mario draghi ian bremmer

"MARIO DRAGHI RISCHIA DI DIVENTARE UN NUOVO SCHRODER” – IL POLITOLOGO AMERICANO IAN BREMMER PRIMA SI INCAZZA CON DRAGHI POI CORREGGE IL TIRO: “L'IDEA CHE L'ITALIA STESSE CERCANDO DI TRATTARE PER ESCLUDERE DALLE SANZIONI I SUOI BENI DI LUSSO AVREBBE FATTO LETTERALMENTE A PEZZI LA SUA REPUTAZIONE. RIMANE UN ATTEGGIAMENTO POCO DECISO IN PASSATO, SPERO CHE SI ADEGUI ALLA LINEA DI UE E USA”. L'UNICO PROBLEMA, CARO IAN, È CAPIRE QUAL È. E VISTO CHE C'È, CONVINCE LUI BIDEN A RIEMPIRCI I TUBI DI GAS A PREZZI DECENTI?

IAN BREMMER

1 - IAN BREMMER "PUTIN VUOLE UN FANTOCCIO A KIEV BISOGNA COLPIRE DURO CON LE SANZIONI"

Francesco Semprini per “La Stampa”

 

«Non poteva essere diversamente, Mario Draghi ha sempre dimostrato di essere un leader autorevole e credibile, in Italia e in Europa, pensare che assumesse certe posizioni di fronte all'invasione russa mi era apparso quanto meno sbalorditivo».

 

La lunga giornata di Ian Bremmer, nonostante il fuso orario, va di pari passo col confronto sulle sanzioni in corso in Europa. La presunta posizione dell'Italia, così come raccontata, irrita il fondatore di Eurasia Group, il quale paragona il premier italiano a Gerhard Schroder, l'ex cancelliere tedesco oggi lobbista del colosso del gas russo Gazprom.

mario draghi

 

Bremmer tuona su Twitter: «Il premier Draghi dovrebbe occuparsi di riformare il governo italiano. La crisi russa è stata un disastro per la sua reputazione». Il suo cinguettio arriva dopo quello piccato del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ma la polemica rientra in serata.

 

Ci spiega il motivo della sua sfuriata?

«Stiamo assistendo a crimini di guerra commessi da Putin contro l'Ucraina, l'idea che in mezzo a tutto questo Draghi cercasse di parlare con Putin per discutere di diplomazia del gas e che l'Italia stesse cercando di trattare in Europa per escludere dalle sanzioni i suoi beni di lusso avrebbe fatto letteralmente a pezzi la reputazione del premier».

volodymyr zelensky

 

Attenzione però, le indiscrezioni sono state smentite e ci sono state precisazioni sulla posizione italiana..

«Rimane un atteggiamento che è apparso poco deciso in passato sulla Russia. Certo, lo sforzo di allinearsi all'Europa, confermato ieri sera, depone a favore del premier, Draghi sta recuperando la credibilità che merita».

 

Polemiche a parte, a cosa punta Vladimir Putin?

IAN BREMMER

«Ritengo che l'obiettivo della Russia sia sovvertire il governo di Kiev, rimuovere l'attuale esecutivo e sostituirlo con uno allineato al Cremlino. Le truppe russe sono in questo momento alle porte della capitale e secondo gli analisti la caduta è una questione di giorni, forse di un paio di settimane ma non certo di mesi. A meno che ci sia un cessate il fuoco da parte di Kiev e gli ucraini siano disposti a negoziare. Ma è uno scenario improbabile».

mario draghi joe biden g20 10

 

Pensa che ci sarà un assedio o lo sfondamento?

«I russi stanno utilizzando sul terreno elementi dell'intelligence che sono in grado di infiltrarsi nella città e attaccare i centri nevralgici o aprire le porte ai carri armati. Credo nell'uso di questi cavalli di Troia più che a lunghi assedi. Putin scommette sulla velocità».

 

L'Occidente come può dare aiuto sul campo?

«È complicatissimo fare arrivare armamenti quando c'è una no-fly zone. Non c'è nessuna intenzione degli alleati della Nato di difendere l'Ucraina con forze in campo, perché vogliono evitare di ingaggiare direttamente una guerra contro la Russia. Gli ucraini combattono valorosamente e coraggiosamente, ma la superiorità russa è pronunciata».

mario draghi 8

Quale destino attende Zelensky?

«L'esilio o la cattura, forse potrebbe essere giustiziato».

 

C'è rischio per i Paesi Baltici?

