fabio rampelli arianna giorgia meloni

PRONTI PER LO SHOWDOWN IN FRATELLI D’ITALIA TRA RAMPELLI E MELONI? - IL PARTITO È SPACCATO: L’ UNICO OPPOSITORE INTERNO DELLE SORELLE MELONI, FABIO RAMPELLI, NON HA TROVATO UN ACCORDO CON LA SORA GIORGIA PER IL NOME DEL COORDINATORE DI FDI A ROMA. AL CONGRESSO, IN PROGRAMMA IL PROSSIMO 23-24 MARZO, SI ANDRÀ ALLO SCONTRO TRA I “GABBIANI” DI RAMPELLI (CHE PROPONGONO MASSIMO MILIANI) E LE SORELLE MELONI (CHE CANDIDANO MARCO PERISSA) - L'INCARICO DA VICEPRESIDENTE DELLA CAMERA POTREBBE TRABALLARE PER "IL GABBIANO": IL DAGOREPORT

Articoli correlati

DAGOREPORT - FABIO RAMPELLI TIRA IL SASSO E POI NASCONDE LA MANO: COME MAI IL \'GABBIANO\'

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Estratto dell’articolo di Francesco Olivo per “La Stampa”

 

FABIO RAMPELLI

La parola d'ordine è: in Fratelli d'Italia non esistono correnti. Il dogma però traballa e sarà messo a dura prova alla fine della prossima settimana. Il congresso della federazione romana, in programma all'Eur il 23 e 24 marzo, è per la creatura di Giorgia Meloni un passaggio a suo modo cruciale. Oggi scadono i termini per le candidature e, a meno di accordi dell'ultim'ora, non ci sarà un nome unitario tra le due anime in guerra da tempo.

 

Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera, padre politico della premier, e Giorgia Meloni non hanno trovato l'accordo e il rischio di andare allo scontro tra i due gruppi del partito è ormai concreto.

Meloni e Rampelli

 

Per i rampelliani, i cosiddetti "gabbiani", in campo dovrebbe esserci Massimo Milani, già coordinatore di Roma (commissariato da via della Scrofa), mentre l'uomo scelto da Arianna Meloni è il deputato Marco Perissa. Ma alla vigilia della scadenza sono emersi nomi alternativi: il senatore Andrea De Priamo (ala Rampelli) e il deputato Francesco Filini (legato al gruppo Meloni-Lollobrigida).

 

Le trattative sono in corso, seguite in prima persona dalla presidente del Consiglio che predica l'unità ai suoi e non può permettersi di vedere una spaccatura così evidente nella culla del suo movimento. Una conta sarebbe la dimostrazione plastica di quella spaccatura del mondo meloniano negata in modo netta, ma che è andata ampliandosi con l'approdo a Palazzo Chigi. Meloni, spiegano i suoi, non può permettersi di lasciare la direzione del partito romano a quello che ormai ritiene un avversario interno.

giorgia arianna meloni

 

La situazione è tale che per placare gli animi dei delegati qualcuno ipotizza la presenza della stessa Meloni al congresso, ma i fedelissimi della premier non confermano. […]

 

Il vicepresidente della Camera ha smentito di essere stato ricevuto da Meloni a Palazzo Chigi mercoledì scorso e per il momento, spiegano fonti vicine all'area guidata da Francesco Lollobrigida, non ha accettato le offerte ricevute, come compensazione per fare un passo indietro dalla guida del partito romano. […]

WORDGAMES - GIOCHI DI PAROLE - MEME BY EMILIANO CARLI GIORGIA E ARIANNA MELONI COME LE GEMELLE DI SHINING - FOTOMONTAGGIO DEL FATTO QUOTIDIANOfabio rampelli

Ultimi Dagoreport

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI (TEMPORANEAMENTE SI SPERA), IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO