‘’DISINTOSSICARSI’’ DAL POTERE: IL COLOSSO “AON” CELEBRA LA CONVENTION ANNUALE A SAN PATRIGNANO - I MINIBOND DI ZONIN A LONDRA - DE RITA ALLA BATTAGLIA (NAVALE) DI VENEZIA

A cura di Carlo Cinelli e Federico De Rosa per il "Corriere Economia Corriere della Sera"

1 - CHI SCEGLIE CLAVARINO PER LA CONVENTION A SAN PATRIGNANO
Il legame è stretto e di lunga data. Risale ai tempi in cui la presidenza della società era affidata a Letizia Moratti. Carlo Clavarino ha mantenuto intatta la tradizione e l'impegno di Aon per San Patrignano. Al punto che per la prima volta il colosso assicurativo americano ha deciso di celebrare proprio qui la convention annuale.

Attesi oltre 1.200 ospiti, che saranno accolti il 14 marzo nella struttura fondata da Vincenzo Muccioli, a cui è stata affidata l'intera regia dell'evento: dalle scenografie, ai video multimediali fino al catering. Come negli anni scorsi Clavarino ha invitato un ospite d'eccezione. L'anno scorso era il presidente dell'Eni, Giuseppe Recchi e prima di lui è toccato a Matteo Marzotto e Nerio Alessandri raccontare agli uomini di Aon la storia del loro successo. Massimo riserbo sul nome «ingaggiato» quest'anno. Ma Clavarino assicura che ad ascoltarlo ci sarà da divertirsi, oltre che imparare.

2 - DE RITA ALLA BATTAGLIA (NAVALE) DI VENEZIA
Parlare di invisibilità per le supernavi che incrociano sul Canal Grande è certamente un paradosso. E su questo ovviamente giocano Bruno Bernardi di Cà Foscari, l'avvocato Antonio Forza e il prorettore dell'università di Padova Rino Rumiati nella loro ultima fatica «Un'invisibile battaglia navale» (Marsilio).

Domani se ne parla alla Stampa estera a Roma in via dell'Umiltà con Giuseppe De Rita e l'editore, Cesare De Michelis. Il divieto da gennaio prossimo d'ingresso alle navi con stazza oltre le 96 mila tonnellate dalla bocca di porto del Lido, ha messo in campo passioni e lobbies. Gli autori conoscono bene luoghi e temi, Forza per esempio assiste il comitato Cruise Venice in una causa per procurato allarme e simulazione contro la diffusione nel luglio scorso delle immagini della Carnival Sunshine a ridosso di riva Sette Martiri a San Marco.

Tutta una questione di metri di distanza (20 o cento?). Scrive De Michelis nella prefazione che il volume «suggerisce una meno ideologica riflessione a partire dalla coscienza che Venezia è da sempre e prima di tutto un porto, che questo porto negli ultimi anni sta vivendo una stagione di nuovo sviluppo e che, pertanto, si deve trovare un modo perché quel ruolo che è stato suo nei secoli venga salvaguardato come un valore non meno importante degli altri che vengono strumentalmente agitati».

3 - I MINIBOND DI ZONIN A LONDRA
Missione a Londra per i primi minibond targati Popolare di Vicenza. Con un notevole tempismo, visto che l'ultimo sblocco è arrivato con il decreto Destinazione Italia votato due giorni prima che arrivasse il nuovo governo, insieme allo studio Orrick, la banca di Gianni Zonin si candida a fare da pivot per questi particolari strumenti di finanziamento delle piccole imprese. Appuntamento mercoledì nella sede della law firm con Stefano Firpo, il capo della segreteria tecnica del ministero dello Sviluppo, uno dei veri ideatori della norma e Patrizio Messina, il capo di Orrick Italia.

 

SAN PATRIGNANOsan patrignanoMatteo Marzotto Italia Independent Store Opening via Monte Napoleone Milano Massimo Terazzan GIUSEPPE DE RITApatrizio messina

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…