giuseppe de rita clemente mastella

QUIRINABILE A SUA INSAPUTA - IL RACCONTO DI GIUSEPPE DE RITA: “NEL 2006 MI RITROVAI 19 VOTI AL SECONDO SCRUTINIO. NESSUNO MI AVEVA DETTO ALCUNCHÉ E NAPOLITANO SI ARRABBIO' CON FASSINO - ERA STATO CLEMENTE MASTELLA: MI AVEVA FATTO VOTARE SOLO PER CONTARE I VOTI DI CUI DISPONEVA. È STATO UN PO’ UMILIANTE PER ME SCOPRIRE DI ESSERE  STATO VOTATO NON PER MERITI. SARANNO IN TANTI, CON QUESTO PARLAMENTO, A IMMAGINARE UN METODO MASTELLA. CHI È SICURO DEI PROPRI VOTI IN QUESTO MOMENTO?”

giuseppe de rita

Paolo Conti per il “Corriere della Sera”

 

In Italia può capitare di ritrovarsi votati per la Presidenza della Repubblica, con un’espressione passata alla storia del nostro costume nazionale, “a propria insaputa”. E’ successo nel 2006 al professor Giuseppe De Rita, storica colonna del Censis ed ex presidente del Cnel. 

 

Professor De Rita, torniamo al 9 maggio 2006, secondo scrutinio  di un’elezione che al quarto avrebbe portato, il 10 maggio, Giorgio Napolitano al Quirinale….

“Si, ricordo benissimo. Improvvisamente mi ritrovai quel giorno 19 voti. Non c’era alcuna ragione possibile perché accadesse, non ne sapevo nulla, nessuno mi aveva detto alcunché, l’ho saputo seguendo lo scrutinio come tutti e domandai in giro cosa fosse successo”

 

clemente mastella e la moglie sandra lonardo foto di bacco (2)

E’ riuscito a saperlo? Napolitano era già il candidato dell’Unione e ovviamente dei Democratici di Sinistra: per votarlo si aspettava il quarto scrutinio, era già deciso….

“Guardi, ho saputo con precisione che Napolitano, vedendo quei 19 voti che nessuno aveva previsto,  si era arrabbiato con Piero Fassino, il segretario dei Ds. E che Fassino aveva risposto a Napolitano di non saperne assolutamente niente  nemmeno lui e che avrebbe cercato di capire”.

 

Lei non apparteneva certo alla lista di quei voti attribuiti un po’ per sorridere, come i tre voti per Maria Gabriella di Savoia, la figlia dell’ex re Umberto I.  E Fassino cosa scoprì?

“A forza di chiedere, scoprì di cosa si trattasse: di Clemente Mastella…”

 

giuseppe de rita 4

Ai tempi leader dell’Uder.

“Certo. Mastella lo disse con la massima serenità  a Fassino:  “ho scelto il nome di De Rita per contare i voti di cui dispongo in questa partita per il Quirinale, così posso capire il peso che ho… tutto qui, non vi dovete assolutamente preoccupare”. Clemente Mastella, che è vivo e vegeto, può sicuramente testimoniare in proposito”

 

E lei cosa ha pensato sapendo tutto questo?

“Beh, lo ammetto, è stato un po’ umiliante per me scoprire di essere  stato votato non per meriti ma per permettere a Mastella e ai suoi di contarsi. Qualsiasi nome sarebbe andato bene”

 

Ma lei è non è un nome qualsiasi…

“Diciamo che per l’elettorato mastelliano non creavo alcun problema, per procedere a questa conta di votI: quanti siamo veramente? votiamo De Rita per capirlo!”

clemente mastella 2

 

Magari, chissà, ci sarà un bis per lei nel 2022.

“Ma no, è stata una sorta di congiunzione astrale irripetibile. Piuttosto penso che saranno in tanti, con questo Parlamento, a immaginare un metodo Mastella. Chi è sicuro dei propri voti in questo momento?”

 

Deluso per non essere stato davvero eletto, magari per caso?

“A ciascuno il proprio lavoro...”

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?