sangiuliano salvini spadafora matano

RAI, DI TUTTO DI PUS - LA LEGA PUNTA ALLA DIREZIONE DEL TG1 CON GENNARO SANGIULIANO E RAIUNO POTREBBE FINIRE A MARCELLO CIANNAMEA - TEODOLI PASSEREBBE ALLA DIREZIONE DEI PALINSESTI - ALBERTO MATANO E’ IN ODORE DI TG2 CHE POTREBBE ANDARE ANCHE A MARIO GIORDANO - IL COMUNICATO ANTI-SALVINI DEL CDR DEL TG2

1 - ORA LA LEGA PUNTA SUL TG1, IN CORSA SANGIULIANO E I 5 STELLE IN CAMBIO VOGLIONO LA GUIDA DELLA RETE

Alessandro Trocino per il “Corriere della Sera”

GENNARO SANGIULIANO CON SALVINI E Giuseppe Malara

 

Le nomine dei tg, com' è noto, sono di competenza dell' amministratore delegato, Fabrizio Salini. E così sarà. Anche se il margine di manovra sarà decisamente limitato, visto che i partiti, nello specifico M5S e Lega, stanno trattando riservatamente da giorni per comporre un pacchetto di nomine equilibrato, dove naturalmente l' armonia da trovare è di potere e riguarda i rapporti di forza interni alla maggioranza.

 

Per questo, se la presidenza della Rai, salvo contrordini della Commissione di Vigilanza, è andata in quota Lega e l' amministratore delegato, ruolo ben più pesante, è finito a un uomo stimato dal Movimento 5 Stelle, l' altra pedina fondamentale, quella del Tg1, dovrebbe a questo punto finire al Carroccio. Anche se le cose non sono così semplici e il manuale Cencelli contempla anche capitoli esterni alla Rai, come le Fs.

 

vincenzo spadafora e alberto matano

Nelle ultime ore i 5 Stelle si sarebbero convinti a mollare alla Lega la direzione del Tg1 in cambio della direzione della rete. Ruolo che consentirebbe il controllo strategico di programmi utili a influenzare l' opinione pubblica, come «La vita in diretta». In questo schema, al Tg1 potrebbe andare Gennaro Sangiuliano (molto apprezzato da Salvini). La rete potrebbe essere affidata invece a Marcello Ciannamea, che era in lizza per diventare ad. L' attuale direttore di Raiuno, Angelo Teodoli, passerebbe alla direzione dei palinsesti.

 

Alberto Matano (apprezzato da M5S) potrebbe essere utilizzato per la conduzione di un programma oppure potrebbe finire alla direzione del Tg2. Ma qui c' è un' altra variabile. Perché il trionfalismo della «rivoluzione culturale» della nuova Rai, proclamata via Twitter da Di Maio, deve fare i conti con la Commissione di Vigilanza. Forza Italia tratta con Gianni Letta per capire se è il caso o meno di dare il via libera al presidente Foa. Che ha diretto il sito web del Giornale, di proprietà della famiglia Berlusconi.

ANGELO TEODOLI

 

La direzione di una rete a una personalità vicina a Forza Italia, e la promessa di tenere basso il livello di ostilità verso Mediaset, potrebbe convincere gli azzurri ad abbassare la guardia e a dare i loro voti a Foa. In quel caso, alla direzione del Tg2 potrebbe finire Mario Giordano, sponsorizzato dalla Lega, non sgradito a M5S per le battaglie contro gli sprechi e la (ormai ex) Casta, ma soprattutto apprezzato da Berlusconi.

 

alessandro giuli

In alternativa, al Tg2 si fa il nome di Alessandro Giuli, studi in filosofia, ex condirettore del Foglio, direttore di Tempi e poi autore televisivo e collaboratore di Libero e dell' Inkiesta. L'area culturale è quella di destra e la nuova Lega sovranista lo apprezza. Così come apprezza Luca Mazzà, che litigò con Massimo Giannini ai tempi di Ballarò: il motivo, si disse, era l' eccessivo anti renzismo della trasmissione. Ma i tempi cambiano, ora Salvini apprezza e Mazzà potrebbe essere confermato alla guida del Tg3.

 

Ma la partita è ancora lunga e i protagonisti non hanno fretta (Antonio Campo Dall' Orto ci mise un anno prima di procedere alle nomine). C' è anche da valutare l' innesto di esterni, che potrebbe provocare problemi con Anac e Corte dei Conti. E non è un caso che un comunicato del Cdr del Tg2, oltre a chiedere un' informazione «che non assecondi il racconto dell' odio», chiede un direttore interno: «In Rai ci sono oltre 1.700 giornalisti, non è necessario andare lontano per trovare le professionalità per una direzione».

MARIO GIORDANO

 

2 - RAI: CDR TG2, VOGLIAMO SOLO CONTINUARE A FARE DOMANDE

(ANSA) - ''Il Tg2 si riconosce nella citazione manzoniana del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il rischio oggi è quello di un'informazione che assecondi un racconto dell'Italia dove prevale l'odio. Abbiamo bisogno invece di continuare a raccontare (e faticosamente in questi anni abbiamo provato a farlo) un Paese e i suoi problemi. Di fare le domande ai politici, anche le seconde, e non raccogliere solo in sequenza le loro dichiarazioni''. Lo scrive il Comitato di redazione del Tg2 in una nota.

tg2

 

''Questo semmai chiediamo alla nuova Rai - questo vorremmo che i nuovi vertici ci aiutassero a fare - non l'ennesima girandola di direttori più graditi al governo di turno.

L'Osservatorio di Pavia - aggiunge la rappresentanza sindacale dei giornalisti della testata - ha riconosciuto il Tg2 come il telegiornale più equilibrato e obiettivo. In Rai ci sono oltre 1700 giornalisti, non è necessario andare lontano per trovare le professionalità per una Direzione. Ricordiamo infine ai nuovi vertici aziendali che il Tg2 ha già una Direttrice. Ciò che chiediamo è il rispetto del nostro Dna''.

IDA COLUCCI

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…

trump musk xi

DAGOREPORT – DONALD TRUMP HA IN CANNA DUE ORDINI ESECUTIVI BOMBASTICI, CHE FIRMERÀ IL GIORNO DOPO L’INAUGURAZIONE: IL PRIMO INAUGURERÀ LA DEPORTAZIONE DI 9,5 MILIONI DI IMMIGRATI. MA IL SECONDO È ANCORA PIÙ BOMBASTICO: L’IMPOSIZIONE DEI DAZI SUI PRODOTTI CINESI - UN CLASSICO TRUMPIANO: DARE UNA RANDELLATA E POI COSTRINGERE L’INTERLOCUTORE A TRATTARE DA UNA POSIZIONE DI DEBOLEZZA. MA COME REAGIRÀ XI JINPING? CHISSÀ CHE AL DRAGONE NON VENGA IN MENTE DI CHIUDERE, PER LA GIOIA DI ELON MUSK, LE MEGAFABBRICHE DI TESLA A SHANGHAI…

salvini romeo

DAGOREPORT - CHI L'AVREBBE MAI DETTO: MASSIMILIANO ROMEO È IL PROTAGONISTA INDISCUSSO DELLA LEGA DI FINE 2024 - EX FEDELISSIMO DEL “CAPITONE”, È STATO L’UNICO A ESPORSI CONTRO IL SEGRETARIO, E OTTENERE LA LEADERSHIP IN LOMBARDIA – DOPO LA SUA SFIDA VINTA, ANCHE FEDRIGA È USCITO ALLO SCOPERTO CANNONEGGIANDO CONTRO L’EVENTUALE RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE - CHE SUCCEDERÀ AL CONGRESSO? NIENTE: SALVINI HA IN MANO LA MAGGIORANZA DEI DELEGATI, E L’ASSEMBLEA AVRÀ CARATTERE PROGRAMMATICO. MA LA DISSIDENZA CRESCE…