giorgia meloni.

LE PROMESSE NON MANTENUTE VENGONO AL PETTINE – IL SONDAGGIO DI ANTONIO NOTO SULLA MANOVRA: “È PRESENTE UNA QUOTA DI INSODDISFATTI NON MARGINALE. PER ESEMPIO, FRA COLORO CHE DICHIARANO DI VOTARE FRATELLI D’ITALIA RAGGIUNGE IL 21%, TRA QUELLI CHE VOTANO LEGA AUMENTA AL 34%, MENTRE IN  FORZA ITALIA ARRIVA AD UN MASSIMO DEL 42%” – “IL GIUDIZIO CRITICO SI FONDA SULLA DELUSIONE RISPETTO ALLE PROMESSE FATTE IN CAMPAGNA ELETTORALE. IN QUESTO AMBITO È LA RIFORMA DELLE PENSIONI IL TEMA SU CUI SI CONCENTRANO LE MAGGIORI DISATTESE…”

Estratto dell’articolo di Antonio Noto per “la Repubblica”

 

giorgia meloni matteo salvini.

Alla prima vera Legge di Bilancio la pagella ai provvedimenti previsti dal governo Meloni non raggiunge la sufficienza. Il giudizio critico si fonda, più che sulla valutazione della manovra finanziaria, sulla delusione rispetto alle promesse fatte in campagna elettorale. In questo ambito è la riforma delle pensioni il tema su cui si concentrano le maggiori disattese rispetto agli impegni presi un anno fa, prima delle elezioni. Non solo.

 

Anche il finanziamento del ponte sullo Stretto di Messina non viene percepito come un provvedimento da adottare con urgenza massima, a maggior ragione in presenza del taglio delle pensioni, dell’eliminazione del superbonus e dell’innalzamento di altre imposte. Insomma, pare che da parte dei cittadini ci sia anche una valutazione delle priorità, e non solo del contenuto delle singole azioni. Questi sono alcuni dei risultati emersi dall’analisi demoscopica effettuata dall’Istituto Noto Sondaggi per Repubblica .

 

LA MANOVRA DI GIORGIA MELONI - MEME BY GNENTOLOGO

Se l’anno scorso era stata scritta in “zona cesarini”, visto che il governo entrò in carica solo a fine ottobre 2022 ed aveva l’obbligo di approvarla entro 2 mesi, è nella manovra per il 2024 che gli italiani si aspettavano di veder mantenute le promesse elettorali, ma il 56% è rimasto complessivamente deluso.

 

È vero che i sostenitori dei partiti di governo esprimono un parere positivo nei confronti della finanziaria, ma al contempo spicca comunque il dato che all’interno di questi elettorati è presente una quota di insoddisfatti che non è marginale. Per esempio, fra coloro che dichiarano di votare Fratelli d’Italia raggiunge il 21%, tra quelli che votano Lega aumenta al 34%, mentre tra gli azzurri di Forza Italia arriva ad un massimo del 42%.

 

la manovra del governo meloni vignetta by rolli per il giornalone la stampa

Un campanello d’allarme da tenere in seria considerazione perché la delusione attuale potrebbe trasformarsi in dissenso in futuro […] Esaminando, invece, proprio alcune delle misure approvate in questo primo anno di legislatura, comprendendo parte di quelle previste dalla manovra appena approdata in Senato, gli italiani bocciano, nell’ordine, la mancata proroga del bonus 110% per le ristrutturazioni edilizie (62%), la flat tax al 15% solo per gli autonomi fino a redditi annui di 85.000 euro (56%), il finanziamento della costruzione del ponte di Messina (55%), la cancellazione dello sconto in fattura per i lavori edilizi (53%) e la riforma delle pensioni (51%).

 

Promosse, invece, la No Tax area fino a 8.500 euro di reddito annuo (61%) e la riduzione delle tasse al 23% per i redditi fino a 28.000 euro/annui (60%), il mese in più di congedo parentale, al 60% di stipendio, utilizzabile nei primi 6 anni del figlio (58%), la decontribuzione a carico dello Stato per le mamme lavoratrici che hanno almeno 2 figli (53%), l’aumento da 1.000 a 2.000 euro per i fringe benefit detassati per i dipendenti con figli (52%) e, infine, la proroga del taglio del cuneo fiscale (45%), che si rivolge ad una platea di circa 14 milioni di lavoratori.

 

antonio tajani giorgia meloni matteo salvini

[…] Gli italiani, dunque, non sembrano essere stati conquistati da questi provvedimenti, l’attesa era maggiore. For se è per questo che il giudizio complessivo sulla legge finanziaria è mediocre: voto 5. La manovra non è pienamente bocciata, ma neanche promossa con la sufficienza. Gli elettori rimangono in attesa della prova del nove, cioè la realizzazione delle promesse finora inevase. È questo che determinerà il futuro del governo.

giorgia meloni in conferenza stampa presenta la manovra 5antonio tajani giorgia meloni matteo salvini

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)