di maio bonafede

PRESCRIZIONE O MORTE – IL GOVERNO TRABALLA SULLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA MANETTARA DI BONAFEDE, CHE PERÒ OGGI RINCULA: "NON VOGLIO UNA CRISI DI GOVERNO" – DI MAIO (CARICATO PURE DA DIBBA) CONTINUA A FARE IL DURO, MA SECONDO ORLANDO L'INTERLOCUZIONE, SEPPUR VAGA, SI È RIAPERTA – SALVINI ANNUSA L'ARIA: "SPERO CHE GLI ITALIANI NON DIVENTINO OSTAGGIO DI PROCESSI INFINITI"

Bonafede riapre al Pd sulla prescrizione: “Non voglio una crisi di governo”

Da www.lastampa.it

 

DI MAIO BONAFEDE

"Non voglio rompere con nessuno o provocare una crisi di governo". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, parlando dei giornalisti della prescrizione: "C'è una maggioranza con cui si può dialogare meglio su questi temi, dico lavoriamo". "Mi rifiuto di pensare che una maggioranza in cui ci sono M5s e Pd possa mettere in crisi un governo sulla prescrizione", ha aggiunto, precisando che "non ci sono veline 5S, ma dichiarazione trasparenti". "Se ci sono altre proposte sono pronto a vagliarle" ma "no a strumenti per far rientrare la prescrizione con un altro nome" ha aggiunto. La proposta di dare tempi certi oltre i quali decade il processo "è un modo per far rientrare la prescrizione dalla finestra", "la rispetto ma non posso condividerla", ha aggiunto.

 

orlando zingaretti

Orlando: con M5s riaperta interlocuzione

"Si è riaperta una interlocuzione" con il Movimento 5 stelle sulla prescrizione ma per ora è una interlocuzione "vaga: non ci sono ancora elementi di merito. Vogliamo tenere aperto un dialogo". Lo dice Andrea Orlando, vicesegretario del Pd, interpellato al telefono sul confronto con il M5s sulla riforma della giustizia.

 

Salvini: italiani non siano ostaggio di processi

salvini bonafede

"Spero che gli italiani non diventino ostaggio di processi infiniti. Noi avevamo detto: va bene lo stop alla prescrizione a patto che i processi siano più brevi. Bonafede è scomparso così come la riforma del processo penale è scomparsa anzi ci sono dei tagli quindi speriamo che questa perenne guerra quotidiano nel governo finisca" dice il leader del Lega Matteo Salvini. “Non se ne può più. Noi sabato e domenica saremo in più di 1000 piazze italiane per ascoltare gli italiani sulla giustizia, sul Mes, sulle tasse".

davide casaleggio alfonso bonafede

 

 

PRESCRIZIONE, SFIDA M5S

Emilio Pucci per “il Messaggero”

 

ALFONSO BONAFEDE MATTEO SALVINI

Dal Pd arriva un vero e proprio aut aut sulla riforma della prescrizione: o M5S apre ad una norma che garantisce tempi certi per i processi oppure entro il 15 dicembre verranno presentati emendamenti al ddl Costa e si voterà in Aula il testo unificato con renziani e centrodestra. La fibrillazione è tale da alzare l'allarme in maggioranza: il braccio di ferro porterà a una crisi di governo? «È assurdo che su una conquista di civiltà di questo tipo ci si possa interrogare sulla durata del governo», dice il ministro Alfonso Bonafede, a testimoniare che M5s non cede neanche di fronte al rischio di elezioni.

 

federico d'inca' paola de micheli alfonso bonafede

«Dal Pd mi aspetto lealtà, si tratta di lavorare per tempi certi del processo», dice, senza arretrare di un millimetro. E il suo predecessore Andrea Orlando: «Ci deve dire se delle nuove proposte intende farle lui altrimenti le faremo noi».

 

GUERRA DI NERVI

E' ormai una vera e propria guerra di nervi quella in atto tra i pentastellati da una parte e il resto della maggioranza dall'altra. Di Maio grida all'inciucio: «La nostra riforma dice - dal primo gennaio diventa legge. Su questo non discutiamo. Se il Pd poi vuol votare una legge con Salvini e Berlusconi per far tornare la prescrizione com'era ideata da Berlusconi sarà un Nazareno 2.0». Il premier Conte veste i panni del mediatore e anche se sostiene che il rinvio dell'entrata in vigore della norma inserita nello Spazzacorrotti non è in discussione, ribadisce la necessità di trovare una soluzione tecnica affinché «i processi si concludano in tempi ragionevoli».

NICOLA ZINGARETTI E LUIGI DI MAIO BY CARLI

 

ALFONSO BONAFEDE E FABIANA DADONE

Ma al Nazareno ormai non si nasconde più che il problema è Di Maio. «La linea spiegano la detta il premier, ma il capo politico M5S gioca a delegittimarlo, a segare il ramo in cui è seduto il presidente del Consiglio. E' un gioco pericoloso». I toni si alzano, nonostante il segretario dem Zingaretti cerchi di spegnere le polemiche. In mancanza di un'intesa al momento Bonafede ha proposto una corsia agevolata dopo il primo grado di giudizio per gli assolti e un indennizzo qualora i processi dovessero durare oltremodo in Parlamento si potrebbe formare una maggioranza anomala, con M5S nell'angolo.

 

bonafede salvini conte

Renzi ha già dato l'ok e il Pd, pur valutando anche altre strade, potrebbe quindi sommare i suoi numeri a quelli dell'opposizione sul ddl Costa che prevede lo stop della riforma della prescrizione. Da qui la minaccia di Di Battista: «Se poi il Pd, con Salvini, Meloni, Berlusconi e Renzi dovesse bloccare la riforma se ne assumerà le responsabilità». Ovvero: governo finito e dritti al voto.

 

FUOCO

berlusconi salvini

Ma contro il duo Di Maio-Di Battista ieri è partito subito un fuoco di fila dem. «Di Maio forse non ha capito la gravità della situazione. Sulla prescrizione, non faremo passi indietro», ha detto il capogruppo dem al Senato, Marcucci. «Noi non vogliamo andare a sbattere, se M5S vuole la resa metta le carte sul tavolo», gli ha fatto eco il piddino Bordo. Da M5S «provocazioni dannose e irresponsabili», afferma il senatore Mirabelli. I dem propongono la cosiddetta prescrizione processuale, ovvero l'estinzione dell'azione penale qualora il processo sfori i tempi prefissati. Domani gli sherpa dem con Orlando, si riuniranno per studiare le ultime contromosse.

 

davide faraone protesta contro decreto sicurezza

«Si troverà un punto d'incontro», assicura il capodelegazione di Leu, Speranza. «Se il tema è prescrizione o morte, allora morte sia», rincara la dose il capogruppo Iv al Senato, Faraone. Fibrillazioni anche all'interno del Movimento. Il senatore Urraro che fa parte anche della Commissione Giustizia, sottolinea «i profili di incostituzionalità» della riforma e anche altri esponenti pentastellati preferirebbero toni molto più moderati da parte dei vertici 5stelle. Soprattutto l'ala che guarda a sinistra è preoccupata, vive gli strappi di Di Maio come un tentativo di forzare la mano, non solo di difendere una battaglia identitaria del Movimento.

DAVIDE FARAONEdavide faraone contro il decreto sicurezza bisbonafede di maio conte

Ultimi Dagoreport

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...