virginia raggi buca montagnola

DIO PERDONA, LE BUCHE DI ROMA NO – QUELLA POVERINA DELLA VIRGINIA RAGGI FA UNA CAPATINA IN CENTRO PER INAUGURARE UN’ISOLA PEDONALE E SUBITO INCIAMPA IN UNA BUCA: DEVE ESSERE UN "CRATERE" SFUGGITO A BEPPE GRILLO CHE NE HA SMENTITO L’ESISTENZA IN UN GROTTESCO VIDEO CHE ANDAVA INTITOLATO 'MOVIMENTO 5 BUCHE'

Andrea Arzilli per Corriere.it

raggi buche

 

Giusto il tempo di terminare le operazioni per la foto istituzionale alla fine dell’inaugurazione della nuova area pedonale in via del Corso che la Raggi inciampa in una buca. L’episodio a largo Goldoni, angolo via Fontanella Borghese, nel pieno dello shopping frenetico per i saldi.

 

Precisamente quella buca che si è creata tra l’asfalto di via del Corso e i sanpietrini di via della Fontanella Borghese - cuore dello shopping romano enfatizzato dal primo giorno dei saldi -, uno sfregio largo quasi un metro e profondo 7-8 centimetri. Abbastanza per rimanere offesi, insomma.

 

beppe grillo con roberto fico e virginia raggi

E c’è mancato poco che pure la sindaca finisse per terra: il piede destro, calzato nel sandalo décolleté, è andato giù portandosi dietro la gamba, però la sinistra ha resistito salvando Raggi da un capitombolo doloroso e pure da uno scatto «compromettente». Del resto le buche romane sono diventate (purtroppo) un tema nazionale: Beppe Grillo ne ha smentito l’esistenza in un video-post poi stroncato da Roberta Lombardi, e la base cinque stelle si è scatenata in una polemica furibonda tra chi tifa per l’ironia del Garante e chi predica realismo come l’«ortodossa» capogruppo grillina in Regione, secondo la quale «sulle buche non si scherza». Su quella polemica, comunque, Raggi resta da giorni in silenzio, ancora in attesa di un aiuto concreto da parte del governo.

spray buche roma 4

 

VIRGINIA RAGGI E MARCO TRAVAGLIO

Ironia della sorte l’inciampo della sindaca a largo Goldoni c’è stato appena qualche secondo prima che il cronista le chiedesse una valutazione sull’iniziativa di segnalare le (tante, troppe) buche stradali della Capitale con uno spray di vernice gialla. Così la sindaca - sollevata per i pericoli scampati - si è ricomposta e ha risposto: «Ci stiamo impegnando moltissimo nel rifacimento del manto stradale per eliminare le buche - ha detto -. Chiaramente la colmatura delle buche elimina il pericolo, ma non ripristina il manto stradale. E noi ci stiamo dedicando al rifacimento delle strade, stiamo investendo tutte le risorse che abbiamo e ne stiamo cercando nuove, dobbiamo accelerare il più possibile. Ma eviteremo interventi spot - ha concluso - che di fatto servono solamente per mettere una pezza che poi si riapre dopo qualche mese».

LANZALONE E RAGGI

 

VIRGINIA RAGGI

Quindi inutile continuare a vergare di giallo l’asfalto malato: soldi non ce ne sono, l’obiettivo è rifare daccapo le strade e quindi non ci saranno «interventi spot» che, sì, ridimensionano il rischio per il cittadino (e pure per la sindaca), però non danno risultati stabili nel tempo. In tanti, durante la passeggiata «collaudo» della nuova area pedonale tra largo Goldoni e via delle Convertite, hanno fermato e chiesto a Raggi di far presto a riparare le strade. Poi l’inciampo, forse un segnale.

spray buche roma 3spray buche roma 2giro d'italia roma buchebuche roma 2buche ironia socialspray buche roma 5

Ultimi Dagoreport

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…

giuseppe conte beppe grillo ernesto maria ruffini matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI DUE MANDATI,  LIBERO DA LACCI E STRACCI, GIUSEPPE CONTE POTRA' FINALMENTE ANNUNCIARE, IN VISTA DELLE REGIONALI, L’ACCORDO CON IL PARTITO DI ELLY SCHLEIN – AD AIUTARE I DEM, CONCENTRATI SULLA CREAZIONE DI UN PARTITO DI CENTRO DI STAMPO CATTOLICO ORIENTATO A SINISTRA (MA FUORI DAL PD), C'E' ANCHE RENZI: MAGARI HA FINALMENTE CAPITO DI ESSERE PIÙ UTILE E MENO DIVISIVO COME MANOVRATORE DIETRO LE QUINTE CHE COME LEADER…

alessandro sallusti beppe sala mario calabresi duomo milano

DAGOREPORT – CERCASI UN SINDACO A MISURA DUOMO - A DESTRA NON SANNO CHE PESCI PRENDERE: SALLUSTI PIACE A FRATELLI D’ITALIA MA NON AI FRATELLI BERLUSCONI, CHE LO CONSIDERANO UN “TRADITORE” (IERI AI PIEDI DEL CAVALIERE, OGGI BIOGRAFO DI MELONI) – A SINISTRA, C'E' BEPPE SALA CHE VUOLE IL TERZO MANDATO, CERCANDO DI RECUPERARE IL CONSENSO PERDUTO SUL TEMA DELLA SICUREZZA CITTADINA CON L'ORGANIZZAZIONE DELLE OLIMPIADI DI MILANO-CORTINA 2026 - SI RAFFORZA L’IPOTESI DI CANDIDARE MARIO CALABRESI (IN BARBA ALLE SUE SMENTITE)...

nancy pelosi - donald trump - joe biden - michelle e barack obama

DAGOREPORT – FINALMENTE UNA DONNA CON LE PALLE: MICHELLE OBAMA NON CEDE AI VENTI DI TRUMPISMO E SI RIFIUTA DI PARTECIPARE ALL’INAUGURATION DAY. L’EX FIRST LADY SI ERA GIÀ RIFIUTATA DI ANDARE AL FUNERALE DI JIMMY CARTER: UNA VOLTA SAPUTO CHE AVREBBE DOVUTO POSARE LE CHIAPPONE ACCANTO A QUELLE DI TRUMP, SI È CHIAMATA FUORI – UNA SCELTA DI INDIPENDENZA E FERMEZZA CHE HA UN ENORME VALORE POLITICO, DI FRONTE A UNA SCHIERA DI BANDERUOLE AL VENTO CHE SALGONO SUL CARRO DEL TRUMPONE. E CHE IN FUTURO POTREBBE PAGARE…

giorgia meloni daniela santanche matteo salvini renzi

CHE SUCCEDE ORA CHE DANIELA SANTANCHÈ È STATA RINVIATA A GIUDIZIO PER FALSO IN BILANCIO? NIENTE! PER GIORGIA MELONI UN RIMPASTO È INDIGERIBILE, E PER QUESTO, ALMENO PER ORA, LASCERÀ LA "PITONESSA" AL SUO POSTO - LA DUCETTA TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI: SE ZOMPA UN MINISTRO, LEGA E FORZA ITALIA CHIEDERANNO POLTRONE – IL DAGOREPORT DI DICEMBRE CHE RIVELAVA IL PIANO STUDIATO INSIEME A FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, COME DEL RESTO IL "CAPITONE" PER IL CASO "OPEN ARMS", PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? – IL SUSSULTO DI ELLY SCHLEIN: “MELONI PRETENDA LE DIMISSIONI DI SANTANCHÈ”