fornero salvini

POVERO SALVINI, TORMENTATO DALL’OMBRA DELLA FORNERO – SULLE PENSIONI IL CAPITONE NON VUOLE PERDERE LA FACCIA, MA GIORGETTI E MELONI GLI RIPETONO CHE LE COPERTURE PER SUPERARE QUOTA 104 NON CI SONO. AL LIMITE SI METTERÀ UNA “PECETTA” PER FARLA SEMBRARE UNA QUOTA 103 – E DA FDI SFOTTONO: “TOGLIAMO I SOLDI DAL PONTE?” – “IL FOGLIO”: “INTANTO LA PROFESSORESSA FORNERO SI DIVERTE UN MONDO. SCRIVE, RILASCIA INTERVISTE, DÀ PAGELLE…”

Estratto dell’articolo di Carmelo Caruso per “Il Foglio”

 

GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI - PONTE SULLO STRETTO E LEGGE FORNERO - VIGNETTA BY OSHO

Più schiaffoni prendeva e più uomo di stato sembrava. Era di “stato” il Matteo Salvini che, al Senato, le ha ricevute, rispetto al Salvini che, per anni, le ha date alla professoressa Fornero. Il segretario della Lega, accanto a Giorgetti, si è infatti lasciato “gonfiare” da uno strepitoso Renzi. Il leader di Italia viva lo colpiva dove gli faceva più male. Diceva a entrambi: “Vi vedo insieme finché Fornero non vi separi” e ancora: “Vincerà Lotito”. Alla fine del question time, Salvini si complimentava, da sportivo, con questo guascone che ai giornalisti spiegava: “Ci farò la campagna elettorale”.

 

[…] E’ troppo facile deridere il leader della Lega, ricordargli che il superamento della legge Fornero è oggi una promessa irrealizzabile e che “lo faremo quando saremo al governo” è una espressione che dovrebbe essere vietata. Ci sono parole che non dovrebbero essere mai pronunciate. Sono quelle che si dicono a letto, dopo la sbornia, per spacconeria, […]

 

MATTEO SALVINI LEGGE FORNERO

Al momento resta la riforma Fornero, Quota 104. Al ministero del Lavoro si studia una pecetta per farla sembrare una Quota 103. Spiegano i tecnici che in realtà, per paradosso, rischia di trasformarsi in una Quota 105 se si tiene conto dell’incrocio tra incentivi e disincentivi: 10 per cento in meno di pensione qualora si decide di lasciare il lavoro. Serve a mostrare che sulle pensioni Salvini non perde la faccia. Chi gli vuole bene dovrebbe garantirgli che non la perde, anzi, se la rifà morbida, e che dire ai giornali “prendiamo i soldi dalle banche con gli extraprofitti” è un disastro comunicativo.

 

MATTEO SALVINI GIANCARLO GIORGETTI

Per calmare le banche, questa estate, è servita una marcia indietro. Riproporre quanto si è dovuto aggiustare è più una mossa da disperati che da statisti. E’ da giorni che Giorgetti ripete ai ministri che non ci sono soldi nel Bilancio e che non è possibile fare felice Salvini se non “a saldi invariati” ovvero togliendo da una voce di spesa quanto si destina a un’altra. Giorgia Meloni avrebbe confidato a Salvini che c’è un modo per cambiare la legge Fornero: “Togliamo i soldi dal Ponte. Cosa scegliamo?”. E’ difficile per tutti. Giorgetti di sponda con la premier ha aggiunto: “Non è che non voglio, è che non posso” e, ancora, che, se serve, la fa lui la parte del bruto.

 

[…]

 

claudio durigon giorgia meloni

Claudio Durigon, che è il professorone delle pensioni, della Lega, il sottosegretario al Lavoro, se ne sarebbe fatto una ragione. Agli amici scherzando dice: “Ma quanto è bello lavorare, lavora. Che cerchi la pensione? Alla tua età!”. Lo sanno anche i leghisti, Salvini, che il mondo è cambiato, che la vita si è allungata. Si fa ancora battaglia, dopo anni, intorno a una donna che l’Italia dovrebbe ringraziare e che invece si continua a bastonare, non ultimo Giuseppe Conte. Si tratta della professoressa Elsa Fornero che si diverte un mondo (scrive, rilascia interviste, dà pagelle) una donna che ha la sola colpa di aver fatto una riforma delle pensioni necessaria, certo dolorosa, ma necessaria.

 

elsa fornero

Salvini ha perfino le attenuanti perché sulla riforma Fornero aveva costruito la sua fortuna elettorale. Ma come si permette Conte, che con il Superbonus ha sfasciato un bilancio, di irriderla, o ancora il gruppo Avs, Sinistra, Verdi che alla Camera voleva superare la Lega dicendo: “La SuperFornero va cancellata”? Spiegava Galeazzo Bignami, il viceministro delle Infrastrutture, che purtroppo non c’è scelta se vogliamo salvare “l’equilibrio finanziario”. E’ la stessa opinione di Tommaso Foti anche lui di FdI. Non si era deciso di non fare emendamenti e non era Salvini, a dire che l’iter doveva essere veloce? La manovra non è stata forse approvata da tutti, con il sorriso, in Cdm? […]

 

E’ una manovra che ha una “durata” di sei mesi, in un momento difficilissimo: il Mes da approvare, il 17 novembre altre agenzie di rating che devono valutarci. Oggi saperle prendere è meglio che saperle dare. E’ con questa manovra che Salvini verserà i suoi contributi per pensionarsi uomo di stato.

meme su elsa forneroGIANCARLO GIORGETTI - MATTEO SALVINI 2durigon salvini

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