UNA BOMBA SOTTO IL TAPPETO – OSPEDALI, TRIBUNALI, SEDI DEL COMUNE: TUTTO COSTRUITO IN PROJECT FINANCING – COSÌ LE OPERE NON LASCIANO TRACCIA NEI BILANCI PUBBLICI – E ALLA FINE UN OSPEDALE PUO’ COSTARE IL DECUPLO

Giorgio Meletti per il “Fatto Quotidiano

 

CANTIERE DEL MOSE CANTIERE DEL MOSE

La prima impressione è che il gas di Ischia costi più del vino di D’Alema. Dando un’occhiata ai bilanci della Cpl Concordia, sotto inchiesta per presunte pratiche di corruzione, si intuisce un chiaro movente. Nel 2013 la cooperativa ha fatturato 415 milioni di euro e ha conseguito un utile netto consolidato di 4,5 milioni di euro. La sua controllata Ischia Gas, microscopica società di distribuzione dell’isola, ha conseguito un utile netto di 1,6 milioni (un terzo di tutto il gruppo) dando il gas a 1800 utenti e vettoriandone 1,9 milioni di metri cubi. In pratica un utile netto di circa 80 centesimi a metro cubo, che è all'incirca il prezzo di mercato del metano.

 

I MAGISTRATI NAPOLETANI ci spiegheranno, se riusciranno a provarli, i meccanismi della corruzione, ma sarebbe anche utile che si addentrassero nella ricetta della vera pozione miracolosa di casi come Ischia: il project financing. Questo sistema è il vero cancro nascosto della finanza pubblica. Con o senza corruzione sta scavando una voragine nelle casse dello Stato.

UN CANTIERE PER UNA STAZIONE FERROVIARIA jpegUN CANTIERE PER UNA STAZIONE FERROVIARIA jpeg

 

Pochi giorni fa l’Autorità Anticorruzione di Raffaele Cantone ha chiesto alla Asl 3 di Nuoro i documenti sul contratto di project financing per la costruzione del nuovo ospedale, dove multinazionali dai nomi altisonanti (accompagnate dall’immancabile cooperativa rossa) si sono presentate a catturare il lucroso affare. Il Fatto ha già raccontato la storia due anni fa. A Nuoro, per investire 45 milioni sull’ospedale, non potendo accedere a mutui perché i conti della Asl non lo consentivano, hanno fatto il mitico project: il privato ci mette il capitale e viene ripagato con un sontuoso affitto della nuova struttura, più vari contratti per servizi ospedalieri non sanitari (pulizia, guardiania etc.). Il tutto per la durata di 28 anni.

 

Non avendo potuto fare un mutuo da 45 milioni la Asl si è impegnata a dare ai privati circa 800 milioni in tutto, violando non solo il buon senso ma anche le norme europee secondo cui gli appalti dei servizi non possono durare più di 3-5 anni.

 

CANTIERE EXPO MILANO CANTIERE EXPO MILANO

L’Italia è ormai piena di operazioni del genere, il vero bengodi di costruttori e società di servizi. È un calcolo complicato da fare, perché ormai ciascuna Asl e ciascuno dei quasi novemila comuni, hanno scoperto il giochetto ed è difficile raccogliere tutti i dati. Un solo esempio. L’ospedale Sant’Orsola di Bologna ha bandito nel 2010 una gara per la costruzione della cosiddetta centrale tecnologica. Ha vinto la Manutencoop, gigante delle coop rosse, guidata da trent’anni dal pluriindagato Claudio Levorato.

 

Ma un altro manager rosso, Roberto Casari della Cpl Concordia, oggi agli arresti per la vicenda Ischia, si è talmente arrabbiato per essere arrivato secondo da presentare un esposto alla procura di Bologna. La pm Rossella Poggioli ha così scoperto che la centrale tecnologica ha un costo di 30 milioni, che il bando di gara indicava un valore dell’appalto di circa 6 milioni (perché il resto del costo è coperto da capitali privati), ma che alla fine il contratto vinto da Levorato vale circa 400 milioni, perché comprende forniture di servizi vari per 25 anni. Trattandosi di contratti per la fornitura dei servizi non risultano né tra gli investimenti né tra i debiti. Praticamente non lasciano traccia nei bilanci pubblici. Ma la stima prudente degli addetti ai lavori indica un indebitamento implicito, sotterraneo o nascosto di circa 200 miliardi di euro. Si tratterebbe del 10 per cento in più rispetto al dato ufficiale del debito italiano.

Cantiere Metro RomaCantiere Metro Roma

 

UNA COLTRE DI SILENZIO COPRE il fenomeno, e si capisce perché: i ras politici hanno trovato il modo di tagliare nastri alla faccia delle ristrettezze finanziarie degli enti locali. Ogni tanto si scopre quasi per caso un brandello di verità. Quando nel Veneto fu arrestato Piergiorgio Baita, capo della Mantovani e quindi dominus del Mose di Venezia, e noto come “mago del project”, tutta la regione andò nel panico, temendo uno stop traumatico ai numerosi project financing in corso. A parte una serie di strade e autostrade modello “classico” Brebemi (i privati anticipano il capitale poi se il traffico è inferiore alle attese lo Stato paga la differenza), si scoprì che in project financing si stavano costruendo anche l’ospedale di Padova e il tribunale di Rovigo.

 

Ora sarà lecito chiedersi che senso ha il modello dell’investimento privato su un tribunale: qual è il rischio di mercato? L’opera viene ripagata da appositi pedaggi o multe comminate ai condannati? O anche l’innocente deve pagare qualcosa per il disturbo? Niente di tutto ciò ovviamente: sarà la pubblica amministrazione a pagare un canone di affitto a lungo termine al costruttore. Così l’edificio costerà ai contribuenti molto più che chiedere un mutuo in banca. Solo che con il project nessuno vede niente.

ospedale cardarelli ospedale cardarelli

 

La nuova sede del comune di Bologna è stata fatta in project financing: qualcuno l’ha costruita e il Comune si è impegnato a pagargli un affitto di 9,5 milioni l’anno per 28 anni. L’opera è costata 70 milioni, il Comune apparentemente non ha investito un euro, il patto di stabilità è rispettato, ma di fatto al contribuente è stato accollato un debito di oltre 250 milioni che sarà pagato dai figli del geniale sindaco che ha fatto il contratto.

 

L’allora governatore del Veneto, Giancarlo Galan, poi arrestato per il Mose, teorizzava nel 2010: “L’alternativa non è fare un ospedale con i soldi pubblici o farlo con i soldi dei privati. Perché la prima possibilità non è data. Se non ci fossero stati i capitali privati, a Mestre non ci sarebbe un nuovo ospedale”. Invece Mestre ha il nuovo ospedale. Che bello. I conti andò a farli Mariano Maugeri del Sole 24 Ore, scoprendo che è costato 140 milioni di euro a chi l’ha costruito, che ha messo 20 milioni suoi e 120 presi in banca, e ha avuto indietro dalla regione dell’astuto Galan il capitale più 280 milioni di interessi più contratti di forniture per 1,2 miliardi in 24 anni. I conti sono presto fatti: grazie al project financing un ospedale può costare fino a dieci e anche venti volte il valore dell’opera edificata.

 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?