alfonso bonafede

FINE PROCESSO MAI – CI SONO QUATTRO GIORNI ESATTI PER RIMEDIARE ALLA RIFORMA BONAFEDE CHE CANCELLA LA PRESCRIZIONE. LA NORMA È GIÀ IN VIGORE, MA IL 7 GENNAIO È FISSATO UN VERTICE DI MAGGIORANZA SULLA GIUSTIZIA - IL PD ORMAI HA DECISO DI SACRIFICARE IL PRINCIPIO SULL’ALTARE DELL’ALLEANZA CON I GRILLINI. I RENZIANI POTREBBERO VOTARE IL DDL COSTA CHE AZZERA LA RIFORMA. MA CHE FINE FA POI IL CONTE-BIS?

Luca Fazzo per “il Giornale”

 

giuseppe conte alfonso bonafede

Il tema, alla fine, è semplice: il Partito democratico è pronto a sacrificare un principio di civiltà giuridica sull' altare dell' alleanza con i 5 Stelle? A quarantott' ore dall' entrata in vigore, avvenuta a Capodanno, della «riforma Bonafede», ovvero alla abolizione di fatto della prescrizione, le possibilità di varare in tempi brevi una nuova legge che ne elimini o almeno riduca l' impatto sono affidati alla linea che il partito di Zingaretti intende seguire sul delicato fronte della giustizia. E i segnali non inducono all' ottimismo. Tra il rischio di elezioni anticipate e la certezza di processi infiniti, il Pd sceglierà la seconda opzione.

 

walter verini

Il vertice di maggioranza in cui andrà cercata una mediazione in seno al governo è fissato per lunedì prossimo. Nei quattro giorni che mancano alla riunione, le trattative sotterranee andranno avanti, alla ricerca di un improbabile accordo tra le due principali anime del governo. Una cosa appare chiara: per i grillini l' entrata in vigore della riforma Bonafede è un trofeo da sventolare in ogni modo, una bandiera identitaria che segna uno tra i pochi risultati concreti in quasi due anni di governo.

 

federico d'inca' paola de micheli alfonso bonafede

Difficile che possano ammainarlo, soprattutto se da parte del Pd arrivano proclami non proprio battaglieri come quello con cui Walter Verini, responsabile Giustizia, ha presentato nei giorni scorsi la nuova proposta: «Non siamo rigidi», fa sapere ai 5 Stelle l' esponente piddino «sediamoci intorno a un tavolo e ragioniamo»: un po' poco per incutere soggezione agli alleati.

 

enrico costa

La nuova proposta del Pd, che allunga fino al massimo di tre anni e mezzo i vecchi termini di prescrizione, è d' altronde inaccettabile per i grillini, che - in linea con l' ala oltranzista della magistratura, ormai maggioritaria in seno all' Anm - considerano la riforma Bonafede una conquista da cui non si torna indietro. E del consenso delle toghe (da cui, incredibilmente, non si leva una sola critica verso una legge considerata incostituzionale dall' intero contesto accademico italiano) il ministro grillino si fa forte per rintuzzare i malumori del Pd.

 

alfonso bonafede.

In questo contesto, l' unica variabile in grado davvero di scompaginare le carte continua ad essere il disegno di legge presentato dal forzista Enrico Costa, che con un solo articolo azzera l' intera riforma Bonafede. Su questa proposta sono schierate in questo momento tutte le opposizioni: compresa la Lega, che pure quando era al governo aveva votato la legge di Bonafede senza troppi tentennamenti, assicurando che sarebbe stata accompagnata da misure (mai arrivate) di accelerazione dei processi. Ma ai voti dell' opposizione il progetto Costa potrebbe aggiungere quelli di Italia viva, che a differenza del Pd sul tema della prescrizione sembra decisa a fare la voce grossa.

maria stella gelmini foto di bacco (1)

 

MATTEO RENZI

Se Matteo Renzi è disposto su questo tema a mettere in crisi l' alleanza di governo lo si vedrà nei prossimi giorni. L' opposizione sembra crederci, al punto che ieri Mariastella Gelmini chiede con una lettera al presidente della Camera Roberto Fico di mettere in calendario la discussione in aula della legge Costa per il 13 gennaio, alla prima seduta utile: «Basta tergiversare - dice la Gelmini -. Il Parlamento venga messo in condizione di esaminare e votare». E chissà che in quella sede non si riesca a capire l' orientamento del quarto partito di governo, la pattuglia di Leu: il leader Pietro Grasso è un fan della riforma Bonafede, ma nel partito c' è chi brontola assai.

davide casaleggio alfonso bonafedeALFONSO BONAFEDE E FABIANA DADONEVincenzo Spadafora Pietro Dettori Alfonso Bonafede Riccardo Fraccaroalfonso bonafede alla commemorazione del crollo del ponte morandiDAVIDE CASALEGGIO ALFONSO BONAFEDE RICCARDO FRACCARObonafede salvini conteAlfonso Bonafede 1Alfonso Bonafede

Ultimi Dagoreport

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...