matteo salvini giuseppe conte sergio mattarella

IL QUIRINALE HA MESSO CONTE CON LE SPALLE AL MURO: L'INCONTRO CON SALVINI LO FAI TU O SARÒ COSTRETTO A FARLO IO - “GIUSEPPI”, ORA CHE I SONDAGGI VANNO A GONFIE VELE, NON VUOLE LASCIARE IL PALCOSCENICO AD ALTRI E IL COLLE VUOLE LA "PAX" TRA GOVERNO E OPPOSIZIONE PER ESSERE PIÙ FORTI NELLE TRATTATIVE CON L'EUROPA - NEL VERTICE SI È DISCUSSO ANCHE DEL RUOLO DELLA CINA...

Marco Antonellis per Dagospia

 

Mattarella Salvini

Era ormai tarda serata quando Salvini, Meloni e Tajani hanno varcato il portone di Palazzo Chigi. Un incontro che si è svolto a distanza di sicurezza tra guanti, gel e mascherine. Ma le distanze rimangono grandi anche dal punto di vista politico. "Giuseppi" ha tentennato fino all'ultimo prima di concedersi al centrodestra: "Ora che finalmente i sondaggi vanno a gonfie vele perché dovremmo condividere il palcoscenico con Salvini e magari dargli pure la possibilità di mostrarsi responsabile e di risalire nei sondaggi?".

 

Questi, al di là delle frasi di prammatica, sono i ragionamenti che circolano dalle parti del cerchio magico di Palazzo Chigi. Ragionamenti assolutamente non condivisi dal Colle che, se non ci fosse stato l'incontro di ieri, sarebbe stato "costretto" ad incontrare il centrodestra provocando uno sgradevole quanto inusuale cortocircuito istituzionale. Insomma, caro Conte, o lo fai tu o lo faccio io.

sergio mattarella giuseppe conte 9

 

Ecco perché Giuseppi si è precipitato a convocare Salvini & company. Al Capo dello Stato il dialogo tra maggioranza e opposizione serve per molte ragioni: ridare centralità al parlamento in tempi di crisi ed evitare quanto più possibile le lacerazioni tra Stato e Regioni così come tra imprenditori e sindacati. Ma ce n'è anche un'altra non meno importante e riguarda l'Europa: solo uno stato italiano forte e coeso, in grado di parlare con una voce sola, sarà in grado di farsi valere in Europa. Se l'Italia si mostrerà debole e divisa sarà molto più complicato far valere le proprie ragioni a Bruxelles anche in un momento così delicato.

antonio tajani foto di bacco (1)

 

Ma ieri sera a Chigi si è parlato anche di Cina: "Il pericolo è che la Cina si compri tutto, che una  volta passato il virus ci sia una vera e propria invasione da parte del dragone con il rischio che vengano messi a rischio asset strategici ed equilibri geopolitici" hanno spiegato gli esponenti di Centrodestra. Partita a cui è sensibile anche il Quirinale che con la sua "diplomazia parallela", d'intesa con gli uomini della Farnesina, sta facendo così tanto per far ottenere gli aiuti di cui l'Italia ha  bisogno, dai medici alle mascherine.

 

Inoltre, nell'incontro conclusosi in tarda nottata, la Lega ha chiesto con Durigon, già sottosegretario al Mise, di verificare e fare in modo che le Cig fossero pagate puntualmente a tutti. E con Gualtieri si è parlato anche di soldi: ad un certo punto il ministro discutendo della Germania ha detto che 150 miliardi tedeschi equivalgono a 60 dei nostri. Quindi, visto che il governo ne ha finora messi 25, all'appello ne mancherebbero ancora 35. Sarà questa la cifra che metterà sul piatto della bilancia con il "decreto aprile" Palazzo Chigi?

claudio durigon foto di bacco (1)

 

Ps, ieri Conte quando ha fatto il giro di telefonate per convocare l'incontro con il centrodestra ha chiamato per ultimo Salvini. Il primo è stato Tajani che ha cercato di blandire in tutti i modi: ”Perché tu sei quello ragionevole, capisci il momento è difficile...”.

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”