
CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI - SOTTO IL TITOLO “L’ULTIMO AVVISTAMENTO A VENEZIA”, “IL RESTO DEL CARLINO” DÀ CONTO DELLA SPARIZIONE DI UNA RAGAZZINA E PRECISA “SOFIA S. È ALTA ‘170 METRI’”. NON DOVREBBE PASSARE INOSSERVATA - TITOLO DAL SITO DI “FQ MAGAZINE”, PERIODICO DEL “FATTO QUOTIDIANO”: “’SONO STATO MOLTO MALATO E NON HO PIÙ VOGLIA. HO OTTO VITI NELLA ‘SCENA’ E IL MIO PIEDE È INSENSIBILE’: PHIL COLLINS CONFESSA DI ESSERE IN CRISI’. E PERCHÉ MAI? DAL PALCOSCENICO NON LO TIRA GIÙ NESSUNO…
“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”
(http://www.stefanolorenzetto.it/pulci.htm)
il resto del carlino alta 170 metri
Sotto il titolo «L’ultimo avvistamento a Venezia», Il Resto del Carlino dà conto della sparizione di una ragazzina e precisa «Sofia S. è alta 170 metri». Non dovrebbe passare inosservata.
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Titolo dal sito di FQ Magazine, periodico del Fatto Quotidiano: «“Sono stato molto malato e non ho più voglia. Ho otto viti nella scena e il mio piede è insensibile”: Phil Collins confessa di essere in crisi». E perché mai? Dal palcoscenico non lo tira giù nessuno.
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Daniela Solito sul sito della Repubblica: «Alla celebre battaglia di Mentana, in cui i garibaldini ne uscirono sconfitti ma vennero ricordati negli anni per l’enorme sacrificio, sono dedicate diverse piazze in Italia, fra cui anche a Milano». Una lapide pure alla grammatica.
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Elena Granata sul Sole 24 Ore: «Per aiutare a progettare nuovi spazi verdi, il professor Cecil Konijnendijk ha ideato una soluzione semplice ma molto suggestiva. Si tratta della regola del 3-30-300: ogni diritto al 30% di copertura arborea nel quartiere dove vive, ha diritto di abitare a non più di 300 metri di distanza da un giardino o da uno spazio verde». «Ogni diritto» che cosa? E comunque manca la spiegazione del «3».
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Nel suo editoriale di prima pagina, Maurizio Belpietro, direttore della Verità, esemplifica i termini dello scandalo edilizio che ha travolto Beppe Sala, sindaco di Milano, e nella circostanza offre l’ennesimo saggio del proprio conflitto permanente con le virgole: «Edifici di uno e due piani trasformati in palazzi di 16 e 23 piani, al limitare di un parco, con un indice di densità edilizia triplo di quello previsto senza sborsare un euro di oneri di urbanizzazione». Per la previsione occorre sborsare un euro? No? Allora manca una virgola dopo «previsto».
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«Non inventiamo cose, il Pontefice si sta riprendendo e tra qualche giorno tornerà. Non ci sono riunioni di porporati», è la frase che La Repubblica attribuisce al cardinale Giovanni Battista Re. Ma la foto che la accompagna non è quella del decano del Collegio cardinalizio, bensì del cardinale Juan José Omella, arcivescovo metropolita di Barcellona.
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Intervistato da Maurizio Giannattasio sul Corriere della Sera, Beppe Sala, sindaco di Milano, riferendosi al limite dei due mandati per i sindaci di Comuni con più di 15.000 abitanti e per i presidenti di Regione, osserva: «Mi devono spiegare come mai siamo l’unico paese europeo in cui c’è questo limite».
L’affermazione di Sala non è corretta e il giornalista avrebbe dovuto farglielo notare. In Portogallo tutti i sindaci, indipendentemente dalla grandezza dei Comuni, non possono svolgere più di tre mandati consecutivi, della durata di 4 anni ciascuno.
fq magazine otto viti nella scena
In Polonia il mandato dei sindaci è di 4 anni e, come hanno confermato i fact-checker polacchi di Demagog interpellati da Pagella politica (sito specializzato nel controllare la veridicità delle dichiarazioni di personaggi pubblici), ogni sindaco può svolgere al massimo due mandati di fila.
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Andrea Bucci sulla Stampa racconta la storia di «Francesco Vagina, 62 anni, operaio disoccupato di Salassa, che tra ottobre 2023 e agosto 2024 avrebbe dilapidato una fortuna investendo circa 400 mila euro in bitcoin». E fa dire allo sventurato: «Erano i risparmi di una vita, investiti in polizze e buoni fruttiferi». Un operaio disoccupato che accumula risparmi per 400.000 euro meriterebbe d’insegnare alla Bocconi. Comunque gli resta il cognome benaugurante.
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Su Confidenze, settimanale della casa editrice di Maurizio Belpietro, Maria Grazia Sozzi intervista l’attrice Sonia Bergamasco e le chiede come abbia fatto la venerata collega Eleonora Duse, passata alla storia come la Divina, «a mantenere integra la sua fama negli anni». Risposta: «Attraverso i ricordi di chi aveva avuto la fortuna di vederla dal vivo e di ascoltare la sua voce sensuale, dai toni bassi.
la repubblica omella scambiato per re
Per esempio, Lee Strasberg, fondatore del famoso Actors Studio, che l’ha incontrata a Broadway e ne è rimasto affascinato. Ma erano molti gli artisti che la amavano: Rainer Maria Rilke, Aleksandr Puskin, Anton Cechov, Konstantin Stanislavsky, Luchino Visconti, Luigi Pirandello e tantissimi altri nomi noti». Ora, premesso che Strasberg si limitò ad assumere nel 1951 la direzione dell’Actors Studio, fondato quattro anni prima non da lui bensì da Elia Kazan, Cheryl Crawford e Robert Lewis, è davvero sorprendente che Eleonora Duse fosse amata da Puskin, il quale risulta morto nel 1837, cioè 21 anni prima che l’attrice venisse al mondo.