biden putin russia stati uniti

LA MARINA RUSSA, I VERI "PIRATI DEI CARAIBI" - PUTIN INVIA UN SOTTOMARINO A PROPULSIONE NUCLEARE NELLE ACQUE DI FRONTE A MIAMI. WASHINGTON SGUINZAGLIA UN AEREO E DUE FREGATE PER LA RICERCA DEL SOMMERGIBILE (CHE NON TRASPORTA TESTATE ATOMICHE) - AD AVVICINARSI ALLA FLORIDA ANCHE LA NAVE MILITARE RUSSA "GORSHKOV", CHE IMBARCA I MISSILI IPERSONICI "KINZHAL", ED ERA STATA AVVISTATA NEL PORTO DE L'AVANA, A CUBA - L'IPOTESI DI UN'ESERCITAZIONE MILITARE RUSSA NEL MAR BALTICO DURANTE IL G7

Estratto dell'articolo di Gianluca Di Feo per "La Repubblica"

 

VLADIMIR PUTIN JOE BIDEN - ILLUSTRAZIONE TPI

Un fantasma venuto dal passato remoto, che minaccia un futuro prossimo terribile. Nelle acque di fronte a Miami ieri si è scatenata la caccia al sottomarino a propulsione nucleare Kazan, mandato da Putin in missione nei Caraibi.

 

Le tracce del battello, che non trasporta armi atomiche, sono state seguite a lungo da un aereo specializzato P8 Poseidon, rimasto a sorvolare le onde compiendo cerchi concentrici: era a meno di cento chilometri dalla città della Florida.

 

nave militare russa Ammiraglio Gorshkov

Per cercare di monitorare i movimenti del sommergibile sono state mobilitate altre due unità dell'Us Navy, rimaste a presidiare la zona. Scene identiche a quelle del film "Caccia all'Ottobre Rosso", avvenute però oltre trent'anni dopo la fine della Guerra Fredda: una sfida lanciata nel momento di maggiore tensione tra Mosca e Washington, cercando di trasmettere un'ombra sinistra sulla campagna elettorale per la Casa Bianca.

PUTIN BIDEN

 

Contemporaneamente all'avvistamento del sommergibile, anche la fregata Gorshkov si è avvicinata al litorale della Florida: secondo alcune fonti, si è spinta fino a circa quaranta chilometri da Key Largo. In questo caso, la nave militare era accompagnata da un rifornitore e da un rimorchiatore. […]

 

A rendere ancora più rovente la situazione, il ministero della Difesa di Mosca ha annunciato che il Kazan e il Gorshkov avevano svolto esercitazioni nell'Atlantico «nell'uso di armi missilistiche utilizzando la simulazione al computer contro obiettivi che rappresentano gruppi navali nemici a una distanza di oltre 600 chilometri».

 

A realizzare questa manovra virtuale è stata l'unica fregata che imbarca gli ipersonici Kinzhal, che sfiorano i diecimila chilometri orari e possono mettere in crisi il sistema di protezione delle portaerei americane.

 

nave militare russa Ammiraglio Gorshkov

Il portavoce del consigliere della sicurezza nazionale, John Kirby, ha dichiarato alla Cbs che «chiaramente è il loro modo di manifestare il dispiacere per quello che stiamo facendo in Ucraina». E ha minimizzato la portata della spedizione: «Non c'è nulla di sorprendente. Li stiamo osservando e monitorando. Non ci sono indicazioni o previsioni sulla presenza di armi nucleari a bordo di quelle unità: non riteniamo che ci siano minacce».

 

Il Gorshkov è entrato poi nel porto dell'Avana, dove nelle prossime ore sarà raggiunto dal sottomarino. È prevista una visita ufficiale a Cuba che durerà cinque giorni. Durante la quale potrebbero esserci altre dimostrazioni di forza, sia nei Caraibi che in altri mari come il Baltico. Si teme infatti che il Cremlino voglia esercitare una pressione sul vertice del G7 di Borgo Egnazia, che si aprirà domani e dovrà valutare le nuove misure contro la Russia.

 

vladimir putin joe biden ginevra 2021

[…] Queste iniziative del Cremlino mirano a esercitare una deterrenza: servono a testimoniare la determinazione a compiere altri passi se i Paesi dell'Alleanza atlantica non ridurranno l'assistenza bellica al governo di Kiev. Finora però hanno ottenuto l'effetto inverso. E tutti si chiedono fino a che punto Vladimir Putin sia pronto ad alzare il livello del confronto.

nave militare russa Ammiraglio Gorshkov il sommergibile russo Kazan a cuba

LE TENSIONI IN UCRAINA VISTE DA OSHOPUTIN E BIDENJOE BIDEN VLADIMIR PUTIN MEMEvladimir putin emmanuel macron. putin biden

Ultimi Dagoreport

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA…PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE, AD ATTIVARE L'INDAGINE, È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…