MAI DIRE TELEKABUL! RAITRE RISPONDE ALLA CHIAMATA ALLE ARMI DI LETTA E BERSANI CONTRO RENZACCIO: IL BERSANIANO GOTOR IMPAZZA DAPPERTUTTO E FLORIS FA LA QUINTA COLONNA LETTIANA
1 - RAITRE IN TRINCEA CONTRO RENZACCIO
La conferma della chiamata alle armi è arrivata ieri. Quando Enrico Letta ha fatto il suo ingresso nell'aula di Montecitorio per andare ad abbracciare Pierluigi Bersani, il messaggio è stato chiaro: inizia la guerra di trincea contro Matteo Renzi. Il duetto, ampiamente preparato dai due, come conferma Fabio Martini su "La Stampa", è il segnale della dichiarazione di guerra. E Raitre, i cui vertici sono stati nominati in epoca Culatello, ha risposto subito "presente".
Nei giorni in cui Renzi si è preso la ribalta con i suoi interventi a Senato e Camera, nella terza rete la vera star è stata lo sconosciuto Miguel Gotor. L'ex consigliere della segreteria Bersani è stato intervistato ieri al Tg3 e stamattina è sbarcato ad "Agorà " con il mandato di sparare sulla nomina della "berlusconiana" Federica Guidi al ministero dello Sviluppo economico.
Altro fortino dei bersanian-lettiani si è rivelato "Ballarò". Giovanni Floris per due sere ha bastonato il neogoverno sui Bot, ha indugiato sulla presenza di vecchi esponenti del governo Letta nel nuovo esecutivo, ha messo sulla graticola un mostro sacro della sinistra (e della stessa trasmissione di Raitre) come Giuliano Poletti sulla questione del conflitto di interessi. E infine, ultimo sgarbo per Matteuccio, dopo averlo incalzato come un Brunetta qualunque, Floris ha confinato l'intervista esclusiva al neopremier solo a fine trasmissione.
2 - RAI: BONACCORSI (PD), SINGOLARE COPERTURA TERZA RETE SU NUOVO GOVERNO
(Adnkronos) - "In questi giorni Raitre sta proponendo un modo singolare di coprire l'insediamento del nuovo governo, che non appare un servizio utile ed efficace per i telespettatori. Che succede alla terza rete del servizio pubblico, negli ultimi anni sempre all'avanguardia sull'informazione?".
Lo afferma la deputata del Pd Lorenza Bonaccorsi, componente della commissione Telecomunicazioni della Camera. "I telespettatori hanno assistito a trasmissioni e notiziari di tutte le fasce orarie -argomenta Bonaccorsi- che hanno dato massima risonanza a singoli senatori del Pd, fino a ieri sconosciuti al grande pubblico, divenuti improvvisamente di grande interesse per le critiche preventive al nuovo governo, a cui pure hanno votato si' in aula.
Alcuni approfondimenti, pur proponendo sondaggi che danno la fiducia nel nuovo esecutivo al 60% e la speranza degli italiani in Matteo Renzi ben oltre la meta' degli elettori, hanno mostrato una predilezione per polemiche e attacchi, anche nelle interviste al governo". "I cittadini mostrano in grande maggioranza di credere alla novita' di Matteo Renzi e ai suoi impegni per il futuro. Dal servizio pubblico, e da Raitre in particolare, e' lecito attendersi maggiore attenzione alle attese delle persone, invece di speculare su polemiche da vecchia politica che interessano piu' gli addetti ai lavori del pubblico", conclude Bonaccorsi.
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