PROVACI ANCORA, JUSTIN - TRUDEAU FA IL BIS SENZA CONVINCERE: PERDE LA MAGGIORANZA ASSOLUTA IN PARLAMENTO MA RESTA ALLA GUIDA DEL PAESE – FORMERÀ UN GOVERNO DI MINORANZA ALLEANDOSI QUASI CERTAMENTE A SINISTRA - IN CANADA S'ALLUNGA L'OMBRA SECESSIONISTA: TRIPLICATI I SEGGI DEGLI INDIPENDENTISTI DEL QUÉBÉC – A OFFESCARE LE IMMAGINE DEL LEADER BONAZZO LE FOTO RAZZISTE E QUELLE PRESSIONI SULL' EX MINISTRA DELLA GIUSTIZIA
Anna Lombardi per “la Repubblica”
Provaci ancora, Justin. Il Canada promuove con riserva il premier uscente Trudeau, 47 anni.
Che perde la maggioranza assoluta in Parlamento: ma resta alla guida del Paese con 157 seggi - 20 in meno di quelli ottenuti nel 2015 - su 338.
Formerà un governo di minoranza: alleandosi quasi certamente a sinistra, con i Nuovi Democratici del sikh Jagmeet Singh, 40 anni, primo leader "non bianco" alla guida di un partito nazionale. E pazienza se, a dispetto delle aspettative, pure questa formazione di orientamento socialista non ha brillato, scesa da 39 a 25 deputati. Numeri comunque sufficienti a permettergli di influenzare l' agenda del Paese.
Col 34,1%, i conservatori di Andrew Scheer, 40enne anche lui, si aggiudicano il voto popolare. Ma il sistema uninominale secco gli fa perdere, rancorosamente, le elezioni. «Trudeau ti aspetto al varco», minaccia il leader Tory: «Il tuo governo fallirà. E noi saremo pronti».
D' altronde, fino all' ultimo nemmeno i Liberal sembravano credere di averla sfangata. E infatti si decidono a riempire il Palais des Congrès di Montreal, dove il loro leader ha aspettato con la famiglia i risultati solo a mezzanotte passata. Quando sulle note di Keep my car running degli Arcade Fire Trudeau sale finalmente sul palco accompagnato dalla moglie Sophie, sono tutti eccitatissimi.
«Avete rifiutato divisioni e negatività dandomi mandato di cambiare le cose», dice il rieletto premier, passando dall' inglese al francese e viceversa: « Si può sempre fare meglio. Sarò ancora più attento ai bisogni delle famiglie, all' ambiente, a tenere le armi lontano dalle strade ». Sa bene che quattro anni dopo l' incredibile vittoria del 2015, quando grazie al voto dei Millennial soffiò la poltrona al conservatore Stephen Harper, la sua stella si è offuscata.
La sua immagine di social-leader progressista minata soprattutto dalle pressioni sull' ex ministra della giustizia Jody Wilson-Raybould: affinché chiudesse un occhio sulle accuse di corruzione rivolte alla multinazionale Snc-Lavalin. E da quelle foto razziste svelate da Time dove appare a una festa in costume col volto dipinto di nero. Non solo: le sue politiche per equilibrare ambiente ed economia hanno scontentato tutti. Criticato da destra per la carbon tax sulle emissioni e da sinistra per il salvataggio dell' oleodotto Trans Mountain. Oggi il futuro del leader che colpì il mondo aprendo a 25mila siriani e legalizzando la marijuana, è incerto. Dovrà sforzarsi di mediare con la sinistra per governare un Paese profondamente diviso: come mostrano i risultati definitivi.
Coi conservatori arroccati nelle province occidentali dove nessun candidato liberale è stato eletto e, anzi, membri chiave del governo sono stati bocciati. Come il ministro della Sicurezza pubblica Ralph Goodale, ultimo parlamentare liberal di quello Saskatchewan dove gli interessi dell' industria energetica locale sono sempre più in contrasto con le politiche ambientali del premier. E poi Amarjeet Sohi, ministro delle Risorse naturali, defenestrato dall' Alberta dove nessuno vuol perdere lo sfruttamento delle sabbie bituminose. In altre regioni pure i conservatori perdono pezzi: Lisa Raitt, vicepresidente del partito, è stata sconfitta in Ontario dall' ex campione olimpico di kayak Adam van Koeverden.
JUSTIN TRUDEAU CON LA FAMIGLIA IN INDIA
Non se la passano meglio nemmeno gli altri. Deludono i verdi di Elizabeth May: solo 3 seggi. Resta fuori dal Parlamento il partito del Popolo dello xenofobo Maxime Bernier, privato dell' unico scranno. Insomma, nel Canada dove perdono tutti, l' unico a cantar vittoria è l' indipendentista Bloc Québécois di Yves-François Blanchet: triplicato il gradimento, passa da 10 a 32 seggi. Il carisma di Trudeau "il bello" è stato eroso: ma lui resta al potere. I canadesi per ora non gli hanno voltato le spalle: provaci ancora, Justin. E vediamo quanto dura.
I CALZINI CON LE PAPERELLE DI JUSTIN TRUDEAUGENTILONI TRUDEAUtrudeau melania trump donald brigitte macronjustin trudeau si perde un sopraccigliojustin trudeau si perde le sopracciglia fintetrudeau melania trump donald brigitte macron