POSTA – LO SPOT DELL’ESSELUNGA È LA SINTESI PERFETTA DELLE CONSEGUENZE DI UNA SEPARAZIONE: LEI FA LA SPESA CON I SOLDI DI LUI E A LUI SE VA BENE RIMANE UNA PESCA GRAZIE ALLA FIGLIA - CARO DAGO, SCHLEIN BACCHETTA CONTE: “NON PRENDO LEZIONI DA LUI”. CI MANCHEREBBE. SOLO DALL'ARMOCROMISTA: A 300 EURO L'ORA...
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Caro Dago, Schlein bacchetta Conte: “Non prendo lezioni da lui”. Ci mancherebbe. Solo dall'armocromista: a 300 euro l'ora...
Claudio Coretti
Lettera 2
Sintesi perfetta delle conseguenze di una separazione: lei fa la spesa con i soldi di lui e a lui se va bene rimane una pesca grazie alla figlia …
Lettera 3
Egregio sig. Dago. A proposito dello stupro di Palermo e dei nostri ineffabili magistrati. Un tempo, a quelli un poco duri di comprendonio gli si diceva " ti faccio un disegnino così almeno lo capisci"...
Lettera 4
Adesso non usa più. Adesso ci sono i filmati che ti fanno vedere tutto e di più.
Ma non c'è niente da fare, non ci arrivano lo stesso e poi, vuoi mettere, a tirarla per le lunghe almeno ogni tanto finisci sul giornale.
Distinti saluti
Antonio
Lettera 5
Caro Dago, avrei un suggerimento per sbloccare lo stallo dei negoziati con la Germania: l'Italia si impegna a raddoppiare il contributo tedesco (governativo) alle Ong che operano le navi di soccorso ai migranti nel Mediterraneo a patto che la Germania accetti che vengano sbarcati nei paesi di cui le navi battono bandiera.
Una proposta che riconosce il lavoro meritorio delle ONG e che afferma, in modo oggettivo, un principio di accoglienza esteso agli stati di cui le navi sono parte del territorio.
Un saluto
A.
armeni in fuga dal nagorno karabakh
Lettera 6
Caro Dago, Nagorno-Karabakh, autorità dell'Armenia: "Oltre 74 mila profughi". Salvare i profughi è un dovere. Il nostro Governo regali loro biglietti aerei per la Germania!
Furio Panetta
Lettera 7
Caro Dago, il leader del Ppe Manfred Weber: "Azioni unilaterali e non coordinate, come quelle delle navi delle Ong tedesche che trasportano i migranti nei porti italiani, non avvicinano l'accordo sulla riforma dell'immigrazione.
MELONI SCHOLZ VIGNETTA GIANNELLI
Possiamo ridurre l'immigrazione illegale solo se lavoriamo insieme". Per Claudio Tito, su 'Repubblica', tanto per cambiare è tutta colpa della Meloni che non vuole firmare l'accordo. E invece persino i connazionali di Scholz riconoscono che l'attuale cancelliere, finanziando le Ong, sta facendo una cazzata.
Ranio
Lettera 8
Caro Dago,
Spiace sparare alla croce rossa…ma la segretaria del PD alla magneti Martelli pare
Un pesce fuor d’acqua…esternalizza disagio
Da tutti i pori…
Saluti
LB
Lettera 9
Caro Dago, Ucraina, Putin non vuole mollare i mercenari della Wagner: le uniche vittorie che ha ottenuto in un anno e mezzo di conflitto sono merito loro. Idem Zelensky. Non vuole staccarsi dall'Occidente perché per tutte le sconfitte collezionate può incolpare sempre il mancato invio di armi adeguate.
Rob Perini
Lettera 10
Caro Dago, 4 pere dal Genoa. Roma... il momento (Muri)nho.
Maxmin
Lettera 11
Caro Dago, da più parti si afferma che gli immigrati irregolari sbarcati in Italia dalle Ong siano intorno al 4% o poco più sul totale. Non ho motivo di dubitare di questo dato, però mi chiedo: se sono così pochi, quasi insignificanti, perché gli altri stati UE non li vogliono?
C'è qualcos'altro sotto?
Ric
Lettera 12
Caro Dago, lo spread schizza a quota 200. La decisione del Governo di alzare la previsione di spesa per il 2024 dal 3, 7 al 4, 3 per cento del Pil ha alimentato le fibrillazioni sui mercati. Gli investitori fanno male a preoccuparsi. Il nostro debito è come le nostre pensioni: sarà pagato dai migranti. Altrimenti perché ne staremmo accogliendo tantissimi?
Gildo Cervani
Lettera 13
Dago Lux, Pinto o non Pinto, onestà intellettuale e coscienza pulita dovrebbero spingere non Pinto, ma José Mourinho a dimettersi, hic et nunc. Insieme al portoghese dovrebbero cambiare mestiere Ivan Zazzaroni e tanti altri giornalisti mielosi, i quali, davanti al cronicizzato non gioco della Roma, hanno continuato a tessere gratuite lodi e ridicoli osanna all'allenatore vincente che fu e che da tempo non è più, anzi è perdente. Giancarlo Lehner