alfano renzi

POSTO FISSO PER ALFANO, SENATORI PD DISOCCUPATI - L’ACCORDO DI ANGELINO COL DUCETTO PER LA SICILIA GETTA NEL PANICO IL NAZARENO: UNA VENTINA DI INQUILINI DI PALAZZO MADAMA DOVRA’ FAR POSTO AGLI UOMINI DEL MINISTRO DEGLI ESTERI NELLE LISTE ALLE POLITICHE - SCISSIONE DELL’ATOMO DI AP: LUPI NON SEGUIRA’ LE SCELTE SINISTROIDE DEL “SENZA QUID”

 

Pasquale Napolitano per il Giornale

 

ALFANO RENZIALFANO RENZI

Matteo Renzi imbarca Angelino Alfano in Sicilia ma semina il panico a Roma tra il senatori del Pd: ieri è arrivato, dopo settimane di trattative, il via libera all' intesa tra Pd e Alternativa Popolare per le elezioni regionali sul nome di Fabrizio Micari per la presidenza della Regione. Il rettore dell' Università di Palermo ha ufficializzato la candidatura, rivendicando il profilo civico nonostante a caldeggiare la discesa in campo sia stato il sindaco di Palermo Leoluca Orlando.

RENZI ALFANORENZI ALFANO

 

«Il mio ruolo è quello di candidato civico che ritiene che il percorso di un campo largo, di una coalizione ampia di centrosinistra con la presenza di tutte le componenti, tutte con la propria dignità, ognuna portatrice dei suo valori, sia la soluzione più giusta. La coalizione del centrosinistra è l' unica reale possibile antagonista della destra e del M5S»- ha spiegato Micari, annunciando la corsa per Palazzo D' Orleans.

 

Luigi Zanda Luigi Zanda

Ma a pagare il prezzo più alto del patto siciliano tra Renzi e Alfano sarà il gruppo dem a Palazzo Madama. Alla base dell' intesa sul nome di Micari, c' è, infatti, un accordo tra Ap e Pd per le prossime elezioni politiche. Il segretario del Pd concederà al partito del ministro degli Esteri l' apparentamento per le elezioni al Senato: un passaggio chiave che consentirà ad Alternativa popolare di superare lo scoglio dello sbarramento all' 8% che si abbasserà al 3 % per eleggere un pugno di senatori.

 

MAURIZIO LUPI MAURIZIO LUPI

Una ventina di senatori, tra Campania, Sicilia, Calabria e Puglia, che Alfano soffierà al Pd nelle regioni del Sud dove la presenza di Ap è più forte rispetto al Nord dove, invece, all' indomani dell' accordo siciliano, l' area che fa capo al capogruppo alla Camera dei Deputati Maurizio Lupi minaccia la scissione.

Pierferdinando Casini Pierferdinando Casini

 

Il capogruppo di Ap alla Camera dei Deputati non ha mai nascosto il proprio apprezzamento per il modello lombardo, di un centro che guarda a destra. La scelta di Alfano di riconsegnarsi tra le braccia di Renzi spingerebbe Lupi fuori dal partito. Alfano, dopo l' addio dell' ex ministro Enrico Costa, rischia ora di trasformare Alternativa popolare in una forza politica regionale, sul modello Udeur di Clemente Mastella, presente solo in alcune regioni del sud. Tra il percorso di una sfida centrista in Sicilia, rompendo l' alleanza con Pd, e la conferma della poltrona in Parlamento, il titolare della Farnesina ha optato per la seconda strada.

fabrizio micarifabrizio micari

 

Ma la vera rivolta è pronta ad esplodere nelle prossime ore tra i senatori del Pd, molti dei quali vedono a rischio la rielezione. Il patto con Alfano potrebbe avere come prima conseguenza un nuovo esodo nel gruppo di senatori democratici.

 

A suggellare il patto tra centristi e democratici è stato Pier Ferdinando Casini che ha spiegato: «Nel centrosinistra c' è candidatura civica, aperta alla convergenza tra progressisti e moderati». «Una parte della sinistra si è sfilata da questa operazione con la scusa di Alfano. Ma Alfano non c' entra nulla. L' unica cosa che c' entra è la volontà di far perdere Renzi e il Pd, poiché si coltiva una politica di contrapposizione e di odio che francamente ha giustificazioni piuttosto misere».

 

CROCETTACROCETTA

Chiusa la partita con Alfano, il Pd punta ora a convincere il governatore uscente della Sicilia Rosario Crocetta a un passo indietro, prospettando l' ipotesi di un ticket con Micari. Una strada suggerita da Giovanni Panepinto, vicecapogruppo del Pd nell' assemblea regionale siciliana, che per ora non ha trovato risposta nell' entourage di Crocetta.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...