«No, il prossimo passo di Mosca è consolidare il potere russo. Putin ritiene che la peggiore sciagura geopolitica del XX secolo sia stata il collasso dell'Unione sovietica.

 

Ci sono tutta una serie di tappe che il presidente vuole perseguire, il riconoscimento della Transnistria, il cambio di costituzione della Bielorussia che ne farà cessare lo status di Paese neutrale e non nucleare, ed infine c'è la partita kazaka. È su questo che mi concentrerei di più cercando di capire se la Russia è interessata a un'Ucraina indipendente e allineata, o se vuole trascinare l'Ucraina in un grande impero russo.

 

Non mi preoccuperei invece dei Paesi Baltici perché sono membri della Nato e c'è una precisa di disposizione di intervento degli altri membri».

IAN BREMMER

 

Crede che Pechino stia guadagnando da questa crisi?

«La Cina non è contenta di tutto questo, non vuole una guerra fredda, non vuole che l'Europa sia così allineata con gli Stati Uniti, e non vuole che Mosca e Pechino siano viste come una sorta di asse di ferro rispetto al resto del mondo. Xi Jinping lavora di più operando sulle leve economiche rispetto a quelle militari, non è suo agio nell'assistere a un'invasione come quella dell'Ucraina».

 

 

 

2 - DRAGHI, COSA FAI? LO SFOGO DI BREMMER SU PALAZZO CHIGI

Francesco Bechis per www.formiche.net (Articolo del 25 febbraio 2022)

palazzo colpito da un missile a kiev

 

“Di questo passo, Mario Draghi rischia di diventare un nuovo Gerhard Schröder”. Ian Bremmer, presidente di Eurasia Group e politologo americano di fama, è furibondo con il governo italiano e il suo leader.

 

Mentre i carri armati russi distruggono Kiev e Vladimir Putin ordina un golpe in Ucraina contro il governo di Volodymyr Zelensky su twitter l’analista rivolge un duro monito all’inquilino di Palazzo Chigi. “Il primo ministro Draghi dovrebbe occuparsi di riformare il governo italiano. La crisi russa è stata un disastro per la sua reputazione”.

soldato ucraino tra i resti di una camionetta

 

Al telefono con Formiche.net dagli Stati Uniti, Bremmer, attento conoscitore delle dinamiche italiane, rincara la dose. “Stiamo assistendo a crimini di guerra commessi da Putin contro lo Stato indipendente dell’Ucraina che non ha alcuna colpa se non quella di difendere il suo diritto all’autodeterminazione e alla democrazia.

 

L’idea che in mezzo a tutto questo Draghi cerchi di parlare con Putin per discutere di diplomazia del gas e che l’Italia stia cercando di trattare in Europa per escludere dalle sanzioni europee i suoi beni di lusso fa letteralmente a pezzi la reputazione del premier”. Le indiscrezioni su una trattativa per escludere il settore lusso dalle sanzioni europee, circolate in giornata su alcuni media, non hanno trovato conferma.

 

soldato ucraino

La voce di Bremmer si spezza, è visibilmente emozionato dagli eventi a Kiev. Paragona il premier italiano a Schroder, l’ex cancelliere tedesco oggi lobbista del colosso del gas russo Gazprom e impegnato a tuonare contro l’Europa per fermare le sanzioni, “la strada è quella”. “Quello italiano è un atteggiamento meschino, vile, di corte vedute. Draghi ha dimostrato di essere un leader così forte e così a lungo in Europa e in Italia. Vederlo assumere una posizione del genere di fronte alla Russia è il segno di un giudizio sbalorditivo e sbagliato”. Le critiche di Bremmer non sono isolate. Su twitter altri osservatori hanno avanzato dubbi su una posizione del governo italiano considerata troppo ambigua nella crisi.

mario draghi 2

 

Il politologo fa in particolare riferimento alle trattative in corso in Europa per imporre nuove sanzioni contro la Russia. Questa sera il Consiglio europeo dovrebbe approvare un ulteriore pacchetto che fra le altre cose congelerà direttamente gli asset di Putin e del suo ministro degli Esteri Sergei Lavrov.

