POLVERINI DI STELLE - LA SORA RENATA NON SI SCORDA DEGLI AMICI: NON LE BASTAVA AVER ASSUNTO IL SUO EX BRACCIO DESTRO ALL'UGL (189MILA € L'ANNO), ADESSO HA PORTATO IN REGIONE ANCHE LA COMPAGNA DI LUI: OLTRE 400MILA € FINO AL 2015 COL GRAVOSO COMPITO DI “VERIFICARE L'ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA” (NIENTE MALE PER UNA GIORNALISTA CHE CONFONDE ROCCO SABELLI CON SABELLI FIORETTI) - NEL PDL DEL LAZIO SI APRE LA GUERRA POLVERINI-ALEDANNO, E SDE-RENATA ATTACCA A SUON DI TESSERE…

1 - POLVERINI, POSTI D'ORO AGLI AMICI
Emiliano Fittipaldi per "l'Espresso.it"

C'è un ufficio, a Roma, che assume sempre. Anche in tempi difficili, anche se il Tar (come successo qualche settimana fa) annulla le delibere con cui hai chiamato sei dirigenti senza la «trasparenza e pubblicità» necessaria, anche se la crisi economica imporrebbe una stretta agli sprechi, alla Regione Lazio la regola non cambia mai. Per gli amici di Renata Polverini o per gli amici dei suoi amici c'è sempre una scrivania pronta.

Stavolta, però, la governatrice si è superata, e ha riunito una coppia che la sorte aveva diviso, facendo felice ancora una volta il suo sindacato preferito. L'Ugl, ça va sans dire, di cui è stata potente segretario fino a due anni fa.

Andiamo con ordine. Nel giugno 2010 la Polverini ha voluto come suo braccio destro Salvatore Ronghi, ex dirigente dell'Ugl a cui ha concesso un contratto da 189 mila euro lordi l'anno. Ex vicepresidente del Consiglio regionale della Campania, Ronghi - che anni fa ha lasciato An e oggi è tra i fondatori del movimento Forza del Sud - è così diventato il primo napoletano a sedere sulla poltrona di Segretario generale della Regione Lazio.

Ronghi è chiacchierato per le sue simpatie considerate troppo a destra (nella foto pubblicata su Facebook, lo si vede abbracciato con un fascista che mostra orgoglioso la croce celtica), ed è finito sui giornali perché capo di Federica Gagliardi, la "dama bianca" che accompagnò Silvio Berlusconi in alcune visite di Stato.

Ma i mugugni, in Regione, ora riguardano l'ultima assunzione messa a segno da lui e la Polverini.

L'anno scorso Renata ha infatti creato una nuova «Struttura Verifica dell'attuazione delle Politiche regionali e del programma di governo», ufficio istituito presso il segretariato generale. E dallo scorso 1 ottobre ha chiamato per gestirlo la compagna di Ronghi, la napoletana Gabriella Peluso. Che, di fatto, sarà il "Gianfranco Rotondi" della Polverini.

La signora ha 37 anni ed è felice: fino alla settimana scorsa curava ufficio stampa del Consiglio regionale della Campania, ora ha un contratto da dirigente fino alla fine della legislatura (guadagnerà 122 mila euro l'anno, 10 mila in più del suo predecessore, in tutto sono oltre 400 mila euro) e lavorerà nella Capitale fianco a fianco con Salvatore.

La Peluso è una giornalista professionista, e qualche tempo fa s'è fatta notare perchè in un comunicato ufficiale del Consiglio ha confuso l'allora amministratore delegato della Cai (Compagnia aerea italiana) Rocco Sabelli con l'opinionista Claudio Sabelli Fioretti.

Fa specie, col senno di poi, rileggere alcune sue dichiarazioni rilasciate all'Ansa un anno fa, contro «la malapolitica che tenta di calpestare i dipendenti regionali (del Consiglio regionale campano, ndr) attraverso il ricorso selvaggio e immotivato a consulenze esterne».

La Peluso inveì pure contro l'«utilizzo clientelare dell'istituto del comando» e le «assunzioni incostituzionali ed illegittime». In che veste la nuova preferita della Polverini rilasciava dichiarazioni così indignate? Come componente della segreteria regionale di un sindacato. Quale? Ma l'Ugl, naturalmente!

2 - POLVERE DA SPARO PER LA GOVERNATRICE DEL LAZIO http://ilcicalino.blogspot.com/2011/10/polvere-da-sparo-per-la-governatrice.html

Polvere da sparo: la governatrice del Lazio, come anticipato dal Cicalino due settimane fa, è ormai in dirittura d'arrivo nel PdL e porterà in dote un bel numero di iscritti. Pare infatti che Renata stia facendo tesseramenti stile Prima Repubblica. Per una missione classica da Prima Repubblica, fare opposizione interna ai due "rompicoglioni" per antonomasia: Alemanno e Rampelli.

Il primo, ha ormai stufato tutti sia come sindaco sia come (ri)aspirante leader nazionale. Alla acclarata incapacità amministrativa che ha generato insofferenza nel PdL e alienato le simpatie dell'elettorato moderato, si sono aggiunte le posizioni sempre più critiche nei confronti di Berlusconi e della guida del partito.

Il secondo, tanto stimato quanto temuto, è il vero dominus del consenso elettorale a Roma e nel Lazio. In tempi di antipolitica, è l'unico in grado di creare militanti e smuovere elettori. Una potenza di fuoco che comincia suscitare invidie e timori. Allora, niente di meglio che applicare la massima di Confucio: "Il nemico del mio nemico è mio amico". Tutte le bislacche operazioni extra moenia effettuate dalla Polverini sono state tollerate alla luce di queste regole d'ingaggio. Anche se, a dire il vero, nelle ultime amministrative più che cannonate ha sparato a salve.

 

Renata Polverini e Salvatore RonghiSalvatore Ronghi e l'amico con la croce celticaGIANNI ALEMANNO l onorevole Fabio RampelliGabriella Peluso

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…