TUTTI GLI UOMINI DI VIRGINIA - DOPO MARRA, LA RAGGI SILURA ANCHE SALVATORE ROMEO: “HO SBAGLIATO A FIDARMI. GLI DICO DI CAMBIARE SUBITO IL BENEFICIARIO DELLA POLIZZA” - BEPPE GRILLO BLINDA LA SUA COCCA PUBBLICANDO UN SONETTO SUL BLOG: “ER SINNACO NUN SE TOCCA...”
1 - "HO SBAGLIATO A FIDARMI" COSÌ FINISCE IL LEGAME TRA LA SINDACA E SALVATORE
Giuseppe Scarpa per “la Repubblica”
SALVATORE ROMEO E VIRGINIA RAGGI
«Virginia ha detto che si fa così», affermava lui nelle riunioni a cui partecipava. «Sentiamo cosa ne pensa Salvatore», faceva lei quando le si presentava davanti una questione delicata. Virginia e Salvatore. Raggi e Romeo. I due sono stati inseparabili per mesi. L'altro ieri, all' uscita dall' interrogatorio fiume davanti ai pm, la sindaca non ha minimamente pensato di chiamare l' ex capo della sua segreteria, allontanato dopo l' arresto di Raffaele Marra.
«Ero arrabbiata. Ci hanno parlato i miei legali», ha spiegato gelida ieri sera in tv. Per poi aggiungere, a proposito della polizza: «La cosa più spiacevole è che non ne sono stata informata. Ora, se mi sta guardando, gli dico di cambiare subito il beneficiario. Solo l' idea mi mette l'ansia».
virginia raggi sul tetto del comune con salvatore romeo
È la fine di un sodalizio che andava avanti da anni, da quando nel 2013 Romeo, funzionario comunale, esperto di aziende partecipate e, soprattutto, militante 5 Stelle dell' VIII Municipio (lo stesso di Daniele Frongia) si avvicina al gruppo consiliare eletto all' opposizione di Ignazio Marino.
«Nel tempo il rapporto si è consolidato e tra noi quattro (ex consiglieri, ndr) è nata una amicizia e una stima reciproca. Ci ha molto aiutato». Consigli, dritte, documenti, trucchi della macchina capitolina: Romeo diventa il punto di riferimento dei 5 Stelle in Campidoglio a tal punto che la scorsa primavera tiene addirittura "seminari" di lavoro sul bilancio ai futuri consiglieri comunali.
salvatore romeo e raffaele marra al compleanno di pieremilio sammarco
«Ci stavamo preparando a vincere le elezioni», dice oggi la Raggi. Che, però, a questo punto non può più difendere il suo (ex) fedelissimo, quello che il giorno dopo la vittoria elettorale entrava in Campidoglio fermando i dirigenti e dicendo loro: «Abbiamo vinto, abbiamo vinto. Lei per chi ha votato?».
L'altra notte, mentre Raggi era sotto interrogatorio, lui ha avuto un piccolo malore da stress ed è corso in ospedale. Ma dalla sindaca né un messaggio né una telefonata. Così come già con Marra, Raggi è costretta a scaricare pure lui, «Salvatore », che ha la colpa di aver introdotto proprio l'ex capo del personale (a Regina Coeli dal 16 dicembre) nello staff della futura sindaca. «È umano e fisiologico mettersi vicino persone che si conoscono. Questo è il motivo per cui mi fidai di Marra e Romeo. Col senno di poi, sbagliando».
L'errore (insistito nonostante le numerose voci contrarie dentro e fuori l' M5S) continua per mesi. Con i due dipendenti capitolini e con Frongia, la sindaca battezza la chat "Quattro amici al bar". Una conversazione ormai chiusa che, però, "parla" ancora, grazie al telefonino di Marra, sequestrato dalla procura. In un passaggio, i tre uomini esultano così dopo la cacciata dell'ex capo di gabinetto, la magistrata Carla Raineri, entrata in rotta di collisione con Marra e Romeo: «Sono partiti i fuochi d' artificio», scrivono. Aggiungendo: «Sono tutto eccitato».
«A me non eccita più nulla», la replica. «Allora ti consiglio una visita dall' urologo. Hai la prostatite», la conclusione. Nella conversazione, sempre sul caso-Raineri, è la Raggi a rivendicare di aver sollecitato Anac per avere, nel più breve tempo possibile, un parere sulla nomina del suo capo di gabinetto. Un altro modo per tenere unito il suo "Raggio magico" che ha perso due componenti su 4 e finora è stato solo fonte di guai.
