RE-NATA CON LA CAMICIA - QUANDO CETICA DIVENNE SEGRETARIO DELL’UGL, LA PRIMA COSA CHE FECE FU BUTTARE FUORI LA POLVERINI - POI, ROVISTANDO NEGLI ARCHIVI, SPUNTÒ FUORI UN APPALTO DA 240 MLN DI LIRE COMMISSIONATO A UNA SOCIETÀ INTESTATA ALLA MADRE DI RENATONA - MA DI COLPO ECCO SBOCCIARE L’AMORE FRA LUI E SDE-RENATA, LA QUALE, APPENA ELETTA, HA PIAZZATO IN REGIONE IL SUO CERCHIO MAGICO…

Marco Lillo per "il Fatto Quotidiano"

Alla Ugl ancora se la ricordano quella giornata di dodici anni fa. Stefano Cetica aveva appena conquistato la segreteria del sindacato di destra. Il creatore dell'Ugl, Mauro Nobilia, era stato eletto al Parlamento europeo e Cetica aveva coalizzato attorno a sé gran parte dei dirigenti. Una minoranza combattiva però si era asserragliata attorno a una giovane fedelissima alla quale il padre dell'Ugl aveva affidato la cassa: Renata Polverini. Cetica, per prendere pieno possesso della sede, fu costretto a chiamare il marito di una dipendente dell'Ugl, svelto con le serrature, che con un colpo di mano liberò l'ufficio dalle scartoffie dei ribelli.

Appena insediato, una delle prime lettere firmate dal neosegretario fu il licenziamento di Renata Polverini. Poi lo staff di Cetica cominciò a rovistare negli archivi. In quel periodo l'attuale presidente del Lazio è stata socia, talvolta per brevi periodi, di molte srl che si occupavano di servizi fiscali e informatici nell'orbita Ugl: nella Consulfisco Srl possedeva il 16 per cento, quota ceduta nel luglio 2000 e poi finita al patronato dell'Ugl, guidato da Rolando Vicari, al quale poi Renata Polverini ha venduto nel 2007 a prezzo di saldo un appartamento all'Eur comprato a prezzo ancora più di saldo (148mila euro), dall'Inpdap nel 2002.

C'era poi la Servizi Telematici Fiscali, della quale Polverini ha posseduto per pochi mesi il 16 per cento, ceduto poi a un altro dirigente dell'Ugl, proprio quel Pietro Giovanni Zoroddu che è stato nominato nel 2010 capo di gabinetto della presidente del Lazio con uno stipendio da 189mila euro e poi ancora consigliere o presidente di società regionali che si occupano di strade come l'Arcea e l'Astral, dove è stato nominato amministratore anche Giuliano Bologna, cognato della responsabile amministrazione dell'Ugl, Irene Della Valle.

La società più interessante scovata allora era però la Alisan Srl, della quale Renata Polverini era stata socia dal 1997 al 2000. Lo staff del neosegretario stilò un dossier nel quale si leggeva: "Solo nel 1997 il Caaf dell'Ugl ha conferito un appalto di 240 milioni di lire alla società Tavani Srl per forniture presumibilmente di servizi informatici, credo sia mio dovere capire fino in fondo le ragioni di questo importante rapporto economico".

Anche perché la Tavani Srl è l'evoluzione della Alisan Srl, amministrata dalla signora Giovanna Sensi fortunata madre del segretario confederale Renata Polverini. Inoltre, fatto ancor più strano, la società", proseguiva l'allora leader Ugl Cetica oggi divenuto assessore al Bilancio del Lazio, "aveva ampliato proprio nel 1997 la sua attività all'informatica: prima si occupava del commercio e della vendita dell'abbigliamento, maglieria e biancheria intima".

Questo documento fu fotocopiato in centinaia di copie per essere spedito ai dirigenti del sindacato, ma rimase chiuso nel cassetto. Di lì a poco avvenne qualcosa di inspiegabile: tra Polverini e Cetica scoppiò l'amore, l'ex fedelissima di Nobilia rientrò nell'Ugl, cedette le sue quote societarie e divenne un puntello inossidabile della direzione del suo ex rivale.

Grazie a Cetica, la sua nemica divenne prima vicesegretario e responsabile dell'amministrazione per poi prendere il suo posto alla guida dell'Ugl nell'aprile 2006. Il rapporto tra i due si è rinsaldato al momento della discesa in politica. Memore dell'attenzione con la quale spulciava i conti delle sue attività private, Renata Polverini ha voluto Stefano Cetica come assessore al Bilancio. A questo punto c'è un altro incrocio importante tra il destino dell'Ugl e quello della Regione Lazio.

Il sindacato nel 2010 era rimasto sguarnito e all'orizzonte si profilava un candidato pesante: Salvatore Ronghi, dirigente Ugl e vicepresidente del Consiglio regionale della Campania in quota ex An. La sua ascesa avrebbe rappresentato una cesura con il passato mentre il candidato Giovanni Centrella, proveniente dal sindacato metalmeccanici e con un passato lontano di titolare di una ditta di "commercio al dettaglio di frutta e verdura fresca" nell'avellinese, sembrava più in linea con il gruppo dominante.

Finisce che il 29 maggio del 2010 viene nominato segretario Centrella. Dieci giorni dopo il presidente Polverini nomina Ronghi, napoletano e fondatore del movimento Forza Sud, segretario generale del Lazio con uno stipendio da 189 mila euro lordi annui. In Regione non fanno in tempo a storcere la bocca per il titolo di studio poco confacente alla carica che arriva un secondo colpo di scena.

Su proposta della Presidente Polverini, viene nominata responsabile dell'ufficio dell'attuazione del programma la compagna di Ronghi, la 37enne Gabriella Peluso, alla quale vanno 122mila euro all'anno per lavorare sotto il segretario generale, cioè il suo compagno Ronghi nel frattempo nominato anche amministratore dell'Astral.

La coppia costa ai contribuenti ogni giorno dell'anno 550 euro lordi. Nel dossier che circolava 12 anni fa in Ugl contro Renata Polverini si leggeva: "esiste nell'Ugl una questione morale? Esiste o è esistita una gestione paternalistica, discrezionale, talora sconsiderata delle risorse del sindacato?". Per rendere attuale la domanda basta far finta che al posto dell'Ugl ci sia la Regione Lazio. Non ci vuole molto.

 

RENATA POLVERINI RENATA POLVERINI IN CONSIGLIO REGIONALERENATA POLVERINI CON LA PISTOLA jpegRENATA POLVERINI E MAMMA GIOVANNA SENSI LA MAMMA DI RENATA POLVERINI RENATA POLVERINI STEFANO CETICA

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