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CRAUTI AMARI PER I TEDESCHI - LA RECESSIONE "MORDE" LA GERMANIA: DA DUE ANNI IL PIL DELL’EX LOCOMOTIVA EUROPEA CALA E LE PREVISIONI PER IL 2025 VEDONO UNA RIPRESA DI APPENA LO 0,3% (MENO DI ITALIA E SPAGNA) – I DISOCCUPATI SALGONO A TRE MILIONI, CIOÈ IL 6% DELLA POPOLAZIONE, E I GIORNALI BOCCIANO QUEL PESCE LESSO DI LEADER DELLA CDU, MERZ, CANCELLIERE IN PECTORE ("UN FALSO GIGANTE") - NELL'INCERTEZZA, GLI ELETTORI SI BUTTANO TRA LE BRACCIA TESE DEI NAZISTELLI DI AFD. GLI AMICI DI MUSK SONO DATI A OLTRE IL 20%...
Estratto dell’articolo di Roberto Giardina per “Italia Oggi”
Dopo l'attentato al mercato di Natale a Magdeburgo, sei morti e oltre 200 feriti, molti gravi, e la follia di un profugo afghano che a Aschaffenburg, in Baviera, sgozza due bambine di due anni, una morta l'altra gravissima, l'immigrazione è il primo tema della campagna elettorale a 18 giorni dal voto (il 23 febbraio).
Secondo i sondaggi, il 67 per cento dei tedeschi è preoccupato, si sente insicuro, è d'accordo con Merz, anche se le sue proposte sono quasi simili a quelle dell'Afd. Eppure, scrive la Frankfurter Allgemeine Zeitung, la Faz, quotidiano conservatore, è l'economia il tema che in realtà preoccupa di più gli elettori, il 41 per cento, l'immigrazione segue con il 27. […]
Da due anni il Pil, il prodotto nazionale lordo, continua a scendere, e le previsioni per il 2025 vedono una ripresa di appena lo 0,3, meno dell'Italia o della Spagna. L'anno scorso, la competitività del Made in Germany è scesa dello 0,4. Pochi comprano le auto elettriche, comunque quelle cinesi sono migliori delle auto prodotte dalla Volkswagen o dalla Mercedes. Merz vuol abolire il divieto per le vetture a benzina entro pochi anni.
In gennaio i disoccupati salgono a tre milioni, il 6 per cento, mai così male da cinque anni. Colpa della congiuntura internazionale, della guerra in Ucraina che dura da tre anni, dalla crisi energetica provocata dalle sanzioni contro Putin, ma la crisi è fatta anche in casa, colpa del governo, e soprattutto dei verdi. Giusto preoccuparsi del clima, ma i tedeschi temono di perdere il posto. […]
Ma sono competenti in economia i politici che dovrebbero guidare la Germania alla ripresa? si chiede sempre la Faz. «Merz, il falso gigante», intitola ironicamente Der Spiegel, alludendo alla statura del leader cristiano democratico, un metro e 98, che sovrasta il rivale Olaf Scholz, uno e 70, e alla sua competenza in economia.
E questa settimana Merz appare sulla copertina della settimanale di Amburgo, e il titolo è un gioco di parole: SchMerz, cioè dolore. Il leader Cdu, dopo aver rotto con Frau Merkel che, secondo lui, andava troppo a sinistra, si è dato agli affari, è membro di una dozzina di consigli di amministrazione e di sorveglianza, è diventato milionario, ma conoscerebbe più la finanza che l'economia.
berlino manifestazione contro afd e merz 10foto lapresse
Secondo un sondaggio dell’Infratest, i tedeschi non danno la sufficienza in economia a nessun partito. La più competente con il 37 per cento è la Cdu/Csu, quasi il triplo dellaSpd di Scholz con un misero 13. Merz ribatte allo Spiegel: «È vero, sono un avvocato, ma mi circondo di collaboratori esperti». E attacca Robert Habeck, il verde ministro all’economia ancora per pochi giorni, scrive con successo favole per bambini, ma ha voluto decidere tutto da solo, e ha combinato disastri.
Se vincerà abolirà la sua legge che impone il riscaldamento solo con pompe di calore, obbligatorie entro dieci anni. Ma gli alloggi sono 32 milioni, e per fabbricarle occorrono 44 anni. Anche chi non si intende di economia dovrebbe saper fare i conti. Il liberale Christian Lindner, ex ministro delle Finanze, si augura una «Wirtschaftswende», una svolta economica, e una prossima coalizione nero gialla, la Cdu/Csu insieme con la sua Fdp, poco pronabile: il partito è dato al 4%, sotto il minimo del 5%, per tornare al Bundestag. Mai con i verdi, dichiara Lindner, d'accordo con Markus Söder, leader della Csu, i cristianosociali bavaresi. [...]
L'Afd, con oltre il 20 per cento, mette in pericolo la democrazia, la votano anche i tedeschi del ceto medio, preoccupati per il futuro. «Quando è in crisi il benessere, è in crisi anche la democrazia», avverte il bavarese Söder.
GERMANIA - ECONOMIA IN CRISI
I CONTI PUBBLICI DELLA GERMANIA - LA VERITA
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