vladimir putin kherson ucraina

PUTIN VA IN TOUR IN UCRAINA – IL PRESIDENTE RUSSO HA FATTO VISITA ALLA BASE MILITARE DEL GRUPPO “DNEPR”, A KHERSON. POI SI È DIRETTO A VOSTOK, NEL LUGANSK, PER FARE GLI AUGURI DI PASQUA AI SOLDATI, A CUI HA DONATO COPIE DI ICONE – SERGEI LAVROV, DAL BRASILE: “MOSCA VUOLE CHE LA GUERRA FINISCA IL PRIMA POSSIBILE” – E INTANTO, IL MINISTRO DELLA DIFESA CINESE VISITA LA RUSSIA E ANNUNCIA ESERCITAZIONI MILITARI NEL MAR GIALLO. IL TUTTO, IN COINCIDENZA CON IL G7 ESTERI IN GIAPPONE…

 

1. UCRAINA, PUTIN VISITA BASE MILITARE VICINO A KHERSON

vladimir putin in visita a kherson

(ANSA) - Il presidente russo Vladimir Putin ha visitato il quartier generale del gruppo di truppe 'Dnepr' nella regione di Kherson, nel territorio dell'Ucraina, dove ha incontrato i militari. Lo riferisce - come riporta l'agenzia Ria Novosti - il servizio stampa del capo dello Stato russo.

 

"Vladimir Putin presso il quartier generale del gruppo di truppe Dnepr nella regione di Kherson ha ascoltato i rapporti del comandante delle forze aviotrasportate, il colonnello generale Mikhail Teplinsky, il comandante del gruppo di truppe Dnepr, il colonnello generale Oleg Makarevich e altri capi militari ", afferma il rapporto

 

Li Shangfu in visita in Russia

Putin ha chiesto ai militari di esprimere la loro opinione sulla situazione militare nelle zone Kherson e Zaporizhzia. "Non voglio distrarvi dai doveri diretti relativi al comando e al controllo. Stiamo lavorando in modo professionale, brevemente ma concretamente. È importante per me sentire le opinioni su come si sta sviluppando la situazione, ascoltare, scambiare informazioni" ha detto Putin.

vladimir putin dona icone ai soldati in lugansk

 

2. 'PUTIN VISITA LE TRUPPE NEL LUGANSK E REGALA ICONE'

(ANSA) - Il presidente russo Vladimir Putin, dopo aver visitato il quartier generale del gruppo di truppe 'Dnepr' nella regione di Kherson, ha raggiunto il quartier generale della Guardia nazionale Vostok nell'autoproclamata Repubblica di Lugansk, come riferisce Ria Novosti citando il Cremlino.

 

Putin ha ascoltato il rapporto del generale Alexander Lapin e di altri ufficiali sulla situazione in Ucraina. In entrambe le sedi, il presidente ha fatto gli auguri di Pasqua ai militari e ha donato copie di icone. Regalando in particolare un'icona al quartier generale del gruppo Dnepr, il capo di Stato ha osservato che apparteneva a "uno dei ministri della difesa di maggior successo dell'Impero russo".

vladimir putin in visita a kherson 2

 

Putin, ha riferito Ria Novosti, è arrivato in elicottero al quartier generale del Dnepr, quindi ha raggiunto il posto di comando in auto. Il presidente si è anche trasferito in elicottero al quartier generale del gruppo Vostok.

 

Quella di oggi è la prima visita di Putin nella regione di Kherson e nell'autoproclamata repubblica di Lugansk. L'agenzia di stampa statale russa Ria Novosti ha pubblicato un filmato del viaggio di Putin in Ucraina, il video lo mostra mentre arriva in elicottero, prima di partecipare a un incontro con gli ufficiali. In precedenza, il presidente russo aveva visitato Mariupol il 19 marzo.

 

vladimir putin a kherson

In quell'occasione si era recato anche a Rostov-sul-Don, dove aveva avuto un incontro con i comandanti militari del quartier generale delle operazioni militari. Kherson e Lugansk sono tra le quattro regioni annesse dalla Russia lo scorso anno, una mossa unilaterale non riconosciuta dall'Occidente. Le truppe russe si sono ritirate da Kherson, il capoluogo regionale, lo scorso novembre, e hanno rafforzato le loro posizioni sulla sponda opposta del fiume Dnipro in previsione di una controffensiva ucraina.

 

3. LAVROV: "MOSCA VUOLE CHE LA GUERRA FINISCA IN FRETTA" E XI INVIA AL CREMLINO IL SUPER MINISTRO DELLA DIFESA

Putin Lavrov

Estratto dell’articolo di Lorenzo Lamperti per “la Stampa”

 

Il ministro della Difesa cinese per la prima volta in Russia dopo l'invasione dell'Ucraina, mentre in Giappone si svolge la riunione dei ministri degli Esteri del G7. L'annuncio di «importanti attività militari» dell'esercito di Pechino nel mar Giallo, mentre Mosca avvia esercitazioni missilistiche nei pressi delle isole Curili, contese con Tokyo. Il tutto mentre dal Brasile il ministro degli Esteri Sergei Lavrov dichiara che «Mosca vuole che la guerra finisca il prima possibile».

 

Difficile pensare che questi eventi siano scollegati. Il Giappone si sente nel mirino mentre ospita un consesso sempre più percepito come anti-russo e anti-cinese da Vladimir Putin e Xi Jinping. E dopo che la recente visita di Fumio Kishida in Ucraina ha schierato con maggiore decisione il Paese al fianco degli Stati Uniti.

 

SERGEI LAVROV VLADIMIR PUTIN

Il generale Li Shangfu, peraltro sanzionato dagli Usa dal 2018 per l'acquisto di jet e sistemi missilistici russi, si trova da domenica a Mosca per una visita di 4 giorni. È il suo primo viaggio all'estero da quando è ministro. La meta russa è una tradizione per il ruolo, ma è significativo (e inusuale) che sia stato ricevuto da Putin. Appuntamento non previsto in un'agenda che include un bilaterale con Sergej Shoigu, colloqui con ufficiali e la visita ad accademie militari. Nel breve video dell'incontro diffuso dal Cremlino, Putin elogia l'avanzamento della cooperazione «tecnico-militare».

 

Li sottolinea invece «la natura speciale e l'importanza strategica» delle relazioni.

LI SHANGFU 67

La visita di Li è destinata a rafforzare il dialogo militare. I media cinesi prevedono maggiori scambi sulle tecnologie di difesa, ma sostengono che il viaggio non sia collegato alla posizione cinese sull'Ucraina, che continua a essere definita «imparziale». Nonostante le voci, Pechino nega di aver inviato o voler inviare armi a Mosca.

 

Ma il messaggio della visita di Li è che il trend di rafforzamento dei rapporti non verrà intaccato dalla «contingenza» del conflitto. Una doccia fredda per chi in Europa immagina una pressione cinese per il ritiro russo. […]

vladimir putin a kherson 1vladimir putin a kherson 2vladimir putin a kherson 4vladimir putin a kherson 3

LI SHANGFU

vladimir putin in visita a kherson

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…