fabio rampelli giorgia arianna meloni

RAMPELLI E RANCORI D’ITALIA: LE MELONI? DUE "GABBIANELLE" LE HO INVENTATO IO! E SE FDI ESISTE, E' GRAZIE A ME! - ''GIORGIA STUDIAVA, STUDIAVA E CHE DIVENTASSE PREMIER ERA IL MIO SOGNO INCONFESSABILE" - "ARIANNA PER 11 ANNI È STATA CAPO DELLA MIA SEGRETERIA" - RIMPROVERA LA DUCETTA: “NON CREDO AL COMPLOTTO DEI GIUDICI CONTRO GIORGIA, PERCHÉ LA DESTRA RISPETTA LA MAGISTRATURA” – IL “GABBIANO-IN-CHIEF”, CHE FU FATTO FUORI PRIMA DA FINI E POI MESSO ALL'ANGOLO DA FDI,  ASSESTA SGANASSONI ALLA MELONA INGRATA: “LE ENORMI RESPONSABILITÀ DI OGGI L’HANNO RESA MOLTO PIÙ RAZIONALE E AUTOREVOLE DI IERI E ANCHE PIÙ ACCENTRATRICE” – COLPO DEL KO: "MI RICONOSCO IN UN ANTIFASCISMO CHE HA RIPORTATO LA DEMOCRAZIA IN ITALIA" - MESSAGGIO FINALE ALLE SORELLE (E ALLA FIAMMA MAGICA): IO CI SONO, PRONTO A DIFENDERVI...

fabio rampelli

Estratto dell’articolo di Stefano Cappellini per “la Repubblica”

 

Fabio Rampelli, lei all’inizio degli anni Novanta era il capo della corrente dei Gabbiani nel Movimento sociale italiano e Giorgia Meloni una sua giovanissima seguace. L’avrebbe mai immaginata un giorno a Palazzo Chigi?

«Sì, era un sogno inconfessabile per il quale ho lavorato incessantemente, ho cambiato l’idea della politica di un intero movimento per provarci».

 

Cambiato cosa?

GIORGIA MELONI E FABIO RAMPELLI

«Il nostro era un mondo bello ma incapacitante, si crogiolava nello sconfittismo eroico, sfiorando il nichilismo. Io sono figlio degli anni ‘70, i ragazzi uccisi hanno segnato la mia adolescenza e li porterò sempre con me.

 

Poi, di fronte al corpo esanime di Paolo Di Nella, decisi che l’unica risposta a tanto dolore potesse essere solo la vittoria. Muoio ma vinco. Da quel giorno, 9 febbraio 1983, è stata un’esplosione di vitalità e speranza. E abbiamo vinto. È lui, Paolo Di Nella, il capo delegazione di FdI al governo».

 

GIANFRANCO FINI - FABIO RAMPELLI

In cosa Meloni è cambiata e in cosa è uguale a trent’anni fa?

«La tenacia e la voglia di dare il massimo non sono cambiate. Giorgia anche allora studiava, studiava, doveva essere performante in qualsiasi occasione e questo generava anche un po’ di risentimento verso di me per le responsabilità che le attribuivo a discapito della sua serenità. Ne è valsa la pena. Le enormi responsabilità di oggi certamente l’hanno resa molto più razionale e autorevole di ieri e […] anche più accentratrice».

 

Tanto che oggi il partito è in mano sua e della sorella Arianna.

«[…] vista dall’interno non c’è alcuna stranezza. Arianna ha una storia limpida di impegno e militanza, è stata per 11 anni capo della mia segreteria politica e anche ora ha assunto un ruolo di struttura, non di governo».

 

GIORGIA E ARIANNA MELONI

Crede alla teoria del complotto giudiziario contro la sorella della presidente del Consiglio?

«No, perché ho molto rispetto della magistratura, come tutta la destra. Sarebbe inquietante se fosse vero che c’è una indagine su di lei solo per colpire il presidente del Consiglio».

 

Ora il capo è Meloni. Si dice da anni che i suoi rapporti con lei non sono più felici come un tempo.

«Leggenda alimentata dal fatto che non sono ministro, ma non penso di aver bisogno di esserlo per contare qualcosa in un partito che ho inventato. La storia di Rampelli capo dell’opposizione interna è una balla siderale. Sono il fondatore della comunità politica e umana che ha costruito […] la svolta dalla quale la stessa premier proviene e che ha reso possibile la fondazione di FdI. Non posso oppormi a me stesso».

 

[…] Non si riconosce nell’etichetta di destra?

fabio rampelli urla presente alla commemorazione per paolo di nella

«Oggi mi piace di più, all’epoca mi stava stretta. La destra era considerata reazionaria, nostalgica, capitalista. Oggi siamo percepiti come destra sociale e popolare, radicati nelle periferie, distanti dai diktat della finanza e vicini al ceto medio, ai nuovi poveri e al mondo della produzione».

 

Ha mai fatto a botte per politica?

«Mi hanno massacrato di botte, qualche ceffone fuori scuola l’avrò pure dato ma per difendermi. I “compagni” della mia scuola però mi volevano bene e mi proteggevano, con alterne fortune. Ho scoperto l’ultimo giorno di liceo che Roberta, leader degli studenti di sinistra, era innamorata di me. Me lo scrisse dietro la foto di gruppo e mi prese un colpo».

 

PAOLO DI NELLA

[…] Fratelli d’Italia e il passato postfascista, un nodo irrisolto.

« I conti con il passato sono stati fatti davvero, profondi e definitivi. Noi abbiamo storicizzato il fascismo».

 

Una storicizzazione che non impedisce a molti militanti di FdI di coltivare il mito di Mussolini.

«Se qualcuno coltiva idee neofasciste con atteggiamenti folcloristici o si redime o viene messo alla porta».

 

I busti di Mussolini in casa li definirebbe folclore?

«La nostalgia è sentimento nobile, trasferita in politica diventa folclore».

 

Si definirebbe antifascista?

«C’è un antifascismo che ha contribuito a riportare la pace e la democrazia in Italia, cancellate dal nazismo e dal fascismo, dalla guerra, dall’orrore delle leggi razziali. In quello mi riconosco. C’è un antifascismo che voleva portare l’Italia sotto un’altra dittatura, quella di ispirazione sovietica, che ha generato la lotta armata negli anni ’70. Quello lo ripudio e lo combatto».

GIORGIA MELONI - GIULIANO CASTELLINO - ACCA LARENTIA

 

La fondazione di Alleanza nazionale ha dato un contributo per l’acquisto dei locali della ex sezione missina di Acca Larenzia […].

«Ad Acca Larenzia sono stati uccisi dal terrorismo di sinistra tre ragazzi innocenti di vent’anni, iscritti al Msi, partito presente in Parlamento. Tutti dovrebbero ringraziare la Fondazione perché quel luogo di dolore […] non diventerà un mini-market».

 

E i soldi all’associazione No Vax vicina a Forza Nuova?

«L’unico legame della fondazione con Forza Nuova è lo sfratto esecutivo da un immobile che aveva abusivamente occupato a Roma».

 

giorgia meloni giovane elogia mussolini

Cosa pensa delle uscite del generale Vannacci?

«Sono per la separazione delle carriere, Vannacci è stato un ottimo generale. La politica è un’altra cosa».

 

[…]  Un errore che non rifarebbe?

«Cercare parcheggio mentre mio padre moriva».

UNA GIOVANE GIORGIA MELONIFABIO RAMPELLI IN VERSIONE NATALIZIAGIORGIA MELONI CON LA SORELLA ARIANNAPAOLO VIVE - LA SCRITTA PER PAOLO DI NELLA A VIALE LIBIAroberto vannacciFABIO RAMPELLI QUANDO NUOTAVAGIORGIA MELONI FABIO RAMPELLI FASCIO TUTTO IO - VIGNETTA BY MACONDO giorgia arianna meloni FABIO RAMPELLI giorgia arianna meloniGIORGIA MELONI - ALESSANDRO SALLUSTI - ARIANNA MELONI - MEME BY EDOARDO BARALDI meloni la russagiorgia arianna meloniFABIO RAMPELLI CON L OMBRELLO A MONTECITORIO IL SILENZIO DI GIORGIA MELONI SU ACCA LARENTIA - VIGNETTA BY ELLEKAPPA. enrico michetti fabio rampelli FABIO RAMPELLIfabio rampelli giorgia meloni ignazio la russagiorgia meloni esce da casa della sorella arianna - foto diva e donnagiorgia arianna meloniFABIO RAMPELLI TOGLIE LA BANDIERA DELLA UE DAL SUO STUDIOfabio rampelli ai funerali di andrea augello

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...