IL SASSOLINO DI BASSOLINO - NEL LIBRO “LE DOLOMITI DI NAPOLI”, L’EX GOVERNATORE RACCONTA DELL’ “AIUTINO” A RE GIORGIO, ESCLUSO DAI DELEGATI AL CONGRESSO PCI

Carlo Tarallo per Dagospia

Voto palese o voto segreto? Riconteggio o non riconteggio? E soprattutto: come fare per rimediare a quell' "errore" così grave, la mancata elezione di Giorgio Napolitano tra i delegati al congresso del Pci? E' uscito ieri (Marsilio Editori) il libro di Antonio Bassolino "Le Dolomiti di Napoli" e non mancano le chicche: tra le più gustose, il racconto di quella volta in cui, nel 1979, l'ex governatore della Campania e l'ex sindaco (scomparso) di Napoli Maurizio Valenzi si ritrovarono a fronteggiare due "emergenze".

Fase pre-congressuale, a Napoli si eleggono i delegati. E Nonno Antonio, da segretario regionale del Pci, a sorpresa si schiera per il voto segreto:

"Il congresso - scrive l'ex governatore - è presieduto da Aldo Tortorella, uno dei più autorevoli membri della segreteria, e partecipa anche Luciano Lama. La discussione è seria e impegnata. Ma a un certo punto, nella seduta riservata ai soli delegati, l'atmosfera diventa eccitata e perfino nervosa. Diversi delegati spingono al voto segreto sulle elezioni degli organismi dirigenti, soprattutto alcuni giovani dirigenti su posizioni "miglioriste", come allora erano definite (...) Maurizio mi chiede: «Perché non interveniamo noi due a favore del voto segreto?»

È una proposta coraggiosa e anche giusta. Tende ad aprire il partito a modalità più vere e democratiche. Luciano, che siede alla presidenza vicino a noi, ci incoraggia. «Se parliamo noi due diventa una forma di condizionamento del congresso» rispondo. «Facciamo esprimere i compagni e poi, al momento della decisione, votiamo a favore del voto segreto.» D'altronde mi sarebbe stato difficile, e mi sarebbe apparso opportunistico, essere contrario".

Si voterà dunque col voto segreto, Bassolino sa che la sua scelta scatenerà polemiche e critiche, ma va avanti per la sua strada. Ma il peggio deve ancora venire. Ecco come prosegue il racconto:

"Andiamo a mangiarci una pizza" gli dico per stemperare l'atmosfera che si è fatta nervosa. Andiamo da Umberto, a via Alabardieri, che rimane aperto fino a tardi e dove spesso si suona. Ritorniamo al congresso e trovo Gaspare Papa, lo stimato professore presidente della commissione di controllo, e Peppe Cozzolino, il fratello di Carlo e Antonio, visibilmente turbati. Vogliono parlarmi con urgenza. «C'è un problema serio. Tra i delegati al congresso nazionale non risulta eletto Giorgio Napolitano.»

Resto un attimo sorpreso. Il voto segreto riguardava non solo l'elezione del comitato federale, sul quale si appuntava in realtà l'attenzione di tutti, ma anche la delegazione nazionale. «Può essere un errore. Ricontate con calma le schede, una per una.» «L'abbiamo fatto.» «Fatelo ancora, magari con qualche compagno meno stanco e più fresco. Un errore può sempre essere fatto.» Riconteggiando, Giorgio risulta tra i delegati, ma certo non tra i primi...".

Dunque, fu il doppio "riconteggio" ad opera di "compagni meno stanchi" a far sì che Re Giorgio la spuntasse (Nonno Antonio sottolinea come Re Giorgio fosse "certo non tra i primi", i sassolini si sa nelle scarpe sono fastidiosissimi, soprattutto dopo 34 anni, meglio toglierseli).

Curiosità: uno dei due "compagni" preoccupati per i pochissimi voti raccolti nel segreto della votazione dall'attuale inquilino del Quirinale era Peppe Cozzolino, fratello di Carlo, il papà dell'europarlamentare Andrea Cozzolino.

30 anni dopo, alle primarie per il candidato a sindaco di Napoli, Andrea Cozzolino, bassoliniano di ferro, avrebbe sconfitto, contro ogni pronostico, il "pupillo" di Napolitano, Umberto Ranieri. Quelle primarie saranno poi annullate senza mai una spiegazione ufficiale, spianando la strada al successo di Luigi De Magistris. Ma questa è un'altra storia. Anzi, è sempre la stessa...

 

gaetano bassolinoBASSOLINO INCARFAGNATO ENNIO CASCETTA ANTONIO BASSOLINO alfano napolitano napolitano e don maurizio patriciello GUGLIELMO EPIFANI E ANDREA COZZOLINO Andrea Cozzolino Paolo Gentiloni e Umberto Ranieri RICCARDO PACIFICI E UMBERTO RANIERI - Copyright Pizzi

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