QUEST'ESTATE VADO A FARMI INOCULARE A SAN MARINO - MARE, HOTEL, DUE DOSI DI SPUTNIK A 50 EURO E L'IMMUNITÀ È FATTA: COSÌ LO STATO AL CENTRO DEL NOSTRO PAESE APRE AL TURISMO VACCINALE PER TUTTI, TRANNE PER GLI ITALIANI, VISTO CHE COL GOVERNO DRAGHI MANCA UN ACCORDO - LA PRENOTAZIONE DOVRÀ ESSERE DI ALMENO TRE NOTTI PER DUE VOLTE IN 21 GIORNI...
Nad.Fer. per "La Stampa"
Un bagno al mare a qualche decina di chilometri di distanza, magari un buon ristorante. E poi il vaccino anti-Covid. San Marino è pronto a partire con quello che il governo definisce «turismo vaccinale».
Il pacchetto comprende vaccino più hotel e prevede l'iniezione del russo Sputnik, che non è stato riconosciuto dall'Ema. A prezzo tutto sommato modico: sono 50 euro per la doppia dose, a partire dal 17 maggio con prenotazione alberghiera sette giorni prima del soggiorno sul Titano.
Dovrà essere di almeno tre notti per due volte in 21 giorni. Turismo vaccinale aperto a tutti, tranne che agli italiani. Con il governo italiano infatti ancora non c'è un accordo specifico.
La scelta di quale vaccino usare è stata complessa e San Marino sta cercando di affrontarla sul filo della diplomazia internazionale in mezzo a una sorta di "guerra fredda vaccinale".
Nella piccola Repubblica 22 mila persone hanno già ricevuto una dose, altre 14 mila anche il richiamo. Nessuno è ricoverato per Covid. Il segretario di Stato agli Esteri Luca Beccari ha parlato infatti di «neutralità attiva» come da tradizione sanmarinese: «I rapporti bilaterali sono ottimi con Cina, Russia e altri 150 paesi nel mondo».
Anche se «sicuramente il rapporto privilegiato è con l'Italia». Dalla quale San Marino continua comunque a ricevere forniture anche del siero Pfizer, dopo un inizio a rallentatore. Per l'assessore alla Salute dell'Emilia-Romagna Raffaele Donini comunque questa «è la determinazione di uno Stato sovrano. Non possiamo che rispettarla e per certi aspetti apprezzarla».
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