POLITIKOM (LA GIORNATA POLITICA IN 2500 BATTUTE) - ANGELINO CACCIA IL QUID CONTRO LE UNIONI CIVILI E NESSUNO SE LO FILA - LETTA SCIA - RE GIORGIO SNOBBA DE MAGISTRIS

DAGOREPORT

Il premier Enrico Letta è sempre sulle nevi slovene a riposare il cervello dalle mutevoli tabelle che gli propina senza sosta il ministro Saccomanni. Giorgio Napolitano è a Napoli già da un paio di giorni e medita se incontrare o no il sindaco De Magistris, che scalpita per una pubblica benedizione. Matteo Renzi, non pago di aver già dettato l'agenda politica per il 2014 con la lettera aperta di ieri, oggi ha fatto un salto a Roma al partito e già che c'era ha visto pure un ministro, Cecile Kyenge.

Ma il fatto politico di giornata è che Angelino Alfano chiude la porta sulle unioni civili - e vabbé, sai che sorpresa - mentre si mostra più che disponibile sul cambiamento della legge elettorale. "Prima bisogna pensare alle famiglie e alla sicurezza", sostiene il vicepremier, dopo che Renzie ha provato a inserire nel contratto di governo che verrà stilato entro gennaio la regolamentazione delle unioni civili e una totale revisione della Bossi-Fini sull'immigrazione.

Il neo-segretario del Pd non ha battuto ciglio e ha mandato avanti un gruppo di senatrici del suo partito, le quali hanno ricordato ad Alfano che come vicepremier avrebbe potuto inserire qualche provvedimento in favore delle amate famiglie già nella legge di stabilità.

Ma soprattutto, dai senatori democratici è arrivato l'annuncio che sulle unioni civili andranno avanti autonomamente in Parlamento. Che messa così sembra un atto di spavalderia, ma in realtà è un modo elegante per togliere una castagna dal fuoco al governo di Mezze Intese.

Dove invece la partita è ormai in pieno svolgimento è sulla sostituzione del Porcellum. Alfano prova a uscire dall'isolamento in cui lo chiuderebbe un accordo Renzi-Berlusconi spiegando che lui non ha problemi con le accelerazioni imposte dal sindaco di Firenze: "Va bene se a febbraio passa il primo sì alla Camera e ci fidiamo che non sia per anticipare il voto". E non è un mistero che in casa Ncd la preferenza vada al doppio turno di coalizione modello sindaci, proprio come piace a Renzi.

Forza Italia invece non ama il sistema dei sindaci, convinta che favorisca storicamente le sinistre, e Denis Verdini tratta in segreto sul modello spagnolo (118 piccoli collegi, premio di maggioranza al 15% e sbarramento al 5%). E ai grillini, che sul divieto del Capo di trattare con Renzi si stanno già spaccando, non dispiacerebbe il vecchio Mattarellum, corretto con un premio del 15% per chi vince. Il bello è che a Renzi alla fine vanno bene tutti e tre i sistemi: basta fare presto. Ma non si dica che anche lui vuole votare a maggio con le Europee. Negherà fino a un minuto prima della firma di Napolitano sul decreto di scioglimento delle Camere.

 

ALFANO RENZI FOTO LAPRESSEdani del secco con napolitano CLAUDIO E LUIGI DE MAGISTRIS .png

Ultimi Dagoreport

francesco lollobrigida

DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE GUERRE NON CI SAREBBERO STATE DI FRONTE A CENE BEN ORGANIZZATE?”. E TRA UNA CAZZATA E UNA GAFFE, FERMAVA PURE I TRENI - DOPO DUE ANNI DI LOLLISMO SENZA LIMITISMO, QUESTA ESTATE, UNA VOLTA SEGATO DALLA MOGLIE, LA SORELLA D’ITALIA ARIANNA MELONI, È SCOMPARSA LA NOSTRA RUBRICA PREFERITA: “LA SAI L'ULTIMA DI LOLLOBRIGIDA?”. ZAC!, IL SILENZIO È SCESO COME GHIGLIOTTINA SUL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA (PER MANCANZA DI PROVE). DALLA “BANDA DEI QUATTRO” DI PALAZZO CHIGI (LE DUE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI), ERA PARTITO L’ORDINE DI CUCIRGLI L’EFFERVESCENTE BOCCUCCIA (STESSO TRATTAMENTO ALL’ALTRA “PECORA NERA”, ANDREA GIAMBRUNO). A QUESTO PUNTO, NON ESSENDO ANCORA NATO UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL REIETTO, L’EX STALLONE DI SUBIACO SI E’ MESSO IN TESTA DI FORMARE UN… - VIDEO, TUTTE LE GAFFES!

giorgia meloni marina berlusconi paolo barelli sigfrido ranucci antonio tajani

DAGOREPORT - DOPO LE VIOLENTE POLEMICHE PER LA PUNTATA SU BERLUSCONI-DELL’UTRI-MAFIA, DOMENICA PROSSIMA LA CAVALIERA MARINA POTREBBE PERSINO INVIARE UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A RANUCCI - '’REPORT’’ SCODELLERÀ UN SERVIZIO AL VETRIOLO SU PAOLO BARELLI, FEDELISSIMO SCUDIERO DI ANTONIO TAJANI, DEL QUALE DIVENTERÀ PRESTO CONSUOCERO - CON TAJANI RIDOTTO A CAVALIER SERVENTE DELLA DUCETTA, L'IMPERO BERLUSCONIANO HA BISOGNO DI UN PARTITO CON UNA NUOVA E CARISMATICA LEADERSHIP. MA MARINA E PIER SILVIO HANNO TEMPI LENTISSIMI PRIMA DI TRASFORMARE LE PAROLE IN FATTI. NON SONO RIUSCITI NEMMENO A OTTENERE DA TAJANI LA MESSA IN FUORIGIOCO DI BARELLI E GASPARRI - ORA VEDIAMO SE “REPORT” RIUSCIRÀ A DARE UNA SPINTARELLA AL CAMBIO DI GUARDIA DENTRO FORZA ITALIA…

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO