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GIRAMENTO DI MELONI - LA “DUCETTA” TUONA CONTRO L’ESCLUSIONE DI “FRATELLI D’ITALIA” DAL CDA DELLA RAI: “UNA VIOLAZIONE SENZA PRECEDENTI DELLE PIÙ BANALI NORME DEL PLURALISMO”. DEVE RINGRAZIARE I SUOI "ALLEATI" SALVINI E BERLUSCONI, CHE HANNO SEGATO IL SUO UOMO, GIAMPAOLO ROSSI - “MI DISPIACE CHE LE MASSIME CARICHE ISTITUZIONALI, A PARTIRE DAL PRESIDENTE MATTARELLA, NON ABBIANO RITENUTO DI INTERVENIRE"
(ANSA) - PESCARA, 15 LUG - "Una violazione senza precedenti delle più banali norme del pluralismo. La televisione di Stato è pagata con i soldi di tutti gli italiani. Oggi si stima che il 20% di quegli italiani voti per FdI e FdI non ha alcuna presenza o rappresentanza né nel cda della Rai né alla presidenza della commissione di vigilanza Rai che di prassi spetta all'opposizione".
Lo dice, a margine della presentazione del suo libro a Pescara, Giorgia Meloni, a proposito della nomina del nuovo cda Rai, parlando di "decisione scandalosa. Mi dispiace che le massime cariche istituzionali, a partire dal presidente Mattarella, non abbiano ritenuto di intervenire".
GIORGIA MELONI CON MATTEO SALVINI SULLO SFONDO
"Quando si picconano pezzi fondamentali della tenuta delle nostre istituzioni democratiche diventano precedenti: quel precedente oggi lo paga Fratelli d'Italia e domani lo può pagare qualcun altro", afferma la leader di FdI.
"L'unico partito di opposizione - aggiunge - non viene rappresentato per la prima volta nella storia d'Italia e io credo che questo sia un problema di tutti, non solo di Fratelli d'Italia. Mi dispiace che questa cosa sia accaduta nel silenzio generale". "Ha deciso il parlamento, hanno deciso i partiti - prosegue - Hanno deciso che l'unica opposizione italiana attualmente e il principale partito stimato italiano è escluso dal servizio pubblico, pagato da tutti gli italiani. Che lo abbia deciso o non l'abbia deciso il Parlamento - conclude Meloni - rimane una decisione scandalosa".
BORDELLO RAI – I GRILLINI IN MODALITÀ DI MAIO SFANCULANO LA SCELTA DI CONTE, SALVINI E RONZULLI SEGANO L’UOMO DELLA MELONI, E CHI RISCHIA DI PRENDERLO IN QUEL POSTO È DRAGHI: ALLA SOLDI POTREBBE MANCARE LA MAGGIORANZA DEI DUE TERZI NECESSARIA A RATIFICARNE LA NOMINA A PRESIDENTE DELLA TV PUBBLICA. COMPLICE, ANCHE, IL MALUMORE IN CASA 5S: FU DIFATTI LA EX CEO DI DISCOVERY A TRATTARE L'ACQUISTO DEL FAMOSO DOCUMENTARIO ‘FIRENZE SECONDO ME’ REALIZZATO DA RENZI - SE LA SOLDI VERRÀ IMPALLINATA IN VIGILANZA, SIMONA AGNES POTRÀ RIENTRARE IN CORSA. ED ESSERE INCORONATA LEI PRESIDENTE
steve bannon alla biblioteca angelica di roma con giampaolo rossi
MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI