titty astarita eleonora ferri

RAZZISTI AL CONTRARIO – LA CALCIATRICE TITTY ASTARITA SI CANDIDA CON LA LEGA E LA SQUADRA LA ESPELLE - LA SOLIDARIETÀ DELLE COMPAGNE, MENTRE IL PRESIDENTE DIFENDE LA SCELTA: “O CON NOI O CON SALVINI” – E A LODI UNA CONSIGLIERA DEL CARROCCIO DENUNCIA DI ESSERE STATA DISCRIMINATA DALLA CROCE ROSSA LOCALE: “CHI VOTA LEGA QUI DENTRO NON CI PUÒ STARE”

1 – AfroNapoli, calciatrice fuori dal team perché candidata con la Lega: le compagne protestano perché "ingiusto"

Da www.tgcom24.mediaset.it

 

titty astarita

Titty Astarita è candidata alle comunali di Marano (Napoli) nel centrodestra e sostiene il sindaco Pezzella con la Lega di Matteo Salvini. La Astarita è il capitano della squadra di calcio femminile AfroNapoli, impegnata da sempre in campagne anti-razziste, e ora è stata messa fuori dal team proprio per la sua candidatura. Le compagne domenica hanno deciso di non giocare, in segno di protesta, contro l'avversaria Dream Team, per la Coppa Campania. Le ragazze chiedono al presidente Gargiulo di fare un passo indietro: "E' un atto discriminatorio".

 

titty astarita

Calciatrici: "Siamo con il nostro capitano, è stata discriminata" - La scelta di non giocare è stata "assunta all'unanimità", hanno affermato le calciatrici in un comunicato. "Ed è dovuta al grave episodio di discriminazione nei confronti del capitano Concetta Astarita esclusa dalla squadra per motivi politici - hanno spiegato -. Ricordando che lo sport dovrebbe essere apartitico e apolitico, la squadra esprime solidarietà al proprio capitano".

 

titty astarita 3

La replica del presidente dell'AfroNapoli: "O con noi o con Salvini" - Il braccio di ferro con la presidenza dell'AfroNapoli continua. Il presidente Gargiulo ha fatto sapere che non ha nessuna intenzione di fare alcun passo indietro. "Abbiamo sempre contestato l’operato del ministro Salvini - ha affermato - che chiude i porti e fa morire la gente a mare, che fa arrestare il sindaco di Riace e vuole deportare gli immigrati. Quindi non abbiamo avuto alcun dubbio sulla nostra scelta. Deve far chiarezza la ragazza, non noi. Lei può fare ciò che vuole, ma non giocare nella nostra squadra. Accuse di razzismo al contrario per l’esclusione? Mica stiamo stroncando una carriera a una calciatrice. Lei è libera di andare a giocare ovunque".

titty astarita 2

 

Titty Astarita: "Politica sia messa fuori dal calcio" - Il capitano Titty Astarita ha lanciato un appello ai vertici della società affinché questa situazione possa essere risolta perché la politica non ha nulla a che fare con lo sport. "Visto che la società sposa un progetto politico diverso dal mio, ha deciso di mettermi fuori squadra qualora io non ritirassi la mia candidatura. Ho ricevuto la solidarietà di tutta la mia squadra, che ha deciso di non scendere in campo", ha detto la calciatrice aggiungendo: "Faccio un appello alla società e agli organi competenti affinché questa situazione si possa risolvere. Il calcio deve restare fuori dalla politica, deve essere solo divertimento".

titty astarita 1

 

"Non sposo le politiche di Salvini e non farei un selfie con lui" - "Quando mi hanno detto che avrei dovuto scegliere sono rimasta senza parole. Mi sono candidata con una lista civica, non sposo le politiche di Salvini e non mi farei un selfie con lui", ha aggiunto Titty Astarita. "Avrei capito se mi avessero chiesto di restituire la fascia di capitano, non mi aspettavo mi chiedessero di ritirare la candidatura per restare", ha concluso.

 

 

2 – "SE VOTI LEGA QUI NON PUOI STARE". LEGHISTA DENUNCIA: "DISCRIMINATA IN CROCE ROSSA"

Claudio Cartaldo per www.ilgiornale.it

 

titty astarita eleonora ferri

Non solo il caso della calciatrice salviniana, messa fuori rosa dall’AfroNapoli perché candidata alle elezioni insieme alla Lega. Ora un caso di “razzismo al contrario” arriverebbe da Lodi, città al centro delle polemiche per la questione mense scolastiche per i bimbi stranieri.

 

Qui, infatti, una volontaria della Croce Rossa locale, Eleonora Ferri, si sarebbe sentita dire da una sua istruttrice che “chi vota Lega qui dentro non ci può stare”. È stata lei stessa, consigliera comunale del Carroccio, a denunciarlo in una lettera spedita al presidente della Cri e ai responsabili regionali e provinciali.

 

eleonora ferri

“Gentili Presidenti - si legge nella missiva - vi scrivo per denunciare un fatto che mi ha lasciata davvero senza parole, accaduto giovedì 11 ottobre a Lodi, durante la seconda lezione di formazione del Corso Base per diventare volontario di Croce Rossa Italiana”. E ancora: una istruttrice – spiega la Ferri, come riporta Affaritaliani - "stava tenendo una lezione avente come tema principale l’area Socio Sanitaria. Durante la spiegazione, facendo riferimento alle persone cui la Croce Rossa, presta servizio di assistenza, elenca le cosiddette categorie ‘vulnerabili’: disabili, tossicodipendenti, minori, carcerati, immigrati/rifugiati". Fin qui, tutto normale. Peccato che, secondo quanto denunciato dalla consigliera legista, "entrando nel merito di ogni singola categoria” l’istruttrice sarebbe “arrivata a trattare la voce immigrati e rifugiati”. A quel punto, si legge nella lettera, "la sento affermare: 'Chi vota Lega qui dentro non ci può stare' e ancora 'visto che a Lodi negli ultimi tempi l’aria che si respira è quella che è - immagino l’istruttrice si riferisse all’attuale Sindaco leghista - chi la pensa così e stasera è qui, ha forse sbagliato posto’”.

eleonora ferri con matteo salvini

 

La vicenda ha fatto scoppiare immediate le polemiche. “Chi parla a vanvera di razzismo e discriminazione continua a predicare bene a suo dire ma nella pratica razzola molto male”, attacca l’on. Paolo Grimoldi, Segretario della Lega Lombarda e deputato della Lega. “A prescindere dal fatto che sondaggi alla mano ormai un terzo dei cittadini italiani vota Lega - per cui presumibilmente anche un terzo dei volontari della Croce Rossa dovrebbe votare Lega e dunque la CRI rischierebbe di perdere un terzo dei suoi volontari stando alle parole della sua istruttrice – sconcerta che in barba a quanto previsto dall’ art. 3 della nostra Costituzione, e dal Codice Etico di Croce Rossa Italiana, che al titolo II paragrafo 6 riporta il principio di imparzialità e parità di trattamento e qualsiasi aspirante volontario, si possa discriminare una persona in base alle sue idee politiche”. Ora il leghista chiede “un pronto intervento a riguardo dei vertici della Croce Rossa, per evitare che la CRI si trasformi in una succursale del PD o di Leu”.

eleonora ferri attilio fontana

 

Dal canto suo la consigliera si è detta "ferita" da quanto sentito. "È stato per me a dire poco scioccante ed umiliante", ha scritto nella lettera. "Trovo profondamente scorretto il comportamento dell’istruttrice, che si è permessa di fare politica davanti ad un gruppo nutrito di persone, facendo dichiarazioni discriminatorie che ledono la libertà di pensiero individuale".

eleonora ferri 1

Ultimi Dagoreport

patrizia scurti giorgia meloni giuseppe napoli emilio scalfarotto giovanbattista fazzolari

QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL CDA DI FINCANTIERI? EMILIO SCALFAROTTO! L’EX “GABBIANO” DI COLLE OPPIO VOLATO NEL 2018 A FIUMICINO COME ASSESSORE ALLA GIOVENTÙ, NON VI DIRÀ NULLA. MA DAL 2022 SCALFAROTTO HA FATTO IL BOTTO, DIVENTANDO CAPO SEGRETERIA DI FAZZOLARI. “È L’UNICO DI CUI SI FIDA” NELLA GESTIONE DI DOSSIER E NOMINE IL DOMINUS DI PALAZZO CHIGI CHE RISOLVE (“ME LA VEDO IO!”) PROBLEMI E INSIDIE DELLA DUCETTA - IL POTERE ALLA FIAMMA SI TIENE TUTTO IN FAMIGLIA: OLTRE A SCALFAROTTO, LAVORA PER FAZZO COME SEGRETARIA PARTICOLARE, LA NIPOTE DI PATRIZIA SCURTI, MENTRE IL MARITO DELLA POTENTISSIMA SEGRETARIA-OMBRA, GIUSEPPE NAPOLI, È UN AGENTE AISI CHE PRESIEDE ALLA SCORTA DELLA PREMIER…

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEL PIÙ GRANDE RISIKO BANCARIO D’ITALIA? L’ASSEMBLEA DI GENERALI DEL 24 APRILE È SOLO LA PRIMA BATTAGLIA. LA GUERRA AVRÀ INIZIO DA MAGGIO, QUANDO SCENDERANNO IN CAMPO I CAVALIERI BIANCHI MENEGHINI - RIUSCIRANNO UNICREDIT E BANCA INTESA A SBARRARE IL PASSO ALLA SCALATA DI MEDIOBANCA-GENERALI DA PARTE DELL’”USURPATORE ROMANO” CALTAGIRONE IN SELLA AL CAVALLO DI TROIA DEI PASCHI DI SIENA (SCUDERIA PALAZZO CHIGI)? - QUALI MOSSE FARÀ INTESA PER ARGINARE IL DINAMISMO ACCHIAPPATUTTO DI UNICREDIT? LA “BANCA DI SISTEMA” SI METTERÀ DI TRAVERSO A UN’OPERAZIONE BENEDETTA DAL GOVERNO MELONI? O, MAGARI, MESSINA TROVERÀ UN ACCORDO CON CALTARICCONE? (INTESA HA PRIMA SPINTO ASSOGESTIONI A PRESENTARE UNA LISTA PER IL CDA GENERALI, POI HA PRESTATO 500 MILIONI A CALTAGIRONE…)

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - LA DUCETTA IN VERSIONE COMBAT, DIMENTICATELA: LA GIORGIA CHE VOLERA' DOMANI A WASHINGTON E' UNA PREMIER IMPAURITA, INTENTA A PARARSI IL SEDERINO PIGOLANDO DI ''INSIDIE'' E "MOMENTI DIFFICILI" - IL SOGNO DI FAR IL SUO INGRESSO ALLA CASA BIANCA COME PONTIERE TRA USA-UE SI E' TRASFORMATO IN UN INCUBO IL 2 APRILE QUANDO IL CALIGOLA AMERICANO HA MOSTRATO IL TABELLONE DEI DAZI GLOBALI - PRIMA DELLE TARIFFE, IL VIAGGIO AVEVA UN SENSO, MA ORA CHE PUÒ OTTENERE DA UN MEGALOMANE IN PIENO DECLINO COGNITIVO? DALL’UCRAINA ALLE SPESE PER LA DIFESA DELLA NATO, DA PUTIN ALLA CINA, I CONFLITTI TRA EUROPA E STATI UNITI SONO TALMENTE ENORMI CHE IL CAMALEONTISMO DI MELONI E' DIVENTATO OGGI INSOSTENIBILE (ANCHE PERCHE' IL DAZISMO VA A SVUOTARE LE TASCHE ANCHE DEI SUOI ELETTORI) - L'INCONTRO CON TRUMP E' UN'INCOGNITA 1-2-X, DOVE PUO' SUCCEDERE TUTTO: PUO' TORNARE CON UN PUGNO DI MOSCHE IN MANO, OPPURE LEGNATA COME ZELENSKY O MAGARI  RICOPERTA DI BACI E LODI...

