legge elettorale

DAL PORCELLUM ALL'INCIUCELLUM, PASSANDO PER IL MERDELLUM - LA TRISTE STORIA DELLE NOSTRE LEGGI ELETTORALI, FATTE SEMPRE PER FREGARE IL NEMICO. CHE OGGI SI CHIAMA M5S - QUELLA DEGLI STATI UNITI È IN VIGORE DAL 1842, QUELLA DELLA GERMANIA DAL 1956, QUELLA DELLA FRANCIA DAL 1958. L' ITALIA DALL' UNITÀ (1861) NE HA CAMBIATE PIÙ DI DIECI

Mattia Feltri per La Stampa

 

CALDEROLI PORCELLUM

L'ormai leggendario Porcellum, la legge elettorale studiata da Roberto Calderoli e approvata a fine 2005, era una buona legge elettorale. Era maggioritaria, aveva un premio di governabilità per chi avesse superato il quaranta per cento e prevedeva le preferenze, cioè gli eletti erano scelti dagli elettori e non dai partiti. Ma sentite qui che le è capitato.

 

Da maggioritaria divenne proporzionale perché Pier Ferdinando Casini, allora capo dell' Udc, contava di raccattare più parlamentari. La soglia per il premio di governabilità venne tolta da Silvio Berlusconi perché voleva prendersi il premio comunque (e la pretesa si è rivelata incostituzionale).

 

Le preferenze vennero eliminate da Gianfranco Fini perché aveva molti voti al sud, e non intendeva tirarsi dentro personaggi troppo sulfurei e con troppe preferenze. E cioè ognuno degli alleati della Casa delle Libertà si risistemò la legge a proprio piccolo vantaggio. E ne uscì l' obbrobrio che il politologo Giovanni Sartori ribattezzò col nome con cui è poi passato alle cronache, e forse anche alla storia. Non fu un grande affare, comunque.

 

romano prodi

Nonostante i magheggi, le elezioni del 2006 le vinse il centrosinistra e il premio di governabilità se lo prese Romano Prodi, altro che Berlusconi. Quanto a Casini e all' Udc, e a Fini e An, sappiamo che fine hanno fatto, Porcellum dopo Porcellum, a dimostrazione che adattarsi le leggi elettorali con piglio sartoriale è un esercizio autolesionistico: non calzano mai.

 

Ora si approverà la nuova legge elettorale, il Rosatellum, architettato secondo le convenienze e le aspettative dei contraenti, ma soprattutto secondo la visione sclerotica della nostra combriccola politica. La legge votata soltanto due anni fa, l' Italicum, e poi smantellata dalla Corte costituzionale, aveva l' obiettivo di condurre un solo partito al governo, e di far fuori coalizioni e cespugli, cioè i partitini che con quattro voti si prendono ministeri e diritto di veto.

SCHEDA ROSATELLUM

 

Il Rosatellum va esattamente dall' altra parte: sì alle coalizioni, sì ai partitini, soprattutto sì alla prospettiva di rimettere in piedi governi di alto meticciato. Questo è davvero un capolavoro, funziona così: si fa una coalizione, se si supera la soglia del dieci per cento tutti i partiti della coalizione entrano in Parlamento, e poi ognuno per la sua strada, se è il caso.

 

Cioè, se Berlusconi riterrà di allearsi con Salvini e Meloni e altri gruppuscoli buoni a fare legna, nulla gli vieta, il giorno dopo il voto, di salutare gli amici e mettere su governo con Matteo Renzi. Come è possibile che nel tempo della medesima legislatura, e con la medesima maggioranza, si siano progettate due leggi così clamorosamente opposte? Quale filosofia politica guida il Parlamento, oltre alla temperatura del giorno?

 

Il grillino Danilo Toninelli, al di là del linguaggio da assemblea ginnasiale (ha chiamato la legge Merdellum, termine più che altro appropriato alla produzione intellettuale del momento), ha qualche solida ragione. Un sistema del genere ha la conseguenza, programmatica o meno, di fregare il Movimento cinque stelle che non intende fare coalizione, ed è noto da secoli, e che finirà col prendere più voti che seggi, mentre gli altri prenderanno più seggi che voti.

 

berlusconi

Una legge progettata su presupposti tanto modesti non potrà che seguire il destino del Porcellum, la cui pochezza fu evidente il giorno dopo la nascita. E toccò mettersi lì a ragionare su come riaggiustarla, senza gran successo, visto che è servita a tre legislature.

 

È difficile immaginare che una legge imbastita per gli amici, e contro i nemici, e secondo le urgenze di oggi, torni utile alle urgenze di domani, forse perché una buona legge ignora le urgenze quotidiane ma funziona indipendentemente da qualsiasi urgenza. Dura quanto una Costituzione, e che tiri vento o splenda il sole. Quella del Regno Unito fra quindici anni compirà i due secoli di vita.

matteo renzi tennis

 

Quella degli Stati Uniti è in vigore dal 1842, quella della Germania dal 1956, quella della Francia dal 1958. L' Italia dall' Unità (1861) ne ha cambiate più di dieci. Il proporzionale in corso nella Prima repubblica è stata la più longeva, e se n' è andata a quarantasette anni. Nella seconda Repubblica, Italicum compreso, una volta approvato il Rosatellum saremo a quota quattro. Per mettersi lì a tracciare la quinta è questione di mesi, e di nuovi capricci.

PARLAMENTO

 

Ultimi Dagoreport

mario draghi praga

DAGOREPORT - MA DRAGHI, COSA SI ASPETTAVA COL SUO DISCORSO AL SENATO, DA PARTITI CHE AVEVANO GIA' AFFOSSATO IL SUO GOVERNO E LA SUA AMBIZIONE QUIRINALIZIA? E SE È ANDATO VIA SBATTENDO LA PORTA, STIZZITO (“VEDO CHE GUARDATE L’OROLOGIO, PER CUI VI RINGRAZIO”) - EPPURE LE SUE PAROLE CONTENEVANO UNA PROPOSTA IMPORTANTE: FINANZIARE IL RIARMO CON EUROBOND - DIETRO IL NO A URSULA, CHE GLI AVEVA PROPOSTO DI COORDINARE IL PIANO REARM EU, PRIMA PASSO A UNA FUTURA DIFESA EUROPEA, CI SONO DUE MOTIVI... -VIDEO

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...