LUIGINO NEL PALLONE - LA PROPOSTA DI DI MAIO DI BLOCCARE LA PUBBLICITA’ DELLE SOCIETA’ DI SCOMMESSE FA AGITARE LA LEGA: SALVINI SAREBBE STATO SUBISSATO DI TELEFONATE… - IL DIVIETO ASSOLUTO COSTA 200 MILIONI DI EURO L’ANNO: LA MISURA PIU’ COSTOSA DEL PACCHETTO A CUI IL GOVERNO STA LAVORANDO
A. Bas. per “il Messaggero”
Luigi Di Maio spinge, vuole portare a casa a ogni costo lo stop alla pubblicità e alle sponsorizzazioni da parte delle società di scommesse. Nella Lega, invece, dopo la levata di scudi arrivata dal mondo del calcio, inizierebbe a serpeggiare un certo malumore. Lo stesso Matteo Salvini, negli ultimi due giorni, sarebbe stato subissato di telefonate.
Lunedì il testo dovrebbe essere esaminato in un pre-consiglio dei ministri in vista del varo previsto in settimana, dove potrebbero emergere alcune criticità. Resta da sciogliere il nodo delle coperture finanziarie. Il divieto assoluto, sul modello di quanto avviene per il fumo, della pubblicità dei giochi, secondo le stime della Ragioneria generale, avrebbe un impatto di poco superiore ai 200 milioni di euro l' anno.
Potrebbe essere la misura più costosa del pacchetto al quale il governo sta lavorando. I tecnici del ministero dello Sviluppo avrebbero provato a bussare anche alle porte del ministero della Salute per trovare le coperture con la richiesta di ridurre il Fondo sanitario nazionale.
IL RAGIONAMENTO
Il ragionamento fatto sarebbe abbastanza semplice: lo stop alle scommesse ridurrebbe la ludopatia, e dunque sarebbero necessari meno fondi per le cure. La proposta sarebbe già stata rimandata al mittente. Un altro capitolo riguarda la compatibilità del divieto con le norme comunitarie e quelle costituzionali.
lo spot di claudio amendola per le scommesse online
«Il problema», ha spiegato ad Agimeg l'esperto di legislazione dei giochi Paolo Leone, «potrebbe avere rilevanza costituzionale laddove si proibisce tout court, limitando quindi l' esercizio di impresa. Nel caso del tabacco», prosegue l' esperto, «è scientificamente provato il suo impatto nocivo sulla salute. Nel caso del gioco, invece, non si può parlare di danni alla salute in assoluto. Comprare, ad esempio, un Gratta & Vinci o fare una partita al Bingo non comporta alcun danno alla salute. E' sempre l' abuso ad essere dannoso, non il prodotto in se stesso. Sarebbe come vietare la pubblicità del Brunello di Montalcino, o altri prodotti vinicoli, perché ci sono gli alcolizzati».
I grillini intanto difendono a spada tratta il provvedimento in preparazione. Ieri è intervenuto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'editoria, Vito Crimi. Il gioco d' azzardo, ha detto, «nuoce gravemente alla salute», questo è chiaro al Movimento 5 Stelle e tutti ne devono essere consapevoli.
«Finalmente», ha aggiunto il sottosegretario, «abbiamo la possibilità di dire stop alla pubblicità del gioco d' azzardo e sarà fatto nel decreto dignità annunciato dal ministro Luigi Di Maio. La lotta alla povertà», ha proseguito, «passa anche dalla lotta al gioco d' azzardo e alla sua diffusione, ed è arrivato il momento di dire basta alla sua diffusione tra le fasce più deboli sfruttando i canali della sponsorizzazione e della pubblicità».
Sulla stessa linea anche il sottosegretario all' interno, sempre del Movimento Cinque Stelle, Luigi Gaetti. Il suo pensiero lo ha affidato a un tweet: «Altro azzardo: stop totale a pubblicità e sponsorizzazioni è segnale legalità. Come spiegano la Direzione antimafia e la Consulta anti-usura della Cei anche l' azzardo legale è levatrice delle cosche».