agostino scornajenchi stefano venier giovanbattista fazzolari snam

SNAM! SNAM! LA COMPETENZA NON SERVE - ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ DI CDP, CHE SI OCCUPA DI STOCCAGGIO E RIGASSIFICAZIONE DEL GAS NATURALE, SARÀ UN MANAGER CHE HA SEMPRE RICOPERTO IL RUOLO DI DIRETTORE FINANZIARIO, AGOSTINO SCORNAJENCHI – MA DAL GAS ALLA FIAMMA, SI SA, IL PASSO È BREVE: A PROMUOVERE LA NOMINA È INTERVENUTO QUELLO ZOCCOLO DURO E PURO DI FRATELLI D’ITALIA, GIÀ MSI E AN, CHE FA RIFERIMENTO A FAZZOLARI. E A NULLA È VALSO IL NO DELLA LEGA - LA MANCATA RICONFERMA DI STEFANO VENIER, NOMINATO 3 ANNI FA DAL GOVERNO DRAGHI, È ARRIVATA PROPRIO NEL GIORNO IN CUI STANDARD & POOR HA PROMOSSO IL RATING DELLA SNAM…

veneto luca zaia matteo salvini giorgia meloni elly schlein giuseppe conte

DAGOREPORT – SCAZZO DOPO SCAZZO, IL BIG BANG PER IL CENTRODESTRA SARÀ IN AUTUNNO, CON LE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA, TOSCANA, PUGLIA E MARCHE – SE ZAIA E LA SUA LIGA VENETA SI PRESENTASSERO DA SOLI, SPACCHETTEREBBERO IL VOTO DI DESTRA RENDENDO LA REGIONE CONTENDIBILE: BASTEREBBE SOLO CHE PD E M5S SMETTESSERO DI FARE GLI EGO-STRONZI E CONVERGESSERO SU UN CANDIDATO “CIVICO” (COME DAMIANO TOMMASI A VERONA NEL 2022) – LA PROPOSTA DI MELONI AL "TRUCE" MATTEO: FDI È DISPOSTA A LASCIARE IL VENETO ALLA LEGA, MA A QUEL PUNTO LA REGIONE LOMBARDIA TOCCA A NOI (A FORZA ITALIA, IL SINDACO DI MILANO) - SE SALVINI SI IMPUNTA? S'ATTACCA! E FRATELLI D'ITALIA SI PRENDE TUTTO (MA LE CONSEGUENZE SULLA MAGGIORANZA POTREBBERO ESSERE FATALI PER IL PRIMO GOVERNO MELONI…)

donald trump dazi tadazi

DAGOREPORT – LO STOP DI TRE MESI AI DAZI NON SALVERA' IL CULONE DI TRUMP: PER I MERCATI FINANZIARI L’INSTABILITÀ ECONOMICA È PEGGIO DELLA PESTE, E DONALD HA ORMAI ADDOSSO IL MARCHIO DELL’AGENTE DEL CAOS – I FONDI ISTITUZIONALI EUROPEI ABBANDONANO GLI INVESTIMENTI IN SOCIETA' AMERICANE, IL DOLLARO SCENDE, IL RENDIMENTO DEI BOND USA SI IMPENNA, LE AZIENDE CHE PRODUCONO TRA CINA E VIETNAM RISCHIANO DI SALTARE (TRUMP HA SALVATO APPLE MA NON NIKE) - PER QUESTO IL CALIGOLA COL CIUFFO HA RINCULATO SUI DAZI (CINA ESCLUSA) - MA LO STOP DI TRE MESI NON È SERVITO A TRANQUILLIZZARE I POTERI FORTI GLOBALI, CON IL DRAGONE DI XI JINPING CHE RISPONDE DURO ALLE TARIFFE USA A COLPI DI "DUMPING": ABBASSANDO IL COSTO DEI PRODOTTI CHE NON ESPORTA PIU' IN USA (COMPRESO L'EXPORT DELLE RISORSE DELLE TERRE RARE, STRATEGICO PER LE MULTINAZIONALI HI-TECH) – SONDAGGI IN PICCHIATA PER TRUMP: IL 60% DEGLI AMERICANI POSSIEDE AZIONI TRAMITE I FONDI PENSIONE...