matteo salvini ponte sullo stretto

IL PONTE SULLO STRETTO? SI REGGE SUI CAVILLI - LA NORMA VOLUTA DA SALVINI, CHE PER REALIZZARE IL PONTE RESUSCITA IL VECCHIO CONTRATTO COL CONSORZIO EUROLINK CAPEGGIATO DA SALINI IMPREGILO (OGGI WEBUILD), HA MESSO IN ALLERTA QUIRINALE E PALAZZO CHIGI: COSÌ COM’È NON PUÒ PASSARE - QUEI CONTRATTI FURONO RESCISSI NEL 2012 QUANDO IL GOVERNO MONTI BLOCCÒ L’OPERA E EUROLINK AVVIÒ UN MAXI CONTENZIOSO DA 700 MILIONI CON LO STATO, CHE ADESSO DOVRÀ RITIRARE IN CAMBIO DELLA PROMESSA DI REALIZZARE IL PONTE. MA CI SONO UNA SERIE DI TRAPPOLE LEGALI CHE POSSONO FINIRE TRA LE CHIAPPE DELLO STATO…

PONTE SULLO STRUTTO - BY EMILIANO CARLI

Estratto dell’articolo di Carlo Di Foggia e Giacomo Salvini per il “Fatto quotidiano”

 

Prima, mercoledì pomeriggio, sono stati gli uffici legislativi di tre ministeri – Interno, Economia e Affari Europei – a porre il problema nel pre-Consiglio dei ministri. Poi il muro si è rafforzato sull’asse Palazzo Chigi-Quirinale. Quella norma voluta da Matteo Salvini che, per realizzare il ponte sullo Stretto di Messina, resuscita in automatico il vecchio contratto col consorzio Eurolink, capeggiato da Salini Impregilo (oggi Webuild), così com’è non può passare. Quei contratti furono rescissi nel 2012 quando il governo Monti bloccò l’opera bollandola come uno spreco di soldi.

 

alfredo mantovano giorgia meloni

Eurolink ha avviato un maxi contenzioso da 700 milioni con lo Stato che adesso dovrà ritirare in cambio della promessa di realizzare il ponte. Questo scambio è contemplato dal decreto con una serie di passaggi giuridici intricati e ad alto rischio di autogol per la P.A. La norma, per dire, fa rivivere il vecchio contratto mentre il contenzioso è ancora in corso (e peraltro mentre si eliminano le norme che hanno permesso allo Stato di vincere in primo grado contro Webuild).

 

PROGETTO PER IL PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA

Una scelta che ha fatto strabuzzare gli occhi ai giuristi del Colle, peraltro sensibili al tema della concorrenza: se rivive il contratto annullato, per fare il ponte non ci sarà una nuova gara e il rischio è una contestazione della Commissione Ue. È stato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, già magistrato, a manifestare a Palazzo Chigi la sua contrarietà contro l’obbrobrio giuridico. Anche il Quirinale, come detto, è d’accordo e monitora la questione.

 

[…] Ed è questa la formula in cui si inseriscono i colloqui tra Palazzo Chigi e il Quirinale. Mantovano ha manifestato la sua contrarietà alla norma che resuscita in automatico i vecchi contratti e chiede di modificarla […] sarebbe meglio […]  far ripartire l’opera con un nuovo bando di gara. Ma Salvini non vuole perché significherebbe far ripartire tutto da capo e allungare i tempi: il ministro da tempo va in giro a dire che la posa della prima pietra arriverà entro il 2024. Una nuova gara, poi, farebbe infuriare assai la Webuild di Pietro Salini.

I POSSIBILI PROGETTI PER IL PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA

 

Il problema tecnico che ha allarmato Palazzo Chigi e il Quirinale, come detto, riguarda soprattutto la questione del contenzioso aperto dalle imprese con lo Stato: anche se ritirassero la causa in cambio della ripresa del balletto sul ponte, nessuno garantisce che, soprattutto alla luce di un progetto che difficilmente vedrà la luce, le imprese a un certo punto non decidano di riaprire il contenzioso potendo contare su un’arma giuridica in più. Il rischio di un cortocircuito giudiziario è concreto. […]

ponte sullo stretto

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