marcella panucci renato brunetta antonio funiciello

C’ERAVAMO TANTO ODIATI – BRUNETTA HA SCELTO L’EX DIRETTRICE GENERALE DI CONFINDUSTRIA MARCELLA PANUCCI COME CAPO DI GABINETTO AL MINISTERO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. AI TEMPI DEL GOVERNO RENZI I DUE EBBERO UNO SCAMBIO PIUTTOSTO ACCESO SULL’EFFETTIVITÀ DELLA RIFORMA DELLA PA DI RENATINO – MARIO DRAGHI HA SCELTO ANTONIO FUNICIELLO, ROBERTO CHIEPPA RIMANE A PALAZZO CHIGI, GIUSEPPE CHINÈ PRENDE IL POSTO DEL JAZZISTA LUIGI CARBONE AL MEF

marcella panucci 2

DAGONEWS

C’eravamo tanto odiati: Brunetta ha scelto l’ex direttrice generale di Confindustria Marcella Panucci come capo di gabinetto al ministero della pubblica amministrazione. Ai tempi del governo Renzi i due ebbero uno scambio piuttosto acceso: Panucci sostenne che le riforme della pa, compresa quella del ministro berlusconiano, erano solo “marketing”, e il funambolico  Renatino rispose con il solito savoir faire: “ingeneroso e stucchevole sentito dire. Dovrebbe qualificare meglio le sue affermazioni”.

 

Come scrive "il Foglio", Mario Draghi ha scelto il giornalista, esperto di comunicazione e scrittore Antonio Funiciello, già capo staff di Gentiloni tra il 2016 e il 2017, come capo di Gabinetto.

 

renato brunetta

Al Mef di Daniele Franco, al posto del "jazzista" Luigi Carbone, arriva Giuseppe Chinè, procuratore federale della FIGC che ha lavorato con svariati ministri, da Tremonti alla Lorenzin fino a Di Pietro e Mario Monti. Carlo Deodato diventa capo del Dipartimento affari giuridici e legislativi.

antonio funiciello

 

Giancarlo Giorgetti ha chiamato come capo di gabinetto al Mise Paolo Visca, che aveva guidato l’ufficio di Matteo Salvini ai tempi della vicepresidenza del primo governo Conte.

 

L’ex DG della Consob Gaetano Caputi sarà il capo di gabinetto del Ministro del Turismo Massimo Garavaglia, Francesco Fortuna del ministero delle politiche agricole Patuanelli e Daria Perrotta del sottosegretario alla presidenza Roberto Garofoli.

CARLO DEODATO

 

A Palazzo Chigi rimarrà per ora anche Roberto Chieppa, che è stato confermato segretario generale.

 

 

Brunetta: PA, “Panucci superficiale si limita al sentito dire, non è stile Confindustria”

Da www.freenewsonline.it

 

“La dottoressa Panucci, direttore generale di Confindustria, dovrebbe qualificare meglio le sue affermazioni, magari attraverso una conoscenza più puntuale delle riforme che cita, andando al di là di giudizi tanto ingenerosi, quanto superficiali.

 

GAETANO CAPUTI

La riforma Brunetta della Pubblica amministrazione e i provvedimenti ad essa collegati hanno prodotto infatti:

 

- una riduzione, dal 2008 al 2011, del numero di dipendenti pubblici di 153.815 unità e della spesa per stipendi di 4,2 miliardi di euro (solo in Gran Bretagna, Cameron è riuscito a fare altrettanto);

GIUSEPPE CHINE'

 

- l’avvio dei processi di informatizzazione della PA, con l’approvazione del Codice dell’Amministrazione Digitale, e l’avvio dell’iter di semplificazione e decertificazione delle pratiche burocratiche;

 

- tutte le basi normative per la mobilità dei dipendenti pubblici, il taglio delle auto blu e il tetto agli stipendi dei manager pubblici;

 

- il progressivo miglioramento dell’organizzazione del lavoro pubblico e della qualità delle prestazioni erogate.

 

roberto chieppa

Una riforma, tutta incentrata su efficienza, trasparenza, integrità, valutazione della performance, merito, premialità, produttività nella Pubblica amministrazione, senza eguali nella storia repubblicana del nostro Paese, come certificato in diverse occasioni tanto dalla Commissione europea (tra gli altri, nel ‘Rapporto Rehn’ sull’Italia di novembre 2011) e dall’Ocse nel Rapporto ‘Government at a Glance 2011’.

 

Se proprio vuole essere d’aiuto, la dottoressa Panucci chieda al governo Renzi di portare ad attuazione le riforme già avviate dal governo Berlusconi e non si limiti all’ingeneroso e stucchevole sentito dire. Non è lo stile di Confindustria!”.

marcella panucci 1

DARIA PERROTTA

 

 

marcella panucciGIUSEPPE CHINE' GAETANO CAPUTI

 

vincenzo boccia e marcella panucci

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…