2 - ROMEO IN OSPEDALE, STRESS DA POLIZZA
L.D.A. per “La Repubblica - Edizione Roma”
«È vero, ma ora sto bene. Non posso parlare, sono con il mio avvocato». La chiamata si interrompe così, con Salvatore Romeo lasciato a un lungo faccia a faccia con il legale di fiducia e il racconto di una notte convulsa. Giovedì, raggiunto nel corso di una riunione dalla notizia sul caso polizze, l' ex capo della segreteria politica della sindaca Virginia Raggi ha concluso la giornata più lunga in ospedale. Un malore improvviso, nulla più che un fastidio passeggero. Ma comunque capace di fiaccare l' uomo finito per 24 ore nel mirino della procura per i due contratti da 3mila e 30mila euro intestati all' inquilina del Campidoglio. Causale: "Relazione personale".
Passato lo spavento, a far riprendere colore a Romeo ieri sono arrivati gli stessi pm che lo avevano fatto piombare nell' imbarazzo. «Nessun reato, nessun collegamento con la promozione, nessun interrogatorio in vista», hanno sentenziato i magistrati dopo aver passato al setaccio i conti del militante M5S e fedelissimo di Virginia Raggi che aveva visto passare il suo stipendio da 39mila a 110mila euro, entrando nello staff della prima cittadina.
SALVATORE ROMEO E VIRGINIA RAGGI
Qualche altro secondo per riprendere fiato e coraggio. Poi dritto sui social, croce e delizia pentastellata: «Ho stipulato diverse polizze vita - è la difesa di Romeo - perché offrivano un rendimento certo. Questi prodotti finanziari prevedono l' indicazione di un beneficiario in caso di morte del contraente». Senza moglie e figli, Romeo ha scelto per intestatari l' ex compagna Alessandra Bonaccorsi e i compagni del Movimento.
«Le persone che più stimo», sottolinea su Facebook il dipendente comunale ora tornato al dipartimento Partecipate. Tra loro anche Virginia Raggi «per una grande amicizia nei suoi confronti». Ultime precisazioni 2.0: «La sindaca, come tutti gli altri beneficiari, non era a conoscenza del mio operato fino a ieri. E non c' è stata e non c' è alcuna relazione tra me e Virginia Raggi». Parola di (ex) segretario. Ora scaricato come Marra: «Io credo che lui abbia commesso - ha concluso ieri la sindaca a Bersaglio Mobile - una grande leggerezza e lo critico per non avermi informato».
3 - GRILLO: "ER SINNACO NUN SE TOCCA"
Arriva in puro dialetto romanesco il sostengo del blog di Beppe Grillo alla sindaca di Roma Virginia Raggi, dopo l'ennesima bufera che ha travolto la prima cittadina della Capitale. Questa mattina campeggiano infatti sul sito del leader del Movimento i versi di un 'sonetto' scritto per la sindaca da un elettore romano e postati sulla sua pagina Fb. "Er sinnaco de Roma nun se tocca".
"Dar primo giorno dopo l'elezzione, l'hanno accerchiata dandoje er tormento, io ciò 'n idea de tutta a situazzione, s'è messa contro quelli der cemento. Sò entrati prepotenti ner privato, vorebbero costrignela a la resa. Quarcuno ha fatto i conti e s'è sbajato" scrive Antonio Ventrone già autore di un altro sonetto ispirato tuttavia a Renzi e intitolato 'Nun vali niente' ("Pe quelli come 'tte ce vò er garante, stai co li frati mentre zappi l'orto, tu dichi e fai er contrario è na costante, vòi sempre avè raggione e l'antri torto").
"Virginia è onesta e pure preparata er popolo ha capito, de chi fidasse sippure tutti l'antri, sò in parata faremo tornà i sordi ne le casse", si legge nel testo. E conclude: "Fate attenzione quindi 'brava' gente, er sinnaco de Roma nun se tocca, er popolo ha votato e nun se pente. In verità ve dico: 'Puliteve la bocca'".
La linea del Movimento, quindi, resta quella tracciata nei giorni scorsi: difesa a oltranza, perché la sindaca sarebbe innocente. Non sapeva nulla della polizza stipulata da Salvatore Romeo.