di informazione hanno pubblicato una foto risalente al 2011 del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, con Luciano Casamonica, pluripregiudicato per traffico di stupefacenti ed esponente di spicco dell'omonimo clan che nella Capitale è da anni al centro di inchieste della direzione distrettuale antimafia".

Lo afferma, in una nota, la deputata del Pd Ileana Argentin, membro della commissione Affari sociali della Camera, annunciando un'interrogazione parlamentare al Ministro Alfano sulla foto pubblicata oggi da i quotidiani "Il Fatto" e "La Repubblica" di Alemanno con un esponente del clan dei Casamonica.

"Una foto senza dubbi imbarazzante per il sindaco di Roma che - aggiunge - sulla sicurezza e sulla lotta alla criminalità ha giocato la carta principale della sua candidatura alle scorse comunali e del suo mandato.

Nei prossimi giorni presenteremo un'interrogazione parlamentare al Ministro dell'Interno Alfano per sapere se è a conoscenza di questo inquietante episodio e se non ritiene di dover intervenire per approfondire, attraverso i suoi uffici, la vicenda visto che dagli uffici del Campidoglio avrebbero spiegato che si tratterebbe di una foto come tante altre che Alemanno ha fatto in questi anni, anche se sembra poco credibile che - conclude - non si sia riconosciuto un pluripregiudicato esponente di un clan che a Roma certamente non é anonimo".

3. FIANO(PD),FOTO ALEMANNO-CASAMONICA E' 'FLOP' SICUREZZA
(Ansa) - "Il sindaco di Roma Alemanno spieghi come sia stato possibile farsi fotografare a fianco di Luciano Casamonica, noto pregiudicato per traffico di stupefacenti e membro di uno dei più famosi clan della malavita romana. Per Alemanno, che aveva impostato la propria campagna elettorale di cinque anni fa sulla sicurezza dei cittadini di Roma, questa foto appare come il sigillo finale sulla sua sconfitta proprio su questo tema. Per favore nessuno ci venga a dire che il personaggio ritratto accanto al Sindaco non era conosciuto!". Lo sottolinea in una nota Emanuele Fiano, deputato Pd.

 

ALEMANNO CASAMONICA DAL SITO ROMA FA SCHIFOmarino marchini de vito alemanno GIUSEPPE CASAMONICA ILEANA ARGENTIN

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni economia recessione

DAGOREPORT – ASPETTANDO L'OPPOSIZIONE DE' NOANTRI (CIAO CORE!), VUOI VEDERE CHE LA PRIMA BOTTA DURISSIMA AL GOVERNO MELONI ARRIVERA' DOMANI, QUANDO L'ECONOMIA ITALIANA SARÀ FATTA A PEZZI DAI DAZI DI TRUMP? - QUALCUNO HA NOTIZIE DEL FAMOSO VIAGGIO DELLA DUCETTA A WASHINGTON PER FAR CAMBIARE IDEA AL TRUMPONE? SAPETE DOVE E' FINITA LA “MERAVIGLIOSA GIORGIA” (COPY TRUMP), "PONTE" TRA USA E UE? SI E' DOVUTA ACCONTENTARE DI ANDARE DA CALENDA! E GLI ELETTORI INIZIANO AD ACCORGERSI DEL BLUFF DA “CAMALEONTE” DELLA PREMIER: FRATELLI D’ITALIA È SCESO AL 26,6%, E IL GRADIMENTO PER LA STATISTA FROM GARBATELLA È CROLLATO AI MINIMI DAL 2022 – IL PNRR A RISCHIO E LA PREOCCUPAZIONE DEL MONDO ECONOMICO-FINANZIARIO ITALIANO...

ing banca popolare di sondrio carlo cimbri steven van rijswijk andrea orcel - carlo messina

DAGOREPORT: OPA SU OPA, ARRIVEREMO A ROMA! - AVVISO AI NAVIGATI! LE ACQUISIZIONI CHE STANNO INVESTENDO IL MERCATO FINANZIARIO HANNO UN NUOVO PLAYER IN CAMPO: IL COLOSSO OLANDESE ING GROUP È A CACCIA DI BANCHE PER CRESCERE IN GERMANIA, ITALIA E SPAGNA - ED ECCO CHE SULLE SCRIVANIE DEI GRANDI STUDI LEGALI COMINCIANO A FARSI LARGO I DOSSIER SULLE EVENTUALI ‘’PREDE’’. E NEL MIRINO OLANDESE SAREBBE FINITA LA POP DI SONDRIO. SÌ, LA BANCA CHE È OGGETTO DEL DESIDERIO DI BPER DI UNIPOL, CHE HA LANCIATO UN MESE FA UN’OPS DA 4 MILIARDI SULL’ISTITUTO VALTELLINESE - GLI OLANDESI, STORICAMENTE NOTI PER LA LORO AGGRESSIVITÀ COMMERCIALE, APPROFITTERANNO DEI POTERI ECONOMICI DE’ NOANTRI, L’UNO CONTRO L’ALTRO ARMATI? DIFATTI, IL 24 APRILE, CON IL RINNOVO DEI VERTICI DI GENERALI, LA BATTAGLIA SI TRASFORMERÀ IN GUERRA TOTALE CON L’OPA SU MEDIOBANCA DI MPS-MILLERI-CALTAGIRONE, COL SUPPORTO ATTIVO DEL GOVERNO - ALTRA INCOGNITA: COME REAGIRÀ, UNA VOLTA CONFERMATO CARLO MESSINA AL VERTICE DI BANCA INTESA, VEDENDO IL SUO ISTITUTO SORPASSATO NELLA CAPITALIZZAZIONE DAI PIANI DI CONQUISTA DI UNICREDIT GUIDATA DAL DIABOLICO ANDREA ORCEL? LA ‘’BANCA DI SISTEMA’’ IDEATA DA BAZOLI CORRERÀ IL RISCHIO DI METTERSI CONTRO I PIANI DI CALTA-MILLERI CHE STANNO TANTO A CUORE A PALAZZO CHIGI? AH, SAPERLO…

