putin biden xi jinping

IL DOPPIO GIOCO DEL CREMLINO: DA UN LATO MINACCIA, DALL’ALTRO TRATTA - LA DECISIONE IMPROVVISA DI SOSPENDERE IL TRATTATO SUL DISARMO NUCLEARE, È STATA PRESA DA PUTIN, CHE HA AGGIUNTO DI PERSONA QUESTO PASSAGGIO ALL'ULTIMO MOMENTO NEL SUO DISCORSO, COME RIPICCA PER LA VISITA DI JOE BIDEN A KIEV - È POSSIBILE CHE LA MINACCIA NUCLEARE VENGA CONSIDERATA DAL CREMLINO ORMAI L'UNICA CHE POSSA SPINGERE GLI OCCIDENTALI A TRATTARE CON MOSCA - PUTIN È IN UNA SITUAZIONE DIFFICILE: SE ACCETTASSE IL PIANO DI PACE CINESE CONFERMEREBBE LA SUA DIPENDENZA DA PECHINO, SE RIFIUTASSE RISCHIEREBBE DI METTERSI CONTRO XI JINPING…

wang yi vladimir putin

Estratto dell’articolo di Anna Zafesova per “la Stampa”

 

[…] il Cremlino […] sembra voler rientrare nel grande gioco della diplomazia internazionale […] Mentre a Mosca arriva il più altolocato emissario di Pechino in un anno di guerra, Vladimir Putin in diretta televisiva «sospende» il New Start, l'ultimo trattato sul disarmo che lo vincolava a rispettare dei vincoli in materia di sicurezza nucleare. E da Chisinau si alza l'allarme per un attacco russo contro la Moldavia […]

 

vladimir putin xi jinping a samarcanda

[…] la Moldavia confina con l'Ucraina a sud-ovest, e possiede una regione secessionista filo Mosca, la Trasnistria, che dal 1992 è una sorta di Donbass, il primo «conflitto congelato» della storia post-sovietica. Ora la Russia sembra prepararsi a scongelare l'enclave al confine con l'Ucraina, dove è di stanza un migliaio di soldati russi […] La presidente proeuropea Maia Sandu ha confermato di aver ricevuto da Volodymyr Zelensky informazioni dell'intelligence ucraina sui piani di Mosca di creare una crisi in Moldavia, che in caso di successo permetterebbe ai russi di invadere per colpire Odessa alle spalle […]

 

wang yi vladimir putin

Resta la domanda su quanto Putin abbia il potenziale militare e politico per attaccare un altro Paese indipendente […] Secondo il politologo Abbas Galyamov, la decisione improvvisa di sospendere il trattato sul disarmo nucleare […] è stata presa da Putin, che ha aggiunto di persona questo passaggio all'ultimo momento come ripicca per la visita di Joe Biden a Kyiv. È possibile che la minaccia nucleare venga considerata dal Cremlino ormai l'unica che possa spingere gli occidentali a trattare con Putin.

xi jinping vladimir putin a samarcanda

 

Ma è possibile anche che, dopo aver giocato una carta così importante, il leader russo abbia deciso di cancellare la sua dottrina diplomatica per riscriverla totalmente […] Una decisione strategica che però sarebbe in contraddizione con il tono generalmente prudente del discorso di Putin […]

 

Il Cremlino avrebbe chiesto con insistenza armi cinesi, ma Xi Jinping ha preferito inviare un suo altolocato emissario con una mediazione di pace. Che mette Putin in una situazione difficile: se accettasse confermerebbe la sua dipendenza da Pechino, se rifiutasse rischierebbe di mettersi contro Xi Jinping, pressato da Washington per abbandonare la sua apparente neutralità.

 

wang yi a mosca incontra vladimir putin

Nella prospettiva di uno spazio postsovietico che rischia di venire completamente ridisegnato dalla guerra, anche la Cina è di fronte a un dilemma: sfidare l'Occidente a fianco di un leader probabilmente destinato a perdere, oppure aiutare gli Usa a gestire il conflitto qualificandosi definitivamente come l'«altra» superpotenza al posto della Russia.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...