PUTIN DICHIARA GUERRA A OBAMA: “SE ATTACCATE LA SIRIA, NOI L’AIUTEREMO” - UN G20 CHE NON HA RISOLTO NULLA
Da Corriere.it
Putin: se attaccata aiuteremo Damasco
Obama martedì parlerà alla nazione
Letta: comunità sul filo del rasoio, Papa Francesco: «La pace supera ogni barriera, è un bene di tutta l'umanità »
Il presidente americano Barack Obama al termine del G20 non ha ceduto alla pressione degli altri leader mondiali perché abbandoni il progetto dei raid aerei contro la Siria, lasciando profonde divisioni a un G20 in cui gli sforzi per rilanciare l'economia globale sono finiti in secondo piano. «Siamo divisi a metà », ha detto infatti Putin. Indicando l'impossibilità di trovare una via comune, nemmeno attraverso una mediazione politica, come auspica invece il premier Erico Letta (che ha promesso di portare in parlamento l'impegno di dedicare 50 milioni di dollari agli aiuti umanitari in Siria) .
I leader del G20 hanno approvato un comunicato che dice che l'economia mondiale non è fuori dalla crisi ma sta migliorando. Ma le posizioni di Obama e del presidente russo Vladimir Putin restano molto lontane sulla Siria, dopo una discussione a cena, giovedì, sulla guerra civile. «C'è stata una lunga discussione con una chiara divisione nel gruppo», ha detto una fonte del G20 a proposito della cena, svoltasi in un palazzo dell'era zarista a San Pietroburgo.
Washington dice che le truppe leali al presidente Bashar al-Assad hanno condotto l'attacco con gas che lo scorso 21 agosto è costato la vita a oltre 1.400 persone nell'area di Damasco. Ma per Mosca non ci sono prove che i responsabili non siano gli oppositori del regime. Incapace di ottenere il sostegno del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite a un'azione militare per via dell'opposizione della Russia, che ha diritto di veto, Obama ora cercherà con ancora più insistenza cerca l'appoggio del Congresso Usa.
«NO CONVERGENZE» - Alla fine del G20 il tanto atteso faccia a faccia tra Putin e Obama è avvenuto. Una discussione di 20 minuti, terminata però, con un nulla di fatto. Ci sono posizioni che convergono, ha spiegato il leader russo nella conferenza stampa a lavori conclusi.
«L'applicazione della forza nei confronti di uno Stato sovrano è possibile solo per autodifesa e con il mandato Onu, e non è questo il caso. Come già detto, chi agisce in modo unilaterale viola la legge internazionale», ha precisato il presidente russo facendo poi l'elenco dei paesi contrari all'intervento: «Cina, Argentina, Italia e Brasile», oltre a India e Indonesia.
Putin ha incluso, in qualche modo, anche il Vaticano tra i contrari all'attacco, definendo «importante» il messaggio inviato dal Papa in questo senso. A favore di un'azione militare, ha aggiunto il capo del Cremlino, si sono espresse Usa, Canada, Turchia e Sud Corea. Il presidente russo ha anche aggiunto che Mosca aiuterà Damasco nel caso di un intervento militare straniero contro il regime di Assad e che continuerà a vendere armi.
IL PAPA - Papa Francesco rinnova il suo appello al dialogo attraverso un nuovo tweet dal suo account Pontifex: «La pace è un bene che supera ogni barriera, perché è un bene di tutta l'umanità ». Il messaggio contiene l'hashtag «#prayforpeace» che contrassegna oggi migliaia di messaggi sul social network. #prayforpeace».
putin- obamaPUTIN OBAMA VLADIMIR PUTIN E BARACK OBAMA jpeghollande con i soldati francesi BASHAR ASSAD basher al assadi ribelli siriani a damasco PUTIN PENSIEROSO AL PARTY G AL PALAZZO COSTANTINO DI SAN PIETROBURGO OBAMA AL PARTY G AL PALAZZO COSTANTINO DI SAN PIETROBURGO