andrea orcel giuseppe castagna anima

DAGOREPORT LA CASTAGNA BOLLENTE! LA BOCCIATURA DELL’EBA E DI BCE DELLO “SCONTO DANESE” PER L’ACQUISIZIONE DI ANIMA NON HA SCALFITO LE INTENZIONI DEL NUMERO UNO DI BANCO BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, CHE HA DECISO DI "TIRARE DRITTO", MA COME? PAGANDO UN MILIARDO IN PIÙ PER L'OPERAZIONE E DANDO RAGIONE A ORCEL, CHE SI FREGA LE MANI. COSÌ UNICREDIT FA UN PASSO AVANTI CON LA SUA OPS SU BPM, CHE POTREBBE OTTENERE UN BELLO SCONTO – IL BOTTA E RISPOSTA TRA CASTAGNA E ORCEL: “ANIMA TASSELLO FONDAMENTALE DEL PIANO DEL GRUPPO, ANCHE SENZA SCONTO”; “LA BCE DICE CHE IL NOSTRO PREZZO È GIUSTO...”

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT – IL GOVERNO RECAPITA UN BEL MESSAGGIO A UNICREDIT: LA VALUTAZIONE DELL’INSOSTENIBILE GOLDEN POWER SULL’OPA SU BPM ARRIVERÀ IL 30 APRILE. COME DIRE: CARO ORCEL, VEDIAMO COME TI COMPORTERAI IL 24 APRILE ALL’ASSEMBLEA PER IL RINNOVO DI GENERALI - E DOPO IL NO DELLA BCE UN’ALTRA SBERLA È ARRIVATA AL DUO FILO-GOVERNATIVO CASTAGNA-CALTAGIRONE: ANCHE L’EBA HA RESPINTO LO “SCONTO DANESE” RICHIESTO DA BPM PER L’OPA SU ANIMA SGR, DESTINATO AD APPESANTIRE DI UN MILIARDO LA CASSA DI CASTAGNA CON LA CONSEGUENZA CHE L’OPA DI UNICREDIT SU BPM VERRÀ CESTINATA O RIBASSATA - ACQUE AGITATE, TANTO PER CAMBIARE, ANCHE TRA GLI 7 EREDI DEL COMPIANTO DEL VECCHIO…

gesmundo meloni lollobrigida prandini

DAGOREPORT - GIORGIA È ARRIVATA ALLA FRUTTA? È SCESO IL GELO TRA LA FIAMMA E COLDIRETTI (GRAN SOSTENITORE COL SUO BACINO DI VOTI DELLA PRESA DI PALAZZO CHIGI) - LA PIU' GRANDE ORGANIZZAZIONE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI (1,6 MILIONI DI ASSOCIATI), GUIDATA DAL TANDEM PRANDINI-GESMUNDO, SE È TERRORIZZATA PER GLI EFFETTI DEVASTANTI DEI DAZI USA SULLE AZIENDE TRICOLORI, E' PIU' CHE IRRITATA PER L'AMBIVALENZA DI MELONI PER LE MATTANE TRUMPIANE - PRANDINI SU "LA STAMPA" SPARA UN PIZZINO ALLA DUCETTA: “IPOTIZZARE TRATTATIVE BILATERALI È UN GRAVE ERRORE” - A SOSTENERLO, ARRIVA IL MINISTRO AGRICOLO FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, UN REIETTO DOPO LA FINE CON ARIANNA: “I DAZI METTONO A RISCHIO L'ALLEANZA CON GLI USA. PUÒ TRATTARE SOLO L'EUROPA” – A BASTONARE COLDIRETTI, PER UN “CONFLITTO D’INTERESSI”, CI HA PENSATO “IL FOGLIO”. UNA STILETTATA CHE ARRIVA ALL'INDOMANI DI RUMORS DI RISERVATI INCONTRI MILANESI DI COLDIRETTI CON RAPPRESENTANTI APICALI DI FORZA ITALIA... - VIDEO

autostrade matteo salvini giorgia meloni giancarlo giorgetti roberto tomasi antonino turicchi

TOMASI SÌ, TOMASI NO – L’AD DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA) ATTENDE COME UN’ANIMA IN PENA IL PROSSIMO 17 APRILE, QUANDO DECADRÀ TUTTO IL CDA. SE SALVINI LO VUOL FAR FUORI, PERCHÉ REO DI NON AVER PORTARE AVANTI NUOVE OPERE, I SOCI DI ASPI (BLACKSTONE, MACQUARIE E CDP) SONO DIVISI - DA PARTE SUA, GIORGIA MELONI, DAVANTI ALLA FAME DI POTERE DEL SUO VICE PREMIER, PUNTA I PIEDINI, DISPETTOSA: NON INTENDE ACCETTARE L’EVENTUALE NOME PROPOSTO DAL LEADER LEGHISTA. DAJE E RIDAJE, DAL CAPPELLO A CILINDRO DI GIORGETTI SAREBBE SPUNTATO FUORI UN NOME, A LUI CARO, QUELLO DI ANTONINO TURICCHI….