SCHERZI ELETTORALI - NELLA BUSTA PAGA DI MAGGIO DEI DIPENDENTI COMUNALI DI PRATO ACCANTO AI FATIDICI 80 EURO È COMPARSA COME D’INCANTO LA DICITURA “BONUS (RENZI)”, SORTA DI ANIMALE MITOLOGICO A FORMA DI BANCOMAT
Massimo Gramellini per La Stampa
Nella busta paga di maggio dei dipendenti comunali di Prato accanto ai fatidici 80 euro è comparsa come d'incanto la dicitura «Bonus (Renzi)», sorta di animale mitologico a forma di bancomat. Viene da pensare a una busta taroccata (Prato è il paradiso dei replicanti cinesi). Sentirei invece di escludere che l'errore tecnico - perché di questo chiaramente si tratta - sia da attribuire a un funzionario servile o smanioso di acquisire benemerenze: in Italia la separazione tra politica e burocrazia è un fatto acclarato e non si ha memoria di dipendenti pubblici che abbiano fatto carriera grazie alle raccomandazioni dei partiti.
Suscita semmai qualche curiosità che il sindaco pagatore delle buste-paga griffate, Roberto Cenni, appartenga al centrodestra. Non sarà che qualcuno abbia voluto fargli uno scherzo e, giocando sul suo cognome, preludere a un'alleanza futura, a un Cenni d'intesa? Di una cosa sono sicuro, conoscendolo. Il presidente del Consiglio sarà furibondo e chiederà conto di questo colpo basso: perché sulla busta paga il suo cognome è tra parentesi?
Nella busta paga di maggio dei dipendenti comunali di Prato accanto ai fatidici 80 euro è comparsa come d'incanto la dicitura «Bonus (Renzi)», sorta di animale mitologico a forma di bancomat. Viene da pensare a una busta taroccata (Prato è il paradiso dei replicanti cinesi).
Sentirei invece di escludere che l'errore tecnico - perché di questo chiaramente si tratta - sia da attribuire a un funzionario servile o smanioso di acquisire benemerenze: in Italia la separazione tra politica e burocrazia è un fatto acclarato e non si ha memoria di dipendenti pubblici che abbiano fatto carriera grazie alle raccomandazioni dei partiti.
Suscita semmai qualche curiosità che il sindaco pagatore delle buste-paga griffate, Roberto Cenni, appartenga al centrodestra. Non sarà che qualcuno abbia voluto fargli uno scherzo e, giocando sul suo cognome, preludere a un'alleanza futura, a un Cenni d'intesa? Di una cosa sono sicuro, conoscendolo. Il presidente del Consiglio sarà furibondo e chiederà conto di questo colpo basso: perché sulla busta paga il suo cognome è tra parentesi?
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