1. PRESO A SCHIAFFONI DALLA TENAGLIA NAPOLITANO-LETTA-EPIFANI, IL ROTTAMATORE MATTEUCCIO SI CONSOLA CONTINUANDO A MACINARE CONSENSI NEI SONDAGGI: SALE AL 56% 2. IL SINDACO È L’UNICO IN CRESCITA, RESTA SOPRA PURE AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. COME SEGRETARIO PD È IL PREFERITO PER IL 53%, COME PREMIER BATTE LETTA 55 A 30 3. IL CROLLO DEL MINISTRO A SUA INSAPUTA ALFANO: PERDE 6 PUNTI, LA FIDUCIA CROLLA AL 23% 4. IL GOVERNO È SALVO, MA GLI ELETTORI SONO INCAZZATI: METÀ DEGLI ITALIANI (TUTTI GRILLINI E PD) VOGLIONO LE DIMISSIONI DEL MINISTRO DEGLI INTERNI (DEL KAZAKISTAN) ALFANO. NEPPURE GLI ELETTORI PDL E LEGA CREDONO ALLA FAVOLA CHE POTESSE NON SAPERE… 5. LE CATTIVERIE DEL PALAZZO: IL PAESE CROLLA NELLA DISOCCUPAZIONE E IL SIMBOLO DEL RINNOVAMENTO PRENDE IL LARGO A BORDO DI UN MAGNUM DA 950 EURO AL GIORNO?

1 . IN BARCA CON MATTEUCCIO
A.N. http://www.argentarioranger.it/charter.htm

L'avevano accusato di aver perduto la frizione tra un'intervista al giorno, o due (anche nel dì in cui il Corrierone lo redarguiva di essere mediaticamente troppo ciarliero).
Nel pomeriggio in cui erano comparse le immagini di una tre giorni di svago in barca ecco esplodere le cattiverie del Palazzo: ma come il paese crolla nella disoccupazione e il simbolo del rinnovamento e del ricambio responsabile prende il largo a bordo di un Magnum con tanto di comandante?

Quindi cattiverie a pioggia. L'ultimo a farsi fotografare con un pareo, e con molta meno panza, fu l'esule di Hammamet (e molti vedono in alcuni giovani consigliori di Renzi la riedizione di un tipo umano socialista; di quelli che non ce l'avevano fatta a completare l'opera).

E allora se il Magnum Ranger é quello che vedete pubblicato su questo sito siamo andati a vedere e si parla di 950 euro al giorno.
Insomma per uno che scrive più libri di Benedetta Parodi e Roberto Giacobbo messi insieme ci si può permettere, anche in tempi di moniti quirinalizi, una traversata fuori porta con tanto di visita necrofila al Giglio.
Ma quel cadaverone di acciaio nell'isola che porta il nome della sua città sarà mica un brutto presagio per il sindaco o della sua carriera?

 

1 SONDAGGI. SWG: FIDUCIA ITALIANI IN RENZI SALE AL 56%
(DIRE) - In leggera salita la fiducia degli italiani nei confronti di Renzi 56% (+2%) e crolla quella di Alfano 23% (-6%), secondo quanto emerge da un sondaggio realizzato in esclusiva da Swg per Agora' Estate. Leggera flessione (-1%) per Napolitano e Letta rispettivamente al 52% e 45%. Cosi' Renzi distacca il presidente della Repubblica di ben 4 punti percentuali.

2 - GOVERNO. SWG: TRA RENZI E LETTA ITALIANI SCELGONO RENZI
(DIRE) - Secondo quanto emerge da un sondaggio realizzato in esclusiva da Swg per Agora' Estate, tra Matteo Renzi ed Enrico Letta, gli elettori del Pd vorrebbero come presidente del Consiglio, Matteo Renzi per il 55% contro il 30% di Letta. Anche gli italiani nel complesso, con meno determinazione, preferiscono Renzi (35%). Letta ottiene solo il 18%. Un terzo degli italiani (35%), pero', non vorrebbe nessuno dei due.

