putin fischer

PUTIN E LA NUOVA “SANTA ALLEANZA”: DOPO L’UNGHERIA DI ORBAN ANCHE L’AUSTRIA SI METTE AL LAVORO PER ELIMINARE LE SANZIONI CONTRO LA RUSSIA (“CI ROVINANO ENTRAMBI”) E PRENDERE LE DISTANZE DALLA NATO

PUTIN FISCHER 1PUTIN FISCHER 1

Mirko Molteni per “Libero Quotidiano”

 

Fra le nazioni irritate dall' andazzo dell' Unione Europea, specie in fatto di migranti e sanzioni contro la Russia, c' è l' Austria, il cui presidente Heinz Fischer è stato invitato a Mosca, dove ieri ha incontrato Vladimir Putin proprio per favorire accordi bilaterali in campo economico e persino militare.

 

Si può dire che gli austriaci seguano le orme dell' Ungheria di Viktor Orban, quasi a evocare il "fantasma" austro-ungarico di una nuova "Santa Alleanza" con la Russia, come quella stipulata nel 1815 dopo il crollo di Napoleone.

 

Paragone forse esagerato, ma Fischer e Putin sono d' accordo un po' su tutto, dall' importanza della mediazione russa in Siria all' assurdità delle sanzioni, che danneggiano l' agricoltura austriaca quanto quella italiana, dato l' embargo russo di ritorsione sul cibo straniero. «Le sanzioni ci rovinano entrambi», ha detto Fischer a Putin, riecheggiando il ministro austriaco all' Agricoltura, Andrea Rupprechter, per cui «scopo della visita di Fischer è prepararci a una maggior collaborazione Mosca-Vienna».

PUTIN FISCHERPUTIN FISCHER

 

L' Austria ha visto crollare del 50 % le sue esportazioni di derrate. L' Ue manterrà le sanzioni fino al 31 luglio, ma si teme vengano prolungate, costringendo la Russia, a sua volta a prorogare il suo blocco oltre la prevista scadenza del 5 agosto. Anche se Fischer ha ribadito che «siamo membri leali dell' Ue», ha promesso a Putin che farà di tutto per convincere gli altri Paesi a smantellare queste misure.

 

Un influente deputato del partito governativo austriaco OVP, conservatore ma alleato coi socialdemocratici SPO, quel Christoph Leitl che dirige la Camera di Commercio austriaca, ha invocato uno «spazio economico comune fra UE e Russia, da Lisbona a Vladivostok», riprendendo un' idea che Putin proponeva già nel 2004, inascoltato.

 

A margine della visita di Fischer, si registra la sintonia fra la compagnia energetica austriaca OMV e la Gazprom russa. Non solo per la OMV si conferma la quota del 10% nella partecipazione al gasdotto baltico North Stream 2, in cui Gazprom ha il 50 %, ma il gruppo austriaco sfiora il 25 % delle azioni nello sfruttamento dei giacimenti metaniferi russi di Urengoy.

 

PUTIN FISCHER 2PUTIN FISCHER 2

Accompagnava Fischer il capo di stato maggiore delle forze armate austriache, generale Othmar Commenda, che vedendo il collega russo generale Valery Gerasimov ha detto: «Sono qui perché non obbedisco a ordini altrui su chi posso incontrare e chi no».
 

Chiaro riferimento alla storica neutralità dell' Austria, che non fa parte tuttora della NATO e perciò è apprezzata dai russi. I due ufficiali si dicono «pronti a una positiva collaborazione fra le forze austriache e russe, ognuno nelle sue abilità», tanto più che Commenda ha perfino aggiunto che «sentiamo la Russia più vicina che altre grandi potenze».

 

È vero che l' Austria di oggi conta poco militarmente, con 25.000 soldati, solo 56 carri pesanti e 15 aerei da caccia, l' ombra dell' esercito imperiale degli Asburgo. Ma politicamente resta rilevante, tanto più che le spetterà la presidenza di turno dell' OSCE nel 2017, data entro la quale Mosca spera di aver abbracciato ancor di più Vienna.

 

putin  15putin 15

In Austria, peraltro, anche partiti d' opposizione come l' FPO sono in sintonia coi russi, rendendo difficili eventuali mutamenti di rotta dovuti a elezioni come le imminenti presidenziali del 24 aprile. Proprio il candidato FPO, Norbert Hofer, pochi giorni fa ha dichiarato che «la Crimea appartiene alla Russia» e che «ci vuole un referendum popolare anche nella regione ucraina del Donbass».

vladimir putinvladimir putin

 

Ultimi Dagoreport

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT – MA ‘STI “GENI” ALLA FIAMMA DI PALAZZO CHIGI PENSANO DAVVERO DI GOVERNARE IL PAESE DEI CAMPANELLI? E COME SI FA A NON SCRIVERE CHE DIETRO L’APPLICAZIONE DEL GOLDEN POWER ALL’UNICREDIT, C’È SOLO L’ESPLICITA VOLONTÀ DEL GOVERNO DEI MELONI MARCI DI MANGANELLARE ANDREA ORCEL, IL BANCHIERE CHE HA OSATO METTERSI DI TRAVERSO AL LORO PIANO “A NOI LE GENERALI!”? - UNA PROVA DELL’ATTO ‘’DOLOSO’’? IL GOLDEN POWER, UNO STRUMENTO CHE NASCE PER PROTEGGERE GLI INTERESSI NAZIONALI DALLE MIRE ESTERE, È STATO APPLICATO ALL’OPERAZIONE ITALIANISSIMA UNICREDIT-BPM, EVITANDO DI UTILIZZARLO ALLE ALTRE OPERAZIONI BANCARIE IN CORSO: MPS-MEDIOBANCA, BPM-ANIMA E BPER-SONDRIO - ORA UNICREDIT PUÒ ANCHE AVERE TUTTE LE RAGIONI DEL MONDO. MA NON SERVE A UN CAZZO AVERE RAGIONE QUANDO IL TUO CEO ORCEL STA SEDUTO DALLA PARTE SBAGLIATA DEL POTERE…

jd vance papa francesco bergoglio

PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO IDEA SOLO DOPO L’INCONTRO DEL NUMERO DUE DI TRUMP CON IL SEGRETARIO DI STATO: VANCE SI È MOSTRATO RICETTIVO DI FRONTE AL LUNGO ELENCO DI DOSSIER SU CUI LA CHIESA È AGLI ANTIPODI DELL’AMMINISTRAZIONE AMERICANA, E HA PROMESSO DI COINVOLGERE IL TYCOON. A QUEL PUNTO IL PONTEFICE SI È CONVINTO E HA ACCONSENTITO AL BREVE FACCIA A FACCIA – SUI SOCIAL SI SPRECANO POST E MEME SULLA COINCIDENZA TRA LA VISITA E LA MORTE DEL PAPA: “È SOPRAVVISSUTO A UNA POLMONITE BILATERALE, MA NON È RIUSCITO A SOPRAVVIVERE AL FETORE DELL’AUTORITARISMO TEOCRATICO” – I MEME