il g7 di giorgia meloni vignetta by altan

MA QUANTO CI È COSTATA STA PASSERELLA? – NON CI SONO DATI UFFICIALI SULLA SPESA COMPLESSIVA PER IL G7 TARGATO MELONI, MA SECONDO LE STIME IL COSTO SAREBBE DI ALMENO 50 MILIONI. DI QUESTI, CIRCA 28 SONO SERVITI PER L’ORGANIZZAZIONE DEGLI EVENTI, TRAMITE APPALTI A SOCIETÀ CON UNA LUNGA CONSUETUDINE CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE - IL CASO DELLA NAVE "GODDESS OF THE NIGHT", DESTINATA AGLI AGENTI DI POLIZIA E SEQUESTRATA PER LE CONDIZIONI INACCETTABILI DEGLI ALLOGGI...

 

 

Estratto dell’articolo di Vittorio Malagutti per “Domani”

 

MEME SULLA FACCIA DI GIORGIA MELONI AL G7

[…] La spesa complessiva a carico delle casse statali non è stata resa nota ufficialmente. Secondo quanto ha calcolato Domani sulla base di documenti pubblici, i contratti direttamente legati all’organizzazione del G7 targato Giorgia Meloni valgono almeno 50 milioni. Più di metà di questa somma, circa 28 milioni, è stata assorbita dall’organizzazione degli eventi.

 

Oltre a quello pugliese, anche gli altri 20 incontri istituzionali gestiti dalla presidenza italiana, per esempio i G7 degli Esteri a Capri, dell’Ambiente a Torino, della Giustizia (Venezia) e delle Finanze (Stresa), che si sono già svolti tra aprile e maggio. La gara indetta dalla Consip ha visto scendere in campo una pattuglia di soliti noti, aziende che vantano una lunga consuetudine con la pubblica amministrazione.

 

ispezione sulla nave Mykonos Magic che doveva ospitare le forze dell ordine per il g7

È il caso di Pomilio Blumm, sede a Pescara, che ha per clienti, tra gli altri, l’Agenzia delle Entrate, l’Istat, l’Inail e nel 2021 ha siglato un ricco contratto con l’Ice (39 milioni di euro) per una campagna a favore del Made in Italy. All’azienda abruzzese, che fa capo alla famiglia Pomilio, è stato assegnata la fetta più importante di un lotto che vale in totale 13 milioni, per la «progettazione, organizzazione, allestimento e gestione chiavi in mano» del vertice di Borgo Egnazia e degli altri eventi legati al G7. Un altro appalto, per 11 milioni complessivi, è andato al raggruppamento di imprese guidato da Triumph Italy, marchio ben conosciuto nei palazzi governativi e delle aziende di Stato.

 

joe biden e giorgia meloni al concerto di andrea bocelli g7

La società romana gestita e controllata da Maria Criscuolo ha lavorato anche per il G20 del 2021, ai tempi di Mario Draghi, quando un appalto per organizzare il vertice era stato assegnato anche a Pomilio Blumm.

 

Fin qui i contratti milionari, ma gli eventi del G7 hanno garantito incarichi a pioggia per decine di piccole imprese. Per il solo servizio di “registrazione, accreditamento e controllo accessi” è stato assegnato un appalto da 900mila euro alla società romana After.

 

A Brindisi, invece, la Marina Militare ha stanziato 109mila euro per il “ripristino della facciata del Castello Svevo. I lavori sono stati affidati a un’azienda di Monopoli, la Engineering Planning construction.

papa francesco con giorgia meloni al g7 di borgo egnazia

 

[…] Per buona parte degli appalti il governo ha scelto la strada della procedura negoziata senza pubblicazione di un bando o, in alternativa, l’affidamento diretto. Questo è quanto prevede, per esempio, il decreto legge varato a inizio anno che riguarda gli interventi infrastrutturali, quelli sulle strade, in primo luogo. La spesa prevista supera di poco i 18 milioni di euro e riguarda non solo l’area di Borgo Egnazia, ma anche le altre località scelte per ospitare i vertici tra ministri del G7.

