1. PRIMA DELLA ‘’PRIMA’’ DELLA SCALA S’ASPETTA IL DO (DI PETTO) DI CESARONE GERONZI. ARRIVA IN LIBRERIA “CONFITEOR” (FELTRINELLI-SCOOP) DOVE L’EX BANCHIERE VUOTA IL SACCO (DEI POTERI MARCI) CON MUCCHETTI. IL 4 DICEMBRE A MILANO VERRà PRESENTATO DA BAZOLI, DE BENEDETTI E DE BORTOLI. A ROMA L’11 CON CAPALDO, D’ALEMA E CONFALONIERI 2. SALI&TABACCI FA INCAZZARE IL SINDACO PISAPIA (ROVINOSO 1% ALLE PRIMARIE PD) ED ESCE ‘CARAMELLA’ AMBROSOLI CHE ANCORA NON MOLLA IL CDA DEL CORRIERE DELLA SERA 3. “KAMASUDA” HARDCORE ALLA TRIENNALE - TRASLOCA “IL BOLOGNESE”: DA PIAZZA DELLA REPUBBLICA ALL’”ASSASSINO” (EX COVO MILANISTA) - ANCORA BOCCIATO L’ARCHISTAR LIBESKIND PER UN TERRIBILE “MAMMOZZO” DAVANTI ALLA PINACOTECA AMBROSIANA

A cura di Gluck per Dagospia

1. GRANDE ATTESA PER LA "PRIMA" DI GERONZI
Il libro-confessione di Cesare Geronzi con il giornalista Massimo Mucchetti ("Confiteor", Feltrinelli) sarà in libreria la prossima settimana, e nella Milano dei Poteri marci c'è già chi mastica amaro per le (annunciate) rivelazioni dell'ex banchiere di Marino.
"Ce n'è per tutti", assicura chi ha letto il volume in bozze.
Cinque sedute-round tra Roma e Milano, oltre cento ore di faccia a faccia tra il confessore (Mucchetti) e il penitente (Geronzi).
Ma niente registratori.

Mentre Geronzi parlava il "rompiballe" Max Mucchetti prendeva appunti, tanto da riempire una decina di taccuini.
Un corpo-a-corpo che alla fine ha soddisfatto tutti: sia l'estensore del volume sia il co-autore. In copertina i due appiano divisi a metà con i loro profili.
Neppure in casa Feltrinelli, Carlo e sua madre Inge, nascondono un pizzico d'orgoglio per essere riusciti ad assicurarsi il volume di Mucchetti che è uno scrittore-saggista della casa.
Certo le confessioni di Cesare Geronzi non sono i diari di Che Guevara, ma aver portato alle stampe "Confiteor" resta un colpaccio editoriale.

Intanto c'è attesa su chi si assicurerà l'anteprima del volume.
Il primo a candidarsi alla premiere el libro è stato Gad Lerner che, secondo voci raccolte a La7, si sarebbe assicurato la presenza di Geronzi all'"Infedele". Il programma dove, tra l'altro, Mucchetti è quasi una presenza fissa sulle materie economiche-finanziarie.

PS - Il 4 dicembre il libro verrà presentato a Milano alla Fondazione del Corriere della Sera da un trio meravigliao: Bazoli, De Benedetti e De Bortoli; l'11 dicembre al Palazzo della Cancelleria di Roma da un altro trio cinque stelle: Pellegrino Capaldo, Massimo D'Alema e Fedele Confalonieri.

2. SALI&TABACCI FA INCAZZARE IL SINDACO PISAPIA
A Palazzo Marino, si parla di una "debacle annunciata" che ha finito per creare non pochi problemi alla giunta di centro-sinistra, messa sotto tiro dall'opposizione.
Nel settimane forse più calde per le finanze comunali (quotazione della Sea), l'assessore al Bilancio Bruno Tabacci aveva rimesso le proprie deleghe per correre alle primarie del Pd.

Il risultato raccolto dall'ex portavoce di Rutelli (Api) è stato a dir poco rovinoso: l'1 per cento a Milano, finendo dietro pure a Laura Puppato.
Gran brutta figura per tutti: sindaco e giunta.
A Tabacci ora non rimarrà, ma stavolta con il cappello in mano, a rifarsi restiture le deleghe da Pisapia.
"E la prossima - raccontano i suoi vecchi democristiani -, si fidi più del suo istinto politico che dei cattivi consigliori".

3. LA "CARAMELLA" AMBROSOLI NON MOLLA IL CORRIERE
A proposito del Grand Hotel Palazzo Marino, anche il membro della commissione comunale contro la mafia presieduta da Nando Della Chiesa, il valente avvocato Umberto Ambrosoli, si è messo in "aspettativa".
Ormai è in piena campagna promozionale per dare vita alla Lista civica che sosterrà la sua candidatura alla guida della Regione. E ha ottime probabilità di andare a occupare la poltrona (rotta dagli scandali) lasciata da Roberto Formigoni.

Anche lui, come Tabacci, scalda i motori in vista delle primarie nel centro sinistra, ma nell'attesa non ha trovato il tempo di auto-sospendersi dalla governance del "Corriere della Sera".

4. KAMA (SUTRA) ALLA TRIENNALE DI VIA ALEMAGNA
Si evoca il dio indiano (Kama), ma dal 5 dicembre fino al 10 marzo, la Triennale milanese metterà in mostra l'accoppiamento tra design e sessualità. Duecento le opere che saranno esposte a cura di Silvana Annichiarico. Compresi alcuni disegni fallici di Piero Fornasetti, fotografie di Carlo Mollino e Ettore Strass, il divano Mae West di Salvador Dalì e l'opera The Great Wall of Vagina di Janie McCartney (composto da genitali e 400 donne) che, ripensando alle notti hard del Cavalier Pompetta troverebbe la sua giusta collocazione nella sua villa di Arcore.

5. IL "BOLOGNESE" TRASLOCA ALL'EX "ASSASSINO"
Dopo sette anni di successi "dal Bolognese", ristorante storico della romana piazza del Popolo, lascerà i locali di piazza della Repubblica (Hotel Principe di Savoia) per tornare ad attovagliare, da metà gennaio, in via Amedei (zona Missori).

Tra le più felici della nuova location - scelta dal proprietario, Alfredo Tomaselli -, è Marta Brivio Sforza che abita a due passi da palazzo Recalcati.
Qui, sulle spoglie dell'ex l'"Assassino" già trattoria-covo dei milanisti nell'era epica di Nereo Rocco e del giornalista-scrittore, Gianni Brera, prenderà vita la seconda stagione meneghina del "Bolognese".

6. LEONARDO ICON DI LIBESKIND VERSO LA BOCCIATURA
Ma come si fa a piazzare un "mammozzo" metallico altro oltre tre metri davanti alla Pinacoteca Ambrosiana, edificio storico fondato nel Seicento da Federico Borromeo?
Se lo domandano sgomenti, gli abitanti della zona che hanno bocciato l'opera di Daniel Libeskind dal titolo accattivante "Leonard Icon".
Un omaggio, ruffiano, al genio italiano ideato dall'archistar già contestata per la ricostruzione del Ground Zero a New York e per un grattacielo con gobba a Milano.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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