 

Non basta, avvisa l’esperto dagli Usa. Sullo sfondo aleggia quella che Parigi ha oggi definito “l’arma nucleare”, cioè l’esclusione della Russia da Swift, il sistema di comunicazione internazionale per le transazioni bancarie. Un passo ritenuto da gran parte degli esperti come un duro colpo contro la sostenibilità dell’economia russa. Nella serata di venerdì anche Francia e Germania, inizialmente scettici, hanno aperto alla possibilità. Fonti vicine a Palazzo Chigi precisano che “non vi è alcuna richiesta di eccezione sulle sanzioni da parte dell’Italia. La posizione italiana è allineata a quella della Ue”.

camera dei deputati informativa di mario draghi sull'ucraina

 

“Cosa aspetta l’Italia a unirsi? Dovrebbe farlo subito – dice Bremmer – ora che Macron e Scholz hanno aperto è il momento di agire. Gli ucraini in queste ore stanno sacrificando tutto quello che hanno, in migliaia moriranno. Preoccuparsi del settore del lusso di fronte a questo significa mandare un messaggio chiaro: la democrazia non ha importanza”.

missile colpisce un palazzo di kiev

Ultimi Dagoreport

woody allen ian bremmer la terrazza

FLASH! – A CHE PUNTO E' LA NOTTE DELL’INTELLIGHENZIA VICINA AL PARTITO DEMOCRATICO USA - A CASA DELL'EX MOGLIE DI UN BANCHIERE, SI È TENUTA UNA CENA CON 50 OSPITI, TRA CUI WOODY ALLEN, IMPEGNATI A DIBATTERE SUL TEMA: QUAL È IL MOMENTO GIUSTO E IL PAESE PIÙ ADATTO PER SCAPPARE DALL’AMERICA TRUMPIANA? MEGLIO IL CHIANTISHIRE DELLA TOSCANA O L’ALGARVE PORTOGHESE? FINCHE' IL POLITOLOGO IAN BREMMER HA TUONATO: “TUTTI VOI AVETE CASE ALL’ESTERO, E POTETE FUGGIRE QUANDO VOLETE. MA SE QUI, OGGI, CI FOSSE UN OPERAIO DEMOCRATICO, VI FAREBBE A PEZZI…”

meloni musk trump

DAGOREPORT – TEMPI DURI PER GIORGIA - RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA IN EUROPA  DALL'ENTRATA IN SCENA DI MACRON E STARMER (SUBITO RICEVUTI ALLA CASA BIANCA), PER FAR VEDERE AL MONDO CHE CONTA ANCORA QUALCOSA LA STATISTA DELLA GARBATELLA STA FACENDO IL DIAVOLO A QUATTRO PER OTTENERE UN INCONTRO CON TRUMP ENTRO MARZO (IL 2 APRILE ENTRERANNO IN VIGORE I FOLLI DAZI AMERICANI SUI PRODOTTI EUROPEI) - MA IL CALIGOLA A STELLE E STRISCE LA STA IGNORANDO (SE NE FOTTE ANCHE DEL VOTO FAVOREVOLE DI FDI AL PIANO “REARM EUROPE” DI URSULA). E I RAPPORTI DI MELONI CON MUSK NON SONO PIÙ BUONI COME QUELLI DI UNA VOLTA (VEDI IL CASO STARLINK), CHE LE SPALANCARONO LE PORTE TRUMPIANE DI MAR-A-LAGO. PER RACCATTARE UN FACCIA A FACCIA CON "KING DONALD", L'ORFANELLA DI MUSK (E STROPPA) E' STATA COSTRETTA AD ATTIVARE LE VIE DIPLOMATICHE DELL'AMBASCIATORE ITALIANO A WASHINGTON, MARIANGELA ZAPPIA (AD OGGI TUTTO TACE) - NELLA TREPIDANTE ATTESA DI TRASVOLARE L'ATLANTICO, OGGI MELONI SI E' ACCONTENTATA DI UN VIAGGETTO A TORINO (I SATELLITI ARGOTEC), DANDO BUCA ALL’INCONTRO CON L'INDUSTRIA DELLA MODA MILANESE (PRIMA GLI ARMAMENTI, POI LE GONNE)... 

elly schlein luigi zanda romano prodi - stefano bonaccini goffredo bettini dario franceschini

DAGOREPORT: ELLY IN BILICO DOPO LA VERGOGNOSA SPACCATURA DEL PD ALL’EUROPARLAMENTO (UNICA VOCE DISSONANTE NEL PSE) SUL PIANO "REARM" DELLA VON DER LEYEN – SENZA LE TELEFONATE STRAPPACUORE DI ELLY AI 21 EUROPARLAMENTARI, E LA SUCCESSIVA MEDIAZIONE DI ZINGARETTI, CI SAREBBERO STATI 16 SÌ, 2 NO E TRE ASTENUTI. E LA SEGRETARIA CON 3 PASSAPORTI E UNA FIDANZATA SI SAREBBE DOVUTA DIMETTERE – NEL PD, CON FRANCESCHINI CHE CAMBIA CASACCA COME GIRA IL VENTO E COL PRESIDENTE BONACCINI CHE VOTA CONTRO LA SEGRETARIA, E’ INIZIATA LA RESA DEI CONTI: PER SALVARE LA POLTRONA DEL NAZARENO, SCHLEIN SPINGE PER UN CONGRESSO “TEMATICO” SULLA QUESTIONE ARMI - ZANDA E PRODI CONTRARI: LA VOGLIONO MANDARE A CASA CON UN VERO CONGRESSO DOVE VOTANO GLI ISCRITTI (NON QUELLI DEI GAZEBO) – A PROPOSITO DI "REARM": IL PD DI ELLY NON PUÒ NON SAPERE CHE, VENENDO A MANCARE L'OMBRELLO PROTETTIVO DEGLI STATI UNITI TRUMPIANI, CON QUEL CRIMINALE DI PUTIN ALLE PORTE, IL RIARMO DEI PAESI MEMBRI E' UN "MALE NECESSARIO", PRIMO PASSO PER DAR VITA A UNA FUTURA DIFESA COMUNE EUROPEA (PER METTERE D'ACCORDO I 27 PAESI DELLA UE LA BACCHETTA MAGICA NON FUNZIONA, CI VUOLE TEMPO E TANTO DENARO...)

davide lacerenza giuseppe cruciani selvaggia lucarelli

TE LO DÒ IO IL “MOSTRO”! – SELVAGGIA LUCARELLI, CHE SBATTE AL MURO GIUSEPPE CRUCIANI, REO DI ESSERE NIENT’ALTRO CHE IL “MEGAFONO” DI LACERENZA, DIMENTICA CHE L’AUTORE DEL PRIMO ARTICOLO CHE HA PORTATO ALLA RIBALTA LE NEFANDEZZE DELLO SCIROCCATO DELLA GINTONERIA E’ PROPRIO LEI, CON UNA BOMBASTICA INTERVISTA NEL 2020 SULLE PAGINE DI T.P.I. (“LA ZANZARA” ARRIVA SOLO NEL 2023) – POI TUTTI I MEDIA HANNO INZUPPATO IL BISCOTTO SULLA MILANO DA PIPPARE DI LACERENZA. IVI COMPRESO IL PALUDATO “CORRIERE DELLA SERA" CHE HA DEDICATO UNA PAGINATA DI INTERVISTA AL "MOSTRO", CON VIRGOLETTATI STRACULT (“LA SCOMMESSA DELLE SCOMMESSE ERA ROMPERE LE NOCI CON L’UCCELLO, VINCEVO SEMPRE!”) - ORA, A SCANDALO SCOPPIATO, I TRASH-PROTAGONISTI DELLE BALORDE SERATE MILANESI SPUNTANO COME FUNGHI TRA TV E GIORNALI. SE FILIPPO CHAMPAGNE È OSPITE DI VESPA A “PORTA A PORTA”, GILETTI RADDOPPIA: FILIPPO CHAMPAGNE E (DIETRO ESBORSO DI UN COMPENSO) LA ESCORT DAYANA Q DETTA “LA FABULOSA”… - VIDEO

andrea scanzi

DAGOREPORT - ANDREA SCANZI, OSPITE DI CATTELAN, FA INCAZZARE L’INTERA REDAZIONE DEL “FATTO QUOTIDIANO” QUANDO SPIEGA PERCHÉ LE SUE “BELLE INTERVISTE” VENGONO ROVINATE DAI TITOLISTI A LAVORO AL DESK: “QUELLO CHE VIENE CHIAMATO IN GERGO ‘CULO DI PIETRA’ È COLUI CHE NON HA SPESSO UNA GRANDE VITA SOCIALE, PERCHÉ STA DENTRO LA REDAZIONE, NON SCRIVE, NON FIRMA E DEVE TITOLARE GLI ALTRI CHE MAGARI NON STANNO IN REDAZIONE E FANNO I FIGHI E MANDANO L'ARTICOLO, QUINDI SECONDO ME C'È ANCHE UNA CERTA FRUSTRAZIONE” - “LO FANNO UN PO’ PER PUNIRMI” - I COLLEGHI DEL “FATTO”, SIA A ROMA CHE A MILANO, HANNO CHIESTO AL CDR DI PRENDERE INIZIATIVE CONTRO SCANZI - CHE FARA’ TRAVAGLIO? - LE SCUSE E LA PRECISAZIONE DI SCANZI - VIDEO!