 

fulvio maria soccodato commissario al g7

Il decreto è stato approvato a marzo e come spesso accade in Italia prevede anche la nomina di un commissario ad hoc con un compenso di 50mila euro. La scelta è caduta su un dirigente dell’Anas, Fulvio Maria Soccodato, già subcommissario per la ricostruzione dopo il terremoto del 2016 nell’Italia centrale. Strada facendo, il parlamento ha aggiunto al testo del decreto un comma supplementare che in qualche modo riguarda la vicenda della nave albergo per le forze dell’ordine. Il testo licenziato dalle camere allarga infatti anche al Dipartimento di pubblica sicurezza del ministero dell’Interno la possibilità di affidare lavori senza gara. E qui si arriva alla “Goddess of the night” (Dea della notte).

 

Secondo quanto risulta a Domani, i contratti intitolati “Noleggio nave per evento G7 2024” sono due, per un valore complessivo di 6,2 milioni. Il primo vale 5,4 milioni, l’altro 800mila euro. La “Goddess of the night”, già Mykonos Magic e prima ancora Costa Magica, sarebbe di proprietà della società cipriota Acheon Akti e batte bandiera delle Bermuda, uno schema classico per risparmiare sulle tasse.

 

JOE BIDEN E GIORGIA MELONI - BILATERALE AL G7 DI BORGO EGNAZIA

La controparte del contratto è la società Magic Mykonos Inc, probabilmente una società off shore che fa capo all’armatore cipriota. Alla Mykonos è stata a suo tempo richiesta una cauzione con polizza fideiussoria di 630.000 euro, di cui ora verrà certamente richiesta l’escussione. A fine maggio la nave era in un cantiere in Turchia, dopo aver trascorso all’àncora gran parte degli ultimi due anni, di fatto in disarmo.

 

la nave Mykonos Magic che doveva ospitare le forze dell ordine per il g7

Il Viminale ha ricevuto garanzie sui lavori effettuati per rimettere in sesto l’ex nave da crociera. Garanzie che alla prova dei fatti si sono rivelate insufficienti. I 6,2 milioni pattuiti, affermano fonti governative, non erano ancora stati versati. E ora il ministero è pronto ad avviare una causa per il risarcimento dei danni subiti.

g7 borgo egnazia i leader osservano il lancio dei paracadutisti giorgia meloni emmanuel macron joe biden - g7 borgo egnaziagiorgia meloni conferenza stampa finale g7 borgo egnazia 2GIORGIA MELONI POSTA LA FOTO CON JAVIER MILEI giorgia meloni conferenza stampa finale g7 borgo egnazia 13

Ultimi Dagoreport

matteo salvini donald trump ursula von der leyen giorgia meloni ue unione europea

DAGOREPORT – IL VERTICE TRA GIORGIA MELONI E I SUOI VICEPREMIER È SERVITO ALLA PREMIER PER INCHIODARE IL TRUMPIAN-PUTINIANO SALVINI: GLI HA INTIMATO DI NON INIZIARE UNA GUERRIGLIA DI CRITICHE DAL MOMENTO IN CUI SARÀ UFFICIALE L’OK ITALIANO AL RIARMO UE (DOMANI AL CONSIGLIO EUROPEO ARRIVERÀ UN SÌ AL PROGETTO DI URSULA VON DER LEYEN), ACCUSANDOLO DI INCOERENZA – LA DUCETTA VIVE CON DISAGIO ANCHE LE MOSSE DI MARINE LE PEN, CHE SI STA DANDO UNA POSTURA “ISTITUZIONALE” CHE METTE IN IMBARAZZO LA PREMIER

ursula von der leyen giorgia meloni macron starmer armi difesa unione europea

DAGOREPORT – SI FA PRESTO A DIRE “RIARMIAMO L’EUROPA”, COME FA LA VON DER LEYEN. LA REALTÀ È UN PO’ PIÙ COMPLICATA: PER RECUPERARE IL RITARDO CON USA E RUSSIA SUGLI ARMAMENTI, CI VORRANNO DECENNI. E POI CHI SI INTESTA LA RIMESSA IN MOTO DELLA MACCHINA BELLICA EUROPEA? – IL TEMA È SOPRATTUTTO POLITICO E RIGUARDA LA CENTRALITÀ DI REGNO UNITO E FRANCIA: LONDRA NON È NEMMENO NELL’UE E L’ATTIVISMO DI MACRON FA INCAZZARE LA MELONI. A PROPOSITO: LA DUCETTA È ORMAI L’UNICA RIMASTA A GUARDIA DEL BIDONE SOVRANISTA TRUMPIANO IN EUROPA (SI È SMARCATA PERFINO MARINE LE PEN). IL GOVERNO ITALIANO, CON UN PUTINIANO COME VICEPREMIER, È L’ANELLO DEBOLE DELL’UE…

