
CON BERLUSCONI IMPEGNATO CON I SUOI PROCESSI E LE SUE AZIENDE, “FARSA ITALIA” S’E’ FATTA POLLAIO - BRUNETTA CONTRO ROMANI, TOTI CONTRO FITTO E TUTTI CONTRO SALVINI
Amedeo La Mattina per “la Stampa”
BERLUSCONI PIANGE DURANTE IL COMIZIO DOPO LA SUA CONDANNA A ANNI
Gelosie, epurazioni, elezioni regionali, olgettine e anche la vendita del Milan e l’acquisto della Rcs libri. Berlusconi ha un rosario di spine tra le mani. La vicenda calcistica ed editoriale, se andrà in porto, è l’unica nota lieta per il Cav mentre per il resto è buio pesto. Intanto a metterlo in allarme sono le ultime mosse della procura di Milano attorno al processo Ruby, con le perquisizioni negli appartamenti delle olgettine e l’ipotesi che l’ex premier avrebbe continuato a pagare il silenzio delle ragazze.
C’è «sdegno » ad Arcore per «il tempismo e la montatura gigantesca» dei magistrati in vista della libertà riconquistata, con la fine dei servizi sociali (8 marzo), e l’avvicinarsi del giudizio di legittimità della Cassazione (10 marzo) sulla sentenza di assoluzione in appello nel Ruby 1. Non è finita: tra un mese Berlusconi rischia il rinvio a giudizio nel Ruby ter per corruzione in atti giudiziari proprio in seguito agli elementi raccolti nelle perquisizioni delle olgettine.
SCONTRO BRUNETTA-ROMANI
Non si era mai vista una tensione così acuta tra i due capigruppo dopo la rottura del patto del Nazareno. Brunetta ha guidato i deputati sull’Aventino, definendo la riforma costituzionale un «mostro giuridico». Romani, che ha contributo a scrivere questa riforma, giudica sbagliate le parole del collega.
BERLUSCONI E ALFANO AL QUIRINALE FOTO LAPRESSE
«L’Aventino non porta a niente», sostiene il capogruppo al senatori che non è andato all’incontro con il capo dello Stato in dissenso con il documento scritto da Brunetta. Il capogruppo della Camera ha espresso «umana comprensione» per Paolo: «E’ rimasto orfano del Nazareno, della Boschi, degli incontri riservati con cui ha fatto approvare al Senato la linea di Berlusconi. Capisco Romani perché non avrà più incontri privilegiati con la deliziosa Maria Elena Boschi».
FITTO E CAMPANIA IN BILICO
GIOVANNI TOTI TWITTA IO STO CON DUDU
Berlusconi sta facendo di tutto per tenere insieme il centrodestra. Salvini non cede sul Veneto e non vuole allearsi con Alfano. Non solo: il capo leghista sta facendo raccogliere le firme per presentare una lista «Noi con Salvini» in Campania e anche lì non intende correre insieme a Ncd a sostegno del governatore uscente Caldoro.
Su questa lista potrebbero convergere i voti degli amici campani di Fitto che stanno nel gruppo Gal del Senato (D’Anna, Falanga e Milo). La frittata sarebbe fatta e Caldoro rischierebbe seriamente di essere sconfitto, facendo perdere l’unica Regione governata da Fi.
Brunetta Salvini foto Lapresse
«Chi vuole dividersi a tutti i costi si assumerà la responsabilità di fronte agli elettori di far perdere il centrodestra», avverte Giovanni Toti. Si riferisce a Salvini, ma anche a Fitto, che Berlusconi accusa di giocare una partita personale e non politica. Il ribelle di Maglie intanto per domani ha preparato 1500 posti all’Auditorium gesuitico il Massimo per dare fiato alle sue trombe.
In Puglia Fi è stata commissariata con Luigi Vitali, che ha intimato con un sms i consiglieri regionali a non organizzare le truppe cammellate per la manifestazione di Fitto a Roma. L’ex governatore dice che rimarrà «spettatore» nelle regionali pugliesi e non presenterà nemmeno la sua lista «Puglia prima di tutto», che nelle ultime tornate elettorali viaggiava tra l’8 e il 10%.