POMPE ALLE STELLE ANCHE A PARIGI - UN LITRO A 2,05 EURO E HOLLANDE ORA DEVE MANTENERE LA PROMESSA ELETTORALE DI UN TAGLIO ALLE ACCISE MA DEVE TROVARE IL MODO DI FAR QUADRARE I CONTI - IL GOVERNO PRECEDENTE HA STIMATO IN 1,25 MILIARDI IL MANCATO INTROITO PER UN TAGLIO DI 10 CENT AL LITRO - NEL 2010 DALLA TASSA SUI CARBURANTI LO STATO HA INCASSATO 24 MILIARDI…

Anais Ginori per Repubblica

Il governo francese ha deciso di abbassare le tasse sui carburanti per lottare contro l'aumento dei prezzi della benzina al distributore. Si tratta di una riduzione «modesta e provvisoria», come ha spiegato il premier Jean-Marc Ayrault, senza precisare l'entità del taglio. Il campanello d'allarme del litro di benzina senza piombo ad oltre 2 euro, non è suonato solo in Italia. Anche in Francia, nel cuore di Parigi, nello storico quartiere del Marais, la stazione di servizio di rue Saint-Antoine ha fermato l'asticella dei prezzi a quota 2,05 euro.

Il gelo temporaneo annunciato riguarda la tassa interna sui consumi di prodotti energetici e rischia di costare cara alle casse statali. Il valore esatto di questo taglio sarà annunciato alla fine del mese, dopo una concertazione con le associazioni di consumatori, produttori e distributori. La tassa sui consumi dei prodotti energetici, che serve a finanziare soprattutto gli enti locali, rappresenta il 47% del prezzo del gasolio e il 55% della benzina senza piombo. Nell'annunciare la misura, il governo ha chiesto a produttori e distributori di «partecipare allo sforzo ».

Il premier Ayrault ha anche spiegato di voler creare un meccanismo di vigilanza. Il prezzo medio del gasolio è a 1,44 al litro, con un aumento di 2 centesimi nell'ultima settimana, mentre la benzina senza piombo è a 1,63 euro al litro, con un incremento di 3 centesimi.
Mentre anche in Germania si discute di un possibile taglio alle accise, smentita per ora dal governo, l'esecutivo francese cerca di rispettare l'impegno a calmierare i prezzi dopo i livelli record della scorsa primavera.

E' una delle promesse elettorali del presidente François Hollande, finora rimandata per non appesantire le finanze pubbliche in un momento particolarmente difficile per l'erario francese, con un'economia in stagnazione da tre trimestri consecutivi. Il governo precedente aveva stimato a 1,25 miliardi di euro il mancato introito per la riduzione delle tasse di 10 centesimi al litro.

Nel 2010 la tassa sui carburanti ha avuto un gettito pari a 24 miliardi di euro. L'attuale esecutivo ha finora scartato l'opzione del congelamento dei prezzi della benzina, che secondo gli esperti aggraverebbe le difficoltà della filiera francese della raffinazione e potrebbe provocare la chiusura di distributori. Un mese fa, il premier Ayrault ha fatto varare un prelievo eccezionale sul settore pari a 550 milioni di euro.

 

CARO BENZINA FRANCOIS HOLLANDE CARO BENZINA CARO BENZINA CARO BENZINA

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