trump zelensky vance lucio caracciolo john elkann

DAGOREPORT – LUCIO E TANTE OMBRE: CRESCONO I MALUMORI DI ELKANN PER LE SPARATE TRUMPUTINIANE DI LUCIO CARACCIOLO - A “OTTO E MEZZO” HA ADDIRITTURA SOSTENUTO CHE I PAESI BALTICI “VORREBBERO INVADERE LA RUSSIA”- LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO È STATA L’INTERVISTA RILASCIATA A “LIBERO” DAL DIRETTORE DI “LIMES” (RIVISTA MANTENUTA IN VITA DAL GRUPPO GEDI) - L'IGNOBILE TRAPPOLONE A ZELENSKY? PER CARACCIOLO, IL LEADER UCRAINO "SI E' SUICIDATO: NON HA RICONOSCIUTO IL RUOLO DI TRUMP" - E' ARRIVATO AL PUNTO DI DEFINIRLO UN OPPORTUNISTA INCHIAVARDATO ALLA POLTRONA CHE "FORSE SPERAVA DOPO IL LITIGIO DI AUMENTARE IL CONSENSO INTERNO..." - VIDEO

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – DA DE GASPERI A TOGLIATTI, DA CRAXI A BERLUSCONI, LE SCELTE DI POLITICA ESTERA SONO SEMPRE STATE CRUCIALI PER IL DESTINO DELL’ITALIA - ANCOR DI PIU' NELL’ERA DEL CAOS TRUMPIANO, LE QUESTIONI INTERNAZIONALI SONO DIVENTATE LA DISCRIMINANTE NON SOLO DEL GOVERNO MA DI OGNI PARTITO - NONOSTANTE I MEDIA DEL NOSTRO PAESE (SCHIERATI IN GRAN MAGGIORANZA CON LA DUCETTA) CERCHINO DI CREARE UNA CORTINA FUMOGENA CON LE SUPERCAZZOLE DI POLITICA DOMESTICA, IL FUTURO DEL GOVERNO MELONI SI DECIDE TRA WASHINGTON, LONDRA, BRUXELLES, PARIGI – DOPO IL SUMMIT DI STARMER, GIORGIA DEI DUE MONDI NON PUÒ PIÙ TRACCHEGGIARE A COLPI DI CAMALEONTISMO: STA CON L’UE O CON TRUMP E PUTIN?

friedrich merz

DAGOREPORT – IL “MAKE GERMANY GREAT AGAIN” DI FRIEDRICH MERZ: IMBRACCIARE IL BAZOOKA CON UN FONDO DA 500 MILIARDI PER LE INFRASTRUTTURE E UN PUNTO DI PIL PER LA DIFESA. MA PER FARLO, SERVE UN “BLITZKRIEG” SULLA COSTITUZIONE: UNA RIFORMA VOTATA DAI 2/3 DEL PARLAMENTO. CON IL NUOVO BUNDESTAG, È IMPOSSIBILE (SERVIREBBERO I VOTI DI AFD O DELLA SINISTRA DELLA LINKE). LA SOLUZIONE? FAR VOTARE LA RIFORMA DAL “VECCHIO” PARLAMENTO, DOVE LA MAGGIORANZA QUALIFICATA È FACILMENTE RAGGIUNGIBILE…

fulvio martusciello marina berlusconi antonio damato d'amato antonio tajani

DAGOREPORT – CE LA FARANNO TAJANI E I SUOI PEONES A SGANCIARE FORZA ITALIA DALLA FAMIGLIA BERLUSCONI? TUTTO PASSA DALLA FIDEIUSSIONI DA 99 MILIONI DI EURO, FIRMATE DA SILVIO, CHE TENGONO A GALLA IL PARTITO – IL RAS FORZISTA IN CAMPANIA, FULVIO MARTUSCIELLO, È AL LAVORO CON L’EX PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, ANTONIO D’AMATO: STANNO CERCANDO DEI “CAPITANI CORAGGIOSI” PER CREARE UNA CORDATA DI IMPRENDITORI CHE “RILEVI” FORZA ITALIA - LA QUESTIONE DEL SIMBOLO E IL NOME BERLUSCONI…