3 - SWG: MATTEO RENZI SEGRETARIO DEL PD, IN ASSOLUTO, IL PREFERITO
(ilVelino/AGV NEWS) - "Renzi raccoglie maggiori consensi tra gli elettori del Pd e non era cosi' un anno fa, questa la novita' interessante" ha messo in luce Roberto Weber, presidente Swg. Matteo Renzi e' il segretario Pd preferito dagli italiani (48%) e dagli elettori del Pd (53%) con un enorme margine di consensi rispetto ad Enrico Letta (15%) e di chiunque altro (25%), secondo quanto emerge da un sondaggio realizzato in esclusiva da Swg per Agora' Estate.

4 - META' ELETTORATO VUOLE LE DIMISSIONI DI ALFANO
Paolo Natale per "Europa Quotidiano"


Quasi al completo, la compagine che sostiene il governo Letta dovrebbe dunque decidere di mantenere in vita l'incarico per Alfano. Qualche dissidente qua e là, che non consentirà comunque che passi la sfiducia nei confronti del ministro. Ma gli italiani? Come hanno vissuto questo caso un po' deprecabile di un governo che sapeva qualcosa, o meglio quasi nulla, o forse non era stato correttamente informato dagli organismo preposti?

Non molto bene, a giudicare dalle prime impressioni che si ottengono dalle rilevazioni demoscopiche effettuate a caldo su questo argomento. Intanto, appare molto elevata la quota di cittadini che ritiene che Alfano non potesse non sapere, nettamente superiore all'opinione contraria. Gli stessi elettori del suo partito, il Pdl, e della Lega ipotizzano come fosse difficile, per il responsabile delle faccende interne al paese, ignorare una situazione tanto delicata. Forse non era a conoscenza in maniera completa dell'intera faccenda, nei suoi risvolti più specifici, ma il beneficio del dubbio non ottiene in generale grandi consensi da parte degli italiani.

Solo i montiani, peraltro i più decisi sostenitori di questo governo, sono in maggioranza "innocentisti". Per tutti gli altri elettorati, compresi gli astensionisti, Alfano probabilmente sapeva più di quanto ha dichiarato. Le maggiori conseguenze negative di questo brutto caso, di fronte all'opinione pubblica europea, vengono ritenute quelle dell'ennesima brutta figura di un governo italiano, che ha tentato disperatamente negli ultimi mesi di mostrare una faccia internazionalmente più accettabile.

E ora, con la vicenda kazaka, ripiomba sulla consueta leggerezza che ha caratterizzato numerose precedenti occasioni. In cui sarebbero coinvolti un po' tutti, ministro degli interni, degli esteri, lo stesso presidente del consiglio. Un governo che aveva iniziato bene, e veniva sostenuto dalla maggioranza della popolazione, ma si ritrova oggi, dopo le recenti vicende, con un improvviso calo di popolarità. Certo non drammatica. Un segnale però che potrebbe nel tempo incrinare la fiducia nell'esecutivo.

Ma la conseguenza cruciale che dovrebbe essere presa, secondo la quota maggiore degli italiani, dovrebbe essere proprio quella che non verrà presa, le dimissioni cioè di Alfano. Secondo i sondaggi degli ultimi giorni, effettuati da numerosi istituti di ricerca, poco più della metà degli intervistati ritiene che si debba arrivare dunque alla rinuncia della propria carica da parte del segretario del Pdl.

Non è ovviamente un plebiscito: diciamo che, con il beneficio del classico possibile errore di campionamento, l'Italia si trova divisa in due parti, tra coloro che non ritengono necessario giungere a tanto e coloro che si trovano invece favorevoli alla dimissioni.

E anche in questo caso sono di nuovo gli elettori più vicini al centrodestra (della Lega e del Pdl) a non ipotizzare l'uscita di scena di Alfano, mentre non si discostano qui dagli altri italiani i simpatizzanti di Monti. Molto agguerriti, nel sostenere le dimissioni, appaiono ovviamente i grillini e gli elettori di sinistra, ma anche quelli più vicini al Pd non vorrebbero perdonare il comportamento del ministro. Benché, per questi ultimi, il governo non dovrebbe restarne coinvolto più di tanto.

 

renzi mare matteo renzi al giglio da diva e donna MATTEO RENZI FOTO DA CHI MATTEO RENZI FOTO DA CHI Matteo Renzi e famigliaMATTEO RENZI FOTO DA CHI LETTA E napolitano Renz epifani i BIG

Ultimi Dagoreport

friedrich merz ursula von der leyen manfred weber giorgia meloni

DAGOREPORT - DA IERI SERA, CON LA VITTORIA IN GERMANIA DELL’ANTI-TRUMPIANO MERZ E IL CONTENIMENTO DEI NAZI DI AFD NELLE FILE DELL’OPPOSIZIONE, TUTTO È CAMBIATO - E DAVANTI A UN’EUROPA DI NUOVO IN PIEDI, DOPO IL KNOCKOUT SUBITO DAL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA, PER LA ‘DUCETTA’ SI PREPARANO GIORNI ALL’INSEGNA DELLE INVERSIONI A U – OGGI L’ITALIA HA VOTATO CON L'EUROPA LA RISOLUZIONE SULL'INTEGRITÀ TERRITORIALE DI KIEV, CONTRO GLI STATI UNITI – CAPITA L’ARIA NUOVA CHE TIRA, SULLE AGENZIE È SBUCATA UNA NOTA FIRMATA DAL “GENIO” DI FAZZOLARI, CHE AVRÀ FATTO RIZZARE I PELI DI TRUMP E PUTIN MESSI INSIEME: “LA VOGLIA DI LIBERTÀ DEL POPOLO UCRAINO CHE È STATA PIÙ FORTE DELLE MIRE NEO IMPERIALI DELLE ÉLITE RUSSE” - CERTO, SE NON AVESSE DAVANTI QUELL’ANIMALE FERITO, E QUINDI DAVVERO PERICOLOSO, DI MATTEO SALVINI, LA STATISTA DELLA GARBATELLA FAREBBE L’EUROPEISTA, MAGARI ALL’ITALIANA, CON UNA MANINA APPOGGIATA SUL TRUMPONE – MA ANCHE IN CASA, C’È MARETTA. OGGI IL VICEMINISTRO DEGLI ESTERI E COORDINATORE NAZIONALE DELLA DIREZIONE DI FDI, EDMONDO CIRIELLI, HA IMPLORATO MERZ DI FARE IL GOVERNO CON I POST-NAZI DI AFD…

veronica gentili alessia marcuzzi roberto sergio giampaolo rossi myrta merlino

A LUME DI CANDELA - “QUESTO PROGRAMMA NON È UN ALBERGO”: AI PIANI ALTI DI MEDIASET SI RUMOREGGIA PER LE FREQUENTI ASSENZE DI MYRTA MERLINO A “POMERIGGIO CINQUE” (LE ULTIME RICHIESTE: DUE GIORNI A MARZO E PONTE LUNGHISSIMO PER PASQUA E 25 APRILE) – VERONICA GENTILI ALL’ISOLA DEI FAMOSI: È ARRIVATA LA FUMATA BIANCA – IL NO DI DE MARTINO AGLI SPECIALI IN PRIMA SERATA (HA PAURA DI NON REPLICARE IL BOOM DI ASCOLTI) – CASCHETTO AGITATO PER LE GAG-ATE DI ALESSIA MARCUZZI - LO SHAMPOO DELLA DISCORDIA IN RAI - IL POTENTE POLITICO DI DESTRA HA FATTO UNA TELEFONATA DIREZIONE RAI PER SOSTENERE UNA DONNA MOLTO DISCUSSA. CHI SONO